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Ash – Cenere mortale: un viaggio visivo tra fantascienza e orrore psicologico su Amazon Prime Video

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Ash – Cenere mortale, il nuovo film di Flying Lotus disponibile in streaming su Amazon Prime Video, si presenta come un’opera che sfida le convenzioni dei generi cinematografici. Tra thriller sci-fi, survival horror e giallo psicologico, il film offre un’esperienza visiva intensa, ma la sua narrazione risulta meno incisiva. Attraverso un racconto che esplora i meandri della mente umana, il regista riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, anche se non sempre riesce a mantenere alta la tensione narrativa.

Eiza González nel ruolo di Riya

Il fulcro della storia è l’astronauta Riya, interpretata da Eiza González, che si risveglia in un’astronave in condizioni critiche. La sua interpretazione è centrale nel delineare il personaggio, che si trova a fronteggiare una situazione di estremo pericolo e confusione. Riya, ferita e in preda a allucinazioni, scopre di essere a bordo di una navicella in avaria, circondata da membri dell’equipaggio massacrati. La sua incapacità di ricordare gli eventi precedenti al risveglio aggiunge un ulteriore strato di mistero alla trama, mentre il suo incontro con Brion, un collega che accorre in soccorso, solleva interrogativi sulla fiducia e sulla verità.

La performance di Eiza González è caratterizzata da una vulnerabilità palpabile, che rende il suo personaggio credibile e coinvolgente. Tuttavia, il film non riesce sempre a sfruttare appieno il potenziale del suo protagonista, lasciando alcuni aspetti della sua evoluzione poco sviluppati. La tensione tra Riya e Brion, alimentata da segreti e sospetti, rappresenta un elemento chiave della narrazione, ma la mancanza di approfondimento in alcune dinamiche relazionali limita l’impatto emotivo della storia.

Un risveglio inquietante tra allucinazioni e paranoia

La trama di Ash – Cenere mortale si dipana in un contesto di tensione crescente, con Riya che cerca di ricostruire gli eventi che l’hanno portata a trovarsi in una situazione così disperata. La narrazione è costellata di flashback che rivelano dettagli sul pianeta Ash, un luogo ostile che rappresenta una possibile nuova casa per l’umanità. Tuttavia, il paesaggio è caratterizzato da una fitta nebbia e da un’atmosfera inquietante, che riflette le paure e le ansie del protagonista.

Le allucinazioni di Riya, che si manifestano sotto forma di visioni disturbanti, contribuiscono a creare un clima di claustrofobia e angoscia. La sua lotta interiore, alimentata da dubbi sulla propria sanità mentale e sulla verità che la circonda, è un tema ricorrente nel film. La confusione tra realtà e illusione si fa sempre più marcata, portando lo spettatore a interrogarsi sulla natura del male e sulla possibilità di salvezza in un contesto così desolante.

Un’estetica visiva potente ma una trama confusa

Il film di Flying Lotus si distingue per la sua estetica visiva, caratterizzata da colori vivaci e da un design che ricorda i videogame. Le sequenze oniriche e le allucinazioni sono accompagnate da una colonna sonora psichedelica che amplifica l’esperienza sensoriale. Tuttavia, nonostante l’impatto visivo notevole, la trama presenta delle lacune. La sceneggiatura, a tratti confusa, sembra sacrificare la coerenza narrativa a favore di un’estetica ricercata.

Le citazioni a opere classiche del genere, come Alien e Solaris, sono evidenti, ma non sempre riescono a rendere omaggio ai capolavori che le hanno precedute. La mancanza di originalità in alcuni passaggi, unita a una narrazione che si perde in troppe direzioni, limita l’efficacia del film. Sebbene l’idea di fondo sia intrigante, il modo in cui viene sviluppata non riesce a mantenere alta l’attenzione dello spettatore.

Un finale che lascia il segno

Nonostante le criticità, Ash – Cenere mortale si conclude con una scena mid-credits che offre una chiusura inaspettata e inquietante. Questo finale, che si distacca da un possibile lieto fine, invita a riflettere sulle scelte e sulle conseguenze delle azioni dei personaggi. La capacità di Flying Lotus di creare un’atmosfera suggestiva e di esplorare tematiche profonde rimane un punto di forza, anche se la narrazione non riesce sempre a sostenere l’intensità visiva.

In sintesi, Ash – Cenere mortale è un’opera che, pur presentando elementi interessanti e un’estetica accattivante, non riesce a trovare un equilibrio tra forma e sostanza. La performance di Eiza González e la visione artistica di Flying Lotus sono senza dubbio degne di nota, ma la trama confusa e le troppe citazioni rischiano di offuscare il potenziale di questa produzione.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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