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Eroine: i 10 più grandi ruoli femminili al cinema

Il cinema contemporaneo sta riproponendo negli ultimi anni tutta una serie di film con protagoniste femminili legate a vecchi stereotipi di genere; basti pensare a “La Bella e la Bestia” con Emma Watson o “La Sirenetta” che presto subirà il restauro di Sofia Coppola. Queste tipologie di ‘principesse’ sono le stesse che hanno costellato la nostra infanzia e che, oggi più che mai, non incarnano la realtà. Il problema non riguarda solamente la tipologia dei personaggi, né la povertà caratteriale che li contraddistingue: ciò che sembra mancare più di tutto è la presenza di figure femminile forti, in primo piano all’interno del cinema. Tuttavia, esistono le eccezioni: per questo noi di Ecodelcinema vogliamo proporvi la nostra personale lista delle più grandi eroine del grande schermo.

Il colore viola (1985), regia di Steven Spielberg

eroine Sei brutta, sei povera, sei negra, sei una donna: non sei niente di niente

“Il colore viola” racconta la storia di Celie, una giovane donna di colore, violentata dall’uomo che credeva essere suo padre, privata dei due figli, sposata a un uomo che odia e separata anche dall’amata sorella Nettie, che finirà missionaria in Africa. Per trent’anni Nettie scriverà a Celie lettere che questa non riceverà mai, mentre Celie, oppressa dalla vergogna della sua condizione, riuscirà a scrivere solo a Dio; sarà poi l’amante del marito, un’affascinante cantante blues, a cambiare per sempre il colore della sua vita.

Evita (1996), regia di Alan Parker

eroine “Di questa donna si sa soltanto che il popolo la chiamava con amore: Evita!”

Trasposizione cinematografica del musical che racconta la vita di Evita Perón – nome d’arte di Eva Duarte – moglie del Presidente argentino e idolatrata dal suo popolo. Interpretata da un’eccezionale Madonna, “Evita” è la storia di un personaggio estremamente complesso, dal carattere forte e indipendente, che è  riuscito ad incidere profondamente all’interno della Storia del proprio paese.

Tutto su mia madre (1999), regia di Pedro Almodovar

eroine “Mi chiamo Agrado. Perché per tutta la vita ho sempre cercato di rendere la vita più gradevole agli altri”

I film del regista spagnolo tra umorismo e dramma sono quasi sempre dedicati alle donne e alle loro nevrosi. “Tutto su mia madre” è un’opera dove le figure maschili sono fantasmi allo sbando, ombre avvizzite di una società in rovina. Spetta così ad una colorita ‘sorellanza’ la titanica impresa di incarnare tutta la vitalità della razza umana, attraverso i sentimenti, l’allegria, il coraggio e le lacrime.

Erin Brokovich – Forte come la verità (2000), regia  Steven Sonderbergh

eroine “A voi reginette di bellezza insegnano un modo decente per chiedere scusa? Perché tu lo fai veramente di m***a”

Julia Roberts incarna la storia vera di una giovane donna della California, single, senza lavoro e con tre figli che, iniziando a lavorare come segretaria in uno studio di avvocati, ha portato avanti una delle cause più grosse e famose della storia americana contro un colosso della produzione di energia che per oltre trent’anni ha inquinato con il cromo le acque dei fiumi californiani, provocando non solo danni all’ambiente ma anche alle persone. Erin Brokovich è una donna che non si lascia intimorire facilmente: ha delle idee e lotta per far sì che queste vengano prese in considerazione. Coraggiosa e fiera, è una delle protagoniste più interessanti del cinema contemporaneo.

Mona Lisa Smile (2003), Mike Newell

Eroine “La mia professoressa Katherine Watson vive secondo le proprie convinzioni e non accetta compromessi neanche per il college”

Julia Roberts, qui nei panni di Katherine Watson, è un’insegnate di Storia dell’arte che nell’autunno del 1953 arriva nel prestigioso college femminile di Wellesley. Quasi subito si rende conto che quello che realmente conta nella formazione delle alunne è insegnare loro a diventare mogli e madre modello, come la società dell’epoca richiedeva. Con le sue idee riformiste porterà scompiglio nell’atmosfera ottusa, repressiva e conformista dell’università, insegnando alle sue studentesse come allargare i loro orizzonti per una vita futura che non deve per forza essere circoscritta al ruolo di perfette mogli e padrone di casa.

