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COVID-19 in Grey’s Anatomy: parere contrastante dei fan

Secondo quanto dichiarato da Showbiz CheatSheet, I fan di “Grey’s Anatomy” hanno apprezzato, ma allo stesso tempo criticato, la scelta di trattare le problematiche causate dal Covid-19 nella serie tv.

“Grey’s Anatomy” e l’opinione dei fan

Grey's Anatomy parla di Covid-19

Grey’s Anatomy“, da quando è andato in onda per la prima volta nel 2005, è stata una serie televisiva amata in tutto il mondo.

I fan si sono innamorati, sin da subito, della star Meredith Grey e delle  prove che ha dovuto affrontare nel corso della vita.

In innumerevoli occasioni, la serie ha rappresentato situazioni di vita reale attraverso la vita dei protagonisti e delle guest star, come i pazienti dell’ospedale.

Grey’s Anatomy“, nella sua ultima stagione ha voluto mettere in risalto le problematiche che sta causando il COVID-19.

Nella stagione in corso, lo show ha scelto di includere le problematiche causate della pandemia di coronavirus, riproducendo il lavoro  che fanno medici ed infermieri nella vita reale, spesso nascosto dai media.

Questa decisone è stata apprezzata ma anche criticata dagli stessi fan della serie.

Jessi Gold e la sua opinione sulla serie tv

Jessi Gold, psichiatra, recentemente, ha voluto condividere la prospettiva dei pazienti a riguardo del tema Covid-19 trattato nella nota serie tv.

In un’intervista con InStyle, Jessi Gold ha affermato :

“Alcuni dicono: ‘È davvero importante per me vedere che qualcuno si preoccupi, convalidi la mia esperienza, e so che i loro scrittori stanno cercando di riecheggiare le nostre esperienze in modo realistico. E poi c’è un altro gruppo che dice: ‘L’ho acceso per due secondi ed ero traumatizzato e non potevo continuare a guardare'”.

Gold ha continuato dicendo:

“È un privilegio non avere a che fare con [COVID-19] ogni giorno perché non ci sei dentro, non hai qualcuno che fa fatica, o non hai un membro della famiglia che se ne occupa. Quando gli operatori sanitari si fermano, respirano e l’adrenalina si placa e si ricordano di essere anche loro una persona e non un robot che funziona a sonno zero occupandosi di persone che stanno morendo in catena di montaggio finché non viene detto loro di fermarsi, allora si chiederanno: “Come sto andando? Cosa che probabilmente non si chiedono da nove mesi. E poi, a quel punto, dovranno rispondere a quella domanda con la risposta che probabilmente sarà negativa”.

Erika Zagari

29/12/2020

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