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Django – La serie: recensione dei primi due episodi

Django – La serie: la nuova serie Sky in uscita nel 2023

Django - La serie

Django – La serie fa il suo debutto con i primi 2 episodi alla 17ª Festa del Cinema di Roma. Diretta da Francesca Comencini, regista anche della terza e quarta puntata, è una co-produzione tra Italia e Francia, in particolare Sky e Canal+. Django – La serie, interamente composta da 10 episodi, arriverà su Sky e in streaming su NOW TV nel 2023 ed è ispirata al cult di Sergio Corbucci, omaggiato da Tarantino con la pellicola del 2012 “Django Unchained”.

Nel Texas del 1870 New Babylon, gestita da John Ellis è la città dove tutti coloro che vengono considerati degli emarginati e dei reietti possono vivere. Non esistono schiavi e non esistono padroni. Le armi degli ospiti vengono ritirate all’ingresso e tutti possono trovare la propria casa e iniziare una nuova vita. Quando Django arriva a New Babylon è un cowboy misterioso e scontroso alla ricerca di qualcuno. Dapprima considerato da Ellis un uomo da allontanare, si trova poi costretto ad accettarlo quando Django si rivela essenziale per difendere la sua comunità da qualcuno pronto a distruggerla. Ma il vero motivo per cui Django cerca di rimanere tra quelle mura è quella persona che sta cercando, l’ultima sopravvissuta della sua famiglia, sua figlia, che sta per sposare Ellis. 

Presentazione di un mondo

Django - La serie

Un cast internazionale vede tra i protagonisti di Django – La serie Matthias Schoenaerts, Noomi Rapace, Nicholas Pinnock e Lisa Vicari, star della celebre serie “Dark”. Ed è il cast una delle prime cose che colpisce e che rende lo show un prodotto a cui dare fiducia. Nonostante i primi due episodi non siano così coinvolgenti come ci si sarebbe potuto aspettare, le storyline dei personaggi fanno presagire una rete di intrecci, segreti e misteri che muoveranno l’intero show. Le puntate sono una lenta presentazione dei legami familiari e sentimentali, e dei protagonisti della storia.

Interessante il rapporto tra il personaggio di Ellis, volto di Pinnock e l’antagonista per eccellenza di Django – la serie, interpretata da Noomi Rapace, che condividono un passato in comune. A Django – La serie sembra comunque mancare qualcosa in queste due puntate, nonostante siano presenti scene di forte impatto visivo ed emotivo, dove la macchina da presa si sofferma a lungo su sguardi e ricordi, lasciando intendere quei legami che vengono poi esplicitati in seguito. Django – La serie è infatti un racconto incentrato sui legami tra i personaggi, dove il momento storico è cruciale nello sviluppo degli eventi.

Django – La serie e le crude scene che ci si aspettava

Django - La serie

Il personaggio di Matthias Schoenaerts, volto di Dango, è l’abile pistolero dall’oscuro passato, che soffre ogni giorno per la perdita della propria famiglia, simbolo del mistero più grande che lo show intende svelare. Lo show si sviluppa su due linee temporali ed è diviso tra due luoghi ben definiti, che ben presto si incontrano rendendo il racconto compatto e ben strutturato con una regia lineare. Ciò che forse Django – La serie non riesce sempre a comunicare è l’emozione, percepibile solo in scene crude e violente, elementi tipici di quei prodotti omaggio o che hanno preso ispirazione dal film di Sergio Corbucci. 

La violenza, la brutalità, il fanatismo religioso e il razzismo vanno così a costruire quello che sembra essere il tema fondante dello show: l’odio, quel sentimento che per anni ha portato morte, sofferenze e distruzione e che solo l’amore e i legami, altra tematica della serie, possono realmente salvare. Django – La serie è sicuramente uno show da vedere, interessante nonostante alcune pecche, come il suo scadere spesso nel didascalico. Anche il ritmo, troppo poco incalzante, almeno nel secondo episodio, avrebbe potuto subire un’accelerazione, approfondendo così alcune situazioni ed eventi e creando anche quel cliffhanger necessario per attendere gli episodi successivi.

Giorgia Terranova

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