Changeling (2008), regia di Clint Eastwood

eroine “Se cerchi di essere normale qui parrai ancor più anormale: se sorridi sei schizofrenica; se non sorridi mai, sei depressa; se rimani seria sei chiusa emotivamente o potenziale catatonica”

La pellicola racconta la storia di Christine Collins, interpretata da Angelina Jolie, e del coraggio di una madre che non si è mai arresa nella ricerca disperata del figlio scomparso; assieme al capo di una chiesa presbiteriana la Collins si scaglia contro le malefatte e i soprusi della polizia corrotta di Los Angeles. Una storia vera, estremamente intensa.

Agorà (2009), regia di Alejandro Amenábar

eroine “Voi non potete mettere in discussione quello in cui credete, io devo”

Ad Alessandria d’Egitto, sul finire del IV secolo viveva Ipazia, prima donna filosofa, matematica ed astrologa riconosciuta dalla Storia. Ipazia, abitava nel Serapeo e predicava la tolleranza e la difesa della conoscenza classica. Coinvolta nelle tensioni tra cristiani e pagani e schiacciata dal maschilismo incombente, Ipazia va incontro ad una triste sorte per il suo pensiero e il suo lavoro; dopo la sua morte a lungo si è tentato di cancellare il suo nome e i suoi meriti, riportati in vita sullo schermo da un grande regista contemporaneo.

Adéle e l’enigma del faraone (2010),  regia di Luc Besson

eroine “E adesso che l’incredibile è fatto… passiamo all’impossibile!”

La sera del 4 novembre 1911 avvengono fenomeni strani a Parigi; tutta questa serie di eventi è misteriosamente collegata ad Adèle Blanc-Sec, intrepida avventuriera e scrittrice di romanzi d’appendice, che in quel momento si trovava in Egitto per recuperare il sarcofago contenente la mummia di un importante medico alla corte del faraone. Adèle è una giovane, coraggiosa e intrepida giornalista francese, pronta a tutto pur di salvare la sorella.

The Help (2011), regia di Tate Taylor 

eroine “Il coraggio non sempre equivale a prodezza. Il coraggio è avere l’ardire di fare ciò che è giusto, malgrado la debolezza della nostra carne”

Il film ha come protagonista una giovane scrittrice che decide di schierarsi dalla parte delle donne afro-americane, nella battaglia dei diritti civili degli anni ’60. Figlia di latifondisti del sud degli Stati Uniti e abituata inconsapevolmente agli agi della sua classe sociale, una volta laureata, Skeeter – interpretata da Emma Stone – comincia a prendere coscienza delle condizioni di lavoro della sua ‘servitù’, costituita da donne nere, costrette ogni giorno a subire vessazioni e razzismo di ogni tipo. La figura di una giovane donna che vuole migliorare il mondo che la circonda e la forza dimostrata dalle donne nere, decise a cambiare la loro condizione, hanno reso questo film un’opera di valore ed un vero successo.

Suffragette (2015), regia di Sarah Gravon

eroine “Siamo in ogni casa. Diamo vita. Non riuscirete a fermarci”

Il film ripercorre la storia delle militanti del primissimo movimento femminista in lotta per il riconoscimento del diritto al voto in Inghilterra; si tratta di donne che appartengono ai ceti più disparati e ciò che le unisce è la constatazione che la protesta pacifica non porta ad alcun risultato. Radicalizzando i loro metodi e facendo ricorso alla violenza come unica via verso il cambiamento, queste donne si scoprono disposte a perdere tutto nella loro battaglia per l’eguaglianza: il lavoro, la famiglia, i figli e la vita.

E voi? Quali sono le vostre eroine preferite?

Angelica Tranelli

21/04/2016

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