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Contromano: conferenza stampa insieme ad Antonio Albanese

È stato presentato in conferenza stampa “Contromano”, il nuovo film scritto, diretto e interpretato da Antonio Albanese, che ritorna dietro la macchina da presa dopo sedici anni da “Il nostro matrimonio è in crisi”. In sala erano presenti: l’attrice francese Aude Legastelois, i produttori e il compositore Pasquale Catalano.

Contromano: la nuova commedia di Antonio Albanese

Contromano

Antonio Albanese esordisce affermando che: “Contromano nasce da un desiderio personale misto al sociale, nasce da spettatore, come uso sempre dire. Ma nasce sopratutto dal desiderio di raccontare in maniera diversa un tema così importante che noi continuamente affrontiamo e sentiamo.

È stato raccontato con cupezza e drammaticità, e io sentivo semplicemente il desiderio di raccontarlo con un garbo diverso, con leggerezza se vogliamo, che non è una parolaccia ma una parola che bisogna sostenere con un impegno infinito. Raccontare con un idea paradossale, come quella del rapimento, e con ironia un tema così, rispettandolo in maniera garbata.”

Lo scopo di “Contromano”, per Albanese, è anche quello di raccontare il contatto, l’incontro tra due esseri umani che deve partire da un dialogo o da un’esperienza. Inoltre dichiara di aver avuto un momento di preoccupazione prima dell’incontro con Aude Legastelois (Dalila) e Alex Fondja (Oba), ma è stato sorpreso nello scoprire quanto condividessero con lui il piacere di raccontare il contatto tra due culture completamente diverse.

Sostiene anche di esser preoccupato dalla continua sparizione dell’ironia dal nostro paese, ma sente di avere ancora le energie per poterlo raccontare in modo ironico, come ha sempre fatto.

Contromano: la commedia per raccontare temi importanti

Alla domanda su come sia stato lavorare con Antonio Albanese, la Legastelois risponde che è stato un immenso piacere lavorare con un generosissimo attore, e regista, come Albanese. Il fatto che sia un attore ha agevolato la giovane francese in quanto capace di parlare la sua stessa lingua. Ha imparato molto da questo film, afferma, ed è molto riconoscente di aver lavorato per la prima volta in un ruolo da protagonista.

Domenico Procacci, che con la Fandango ha prodotto anche “Qualunquemente” e “Tutto tutto niente niente”, da parte sua afferma di esser stato colpito dall’assunto geniale di un viaggio on the road contromano, che prevede di riportare a casa gli extracomunitari.

Il film è molto coerente“, afferma,”con una convinzione che ho che il cinema tratti di argomenti importanti, e lo può fare in tanti modi ed è anche bello che lo facciano con linguaggi diversi. In questo caso con un linguaggio che è proprio di Antonio, che tende verso la commedia e la favola. Non è necessario parlare di cose importanti soltanto nella maniera, tra virgolette, drammatica.”

Rai Cinema, d’accordo con Procacci e incuriosita dal ritorno alla regia di Albanese , si dichiara entusiasta del lavoro svolto e soprattutto di aver trattato un argomento così attuale e spinoso, come quello dell’immigrazione. Essendo anche un’azienda che produce un cinema molto diversificato.

Alla fine della conferenza è stata data la parola al compositore delle musiche del film Pasquale Catalano, che premette di conoscere Antonio Albanese da più di vent’anni per via di un’amicizia condivisa e pensa che non sia stato un cosa il loro incontro alla boa dei cinquanta.

“Non è stato facile”, afferma, “secondo me chi dice che è stato facile molto probabilmente si è fermato alla prima idea e sensazione. Non è facile lavorare per fare delle cose profonde. C’è stato un rapporto bellissimo, anche con chi ha montato le scene del film, Claudio Cormio che ha fatto un lavoro straordinario riuscendo a far coincidere il ritmo visivo con quello musicale.

 

Riccardo Careddu

23/03/2018

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