In un’epoca in cui i piccoli centri tendono a svuotarsi e le luci si concentrano nelle metropoli, il festival ‘Croc – Una specie di cinema‘ si propone di riportare la cultura e la comunità al centro della scena. Da cinque anni, questa rassegna cinematografica si svolge a Ussita, un comune marchigiano situato nel cratere sismico dell’Appennino centrale. Organizzata da C.A.S.A. – Cosa Accade Se Abitiamo, Croc offre un programma ricco di film, documentari e eventi che mirano a creare un legame tra le persone e a valorizzare un territorio fragile ma ricco di storia e bellezza.
Location e atmosfera del festival
Le proiezioni di Croc si tengono presso l’Area Caraceni di Ussita, a un’altitudine di 800 metri. Ogni serata inizia alle 19 con un aperitivo e una cena che mette in risalto le birre e i prodotti locali, serviti al BarCroc. Il momento clou della serata è la proiezione del film, che inizia alle 21.15 su un grande schermo Airscreen di oltre 7 metri, grazie alla collaborazione con La Catasta-eventi. Gli spettatori possono accomodarsi su panche e sedie, ma sono incoraggiati a portare con sé coperte, cuscini o sedie da campeggio per rendere l’esperienza ancora più confortevole. In caso di maltempo, le proiezioni sono rimandate, garantendo così che ogni serata si svolga nella migliore delle condizioni.
Il programma di Croc 2025
Il programma di Croc 2025 è un viaggio attraverso la memoria, l’attualità e l’immaginazione, con storie che raccontano il mondo in modo variegato. La rassegna si apre il 27 giugno con “La mia vita finché capita” di Niccolò Maria Pagani, una biografia poetica di Mauro Corona. Il 4 luglio è la volta di “Cose che accadono sulla terra” di Michele Cinque, un racconto potente sulle culture locali e le visioni contemporanee. L’11 luglio, il festival presenta “Berlinguer: La grande ambizione“, un ritratto intimo di un’icona politica italiana, interpretato da Elio Germano.
Il 18 luglio si svolgerà una serata dedicata alla Palestina, con la proiezione di “No Other Land“, vincitore a Berlino e agli Oscar 2025, accompagnato da una cena solidale. Il 25 luglio, “L’avamposto” di Edoardo Morabito esplorerà le resistenze ambientali dell’Amazzonia. Il 1 agosto, “Flow – Un mondo da salvare” di Gints Zilbalodis offrirà una visione sulla crisi climatica, mentre il giorno successivo, “Fiore mio” di Paolo Cognetti porterà gli spettatori tra le vette alpine. La rassegna prosegue con un omaggio a Hayao Miyazaki il 14 agosto con “Porco Rosso” e a Francesco Nuti il 15 agosto con “Tutta colpa del Paradiso“, introdotto da Emiliano Cribari.
Eventi speciali e collaborazioni
Croc 2025 non si limita a Ussita, ma si espande anche oltre i confini del comune. Dal 6 al 9 agosto, il festival parteciperà al Montelago Celtic Festival con quattro serate dedicate al tema del nomadismo e del viaggio, in collaborazione con il cinema PostModernissimo di Perugia. Tra le novità di quest’anno, è prevista un’ulteriore iniziativa tra i Monti Sibillini, che sarà annunciata a breve, e la partecipazione con il film “Karma clima” di Michele Piazza all’Appennino Foto Festival, un evento atteso dagli appassionati di fotografia naturalistica.
Croc 2025 è realizzato con il patrocinio del Comune di Ussita, del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e di diverse istituzioni, tra cui la Fondazione Marche Cultura – Film Commission e le Università degli Studi di Camerino e di Macerata. Il festival riceve anche il supporto dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese, di ActionAid Italia e di numerosi partner locali, tra cui birrifici marchigiani e associazioni culturali. I media partner includono Altreconomia e L’Altramontagna, contribuendo a diffondere l’importanza di questo evento culturale nel cuore dell’Appennino.
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