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Agnés Varda: il mondo del cinema piange l’artista belga

Si è spenta oggi a Parigi, all’età di 90 anni, la celebre regista belga Agnés Varda,pioniera e protagonista della Nouvelle Vague accanto a Truffaut e Godard, vincitrice del Leone d’Oro a Venezia nel 1985 e dell’Oscar alla carriera nel 2018.

Agnés Varda: una vita sperimentale

Immagine Agnes Varda

Nata a Bruxelles da padre greco e madre francese, la Varda abbraccia presto la famosa corrente francese diventando una delle sue più alte rappresentanti, imponendosi, grazie al suo stile unico,unito a una forta dose di femminismo e ad una pungente critica sociale, con titoli come La Pointe courte (1955) e Cléo dalle 5 alle 7 (1962).

“So di essere stata una pioniera. Ho realizzato un film radicale come La Pointe Courte nel 1955 e quella che poi hanno chiamato Nouvelle Vague è iniziata nel ’59, ’60. Quando ho realizzato il mio primo film, ero fuori dal mondo del cinema, non conoscevo nessuno e non avevo nemmeno visto film. Quindi, in modo del tutto inaspettato, ho inventato qualcosa che non mi ha fruttato molto, ma che volevo davvero fare”

Dopo i tumulti del maggio 1968, decide di trasferirsi a Los Angeles, dove soggiorna fino al 1970 e realizza “Lions Love” (1969). Durante il suo primo periodo a Los Angeles, la Varda ha l’occasione di diventare amica del leader dei Doors, Jim Morrison, che a suo tempo aveva studiato cinema all’UCLA. Grazie a ciò la Varda sarà una delle poche persone ad essere presenti alla sepoltura di Jim Morrison nel cimitero parigino del Père Lachaise, nel 1971.

Nel 1985 con il suo “Senza tetto né legge”, interpretato magnificamente da Sandrine Bonnaire, vince il Leone d’Oro al Festival di Venezia, il maggior riconoscimento ufficiale ottenuto durante la sua carriera registica. Il film racconta parte dalla morte misteriosa di una ragazza vagabonda e poi ne ricostruisce la storia in flash-back.

Agnès Varda: rilevante fino alla fine

All’età di ottant’anni, ormai diventata una delle decane del cinema francese, Agnès Varda continua a dedicarsi all’arte e alla Settima Arte con spirito sperimentale, come  dimostra nella sua video installazione al Panthéon di Parigi che commemorava i Giusti fra le nazioni francesi. Nel 2008 realizza un originale autoritratto nel documentario “Les plages d’Agnès”.

Solo l’anno scorso era stata insignita con il premio Oscar alla carriera, e il suo ultimo film, “Visages, Villages“, aveva ricevuto una candidatura come Miglior Documentario, rendendola la più anziana candidata della storia del concorso.

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