La sitcom “C’è sempre il sole a Philadelphia” continua a riscuotere un grande successo, con Danny DeVito che celebra due decenni di comicità. Durante un’intervista con Colin Farrell per Variety, l’attore ha condiviso un interessante confronto tra la sua serie e la storica sitcom “I Love Lucy“. Questo scambio ha messo in luce la freschezza e la libertà creativa che caratterizzano il lavoro di DeVito nella sitcom.
La longevità di C’è sempre il sole a Philadelphia
Da vent’anni, Danny DeVito è uno dei protagonisti di “C’è sempre il sole a Philadelphia“, una delle sitcom più longeve della televisione americana. Durante la conversazione con Colin Farrell, DeVito ha espresso la sua sorpresa nel constatare come, nonostante le 17 stagioni già prodotte, la serie mantenga un’energia e una freschezza che sembrano non svanire mai. Questo è un traguardo notevole per una sitcom, che spesso affronta il rischio di perdere il suo appeal dopo molte stagioni.
DeVito ha sottolineato come la serie riesca a rimanere attuale e divertente, un aspetto che ha contribuito al suo successo duraturo. La capacità di rinnovarsi e di affrontare temi contemporanei ha permesso a “C’è sempre il sole a Philadelphia” di attrarre nuove generazioni di spettatori, mantenendo al contempo una base di fan affezionati.
Il confronto con I Love Lucy
Durante l’intervista, Danny DeVito ha fatto un paragone audace, definendo “C’è sempre il sole a Philadelphia” come una sorta di “I Love Lucy sotto acido”. Questa affermazione mette in evidenza la libertà creativa che caratterizza la sitcom, permettendo ai personaggi di esplorare situazioni estreme e assurde. DeVito ha spiegato che, a differenza del suo ruolo nel film “Batman – Il ritorno“, dove interpretava il Pinguino seguendo rigidamente la sceneggiatura, in “C’è sempre il sole a Philadelphia” c’è spazio per l’improvvisazione e la spontaneità.
Questa libertà artistica è uno dei motivi per cui DeVito ama lavorare nella sitcom. La possibilità di sperimentare e di spingere i limiti della comicità è ciò che rende il progetto così affascinante per lui e per il resto del cast. La chimica tra i membri del cast, tra cui Rob McElhenney, Glenn Howerton, Charlie Day e Kaitlin Olson, contribuisce ulteriormente a creare un’atmosfera di lavoro stimolante e divertente.
Il successo e il futuro della serie
“C’è sempre il sole a Philadelphia” ha recentemente ottenuto il rinnovo per una quindicesima stagione, consolidando il suo status di sitcom più longeva nella storia della televisione. La stagione 17 è prevista per il debutto su Disney+ a luglio, a vent’anni esatti dalla prima messa in onda della serie. Questo traguardo non solo celebra la longevità della sitcom, ma anche l’impatto che ha avuto sulla cultura popolare.
Ideata da Rob McElhenney e sviluppata insieme a Glenn Howerton, la serie ha saputo affrontare con ironia e satira temi sociali e culturali, mantenendo sempre un tono leggero e divertente. La capacità di affrontare argomenti delicati con umorismo ha reso “C’è sempre il sole a Philadelphia” un punto di riferimento nel panorama delle sitcom americane, attirando l’attenzione di critici e spettatori.
Con la sua combinazione di personaggi eccentrici e situazioni comiche, la serie continua a dimostrare di avere molto da offrire, promettendo di intrattenere il pubblico per molti anni a venire.
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