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È in arrivo su Netflix la nuova docuserie “Il caso Alex Schwazer”

Il caso Alex Schwazer è la nuova docuserie prodotta da Indigo Stories, arriverà in esclusiva su Netflix dal 13 aprile 2023. La docuserie, ideata e diretta da Massimo Cappello, è un racconto senza filtri su ascesa, caduta e ricerca di redenzione di un atleta. Sullo sfondo della vicenda sarà presente un’intricata vicenda sportiva e giudiziaria.

Docuserie

Il caso Alex Schwazer sarà articolata in 4 episodi, ripercorrendo la vita di un atleta olimpico in cerca di redenzione. Un allenatore simbolo dello sport pulito, Sandro Donati, innesca un intrigo internazionale che sconvolge le loro vite e mette in crisi il sistema dell’antidoping. Il caso Alex Schwazer svela, per la
prima volta, i retroscena di un’intricata vicenda senza precedenti. Una docuserie in cui i protagonisti di uno dei più complessi casi politico-giudiziari nella storia dello sport italiano, si mettono a nudo per provare a raccontare ciascuno la propria verità.

È in arrivo su Netflix la nuova docuserie “Il caso Alex Schwazer”
Indigo Stories

Alex Schwazer è un marciatore italiano campione olimpico della 50 km a Pechino 2008, squalificato per doping fino al 2024, nonostante l’archiviazione in Italia nel 2021 del procedimento penale per doping a carico dell’atleta, che non è stata accettata dalla giustizia internazionale e dall’Agenzia mondiale antidoping.

“Nell’udienza del processo penale svolta a Bolzano il 12 settembre 2019 non si sciolgono i dubbi sulla questione. I valori di concentrazione di DNA nelle urine sarebbero inspiegabili secondo il perito e prova di manipolazione secondo la difesa dell’atleta, mentre per la WADA non ci sarebbe stata alcuna stranezza in quanto l’altoatesino avrebbe sempre avuto valori altissimi di DNA nelle urine. Il 3 dicembre 2020 la procura di Bolzano chiede l’archiviazione del procedimento penale. Il 18 febbraio 2021 il Gip del Tribunale di Bolzano dispone infine l’archiviazione del procedimento penale per “non aver commesso il fatto”, ritenendo “accertato con alto grado di credibilità razionale” che i campioni di urina “siano stati alterati allo scopo di farli risultare positivi e, dunque, di ottenere la squalifica e il discredito dell’atleta come pure del suo allenatore, Sandro Donati”. La WADA, in un comunicato stampa del il 22 aprile 2021 contesta le conclusioni riportate nelle carte processuali. Nello stesso mese i legali di Schwazer presentano richiesta di sospensione della squalifica al tribunale federale svizzero, nel tentativo di permettere all’atleta di partecipare ai giochi olimpici di Tokyo. La richiesta viene respinta dal tribunale elvetico.”

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