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Addio a Gene Wilder. La star di “Frankenstein Junior” aveva 83 anni

Gene Wilder, noto per la sua collaborazione con Mel Brooks e per aver interpretato alcuni tra i ruoli più iconici della storia del cinema, si è spento all’età di 83 anni.

Gene Wilder si spegne all’età di 83 anni

Gene Wilder

Gene Wilder, indimenticabile attore, regista e sceneggiatore, è morto oggi nella sua casa a Stamford, nel Connecticut. Il nipote Jordan Walker-Pearlman ha dichiarato che Wilder è deceduto per complicazioni dovute al morbo di Alzheimer.

Wilder era stato nominato due volte agli Oscar, la prima volta nel 1969 come miglior attore non protagonista in “Per favore non toccate le vecchiette”, commedia d’esordio del regista Mel Brooks e la seconda nel 1975 per la miglior sceneggiatura non originale (a quattro mani con Brooks) per “Frankenstein Junior”.

Gene Wilder, all’anagrafe Jerome Silberman, era nato a Milwaukee l’11 giugno del 1933 in una famiglia di immigrati russi negli Stati Uniti. Iniziò la sua carriera teatrale con lo pseudonimo di Gene Wilder perché, disse, «non riuscivo a vedere un “Jerome Silberman” recitare l’Amleto». Scelse ‘Wilder’ perché amava alla follia l’opera teatrale dello scrittore Thornton Wilder “Piccola Città”. Scelse il nome ‘Gene’ semplicemente perché gli piaceva, realizzando più tardi che forse l’aveva fatto in onore della madre Jeanne, che amava intrattenere con spettacoli comici da piccolo per farla sorridere. È con questo nome che l’attore è divenuto noto in tutto il mondo ed è con questo nome di scena che se ne va, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del cinema.

Grazie alla sua caratteristica fisionomia, l’attore ritraeva spesso personaggi folli e comici, ma venati di tenerezza e malinconia. Wilder è noto soprattutto per il sodalizio con Mel Brooks, con cui ha realizzato alcuni dei capolavori della storia del cinema comico, come lo straordinario “Frankenstein Junior”. La sua performance del Dr. Frankenstein è stata inserita dalla rivista Premiere al nono posto nella lista dei “100 migliori personaggi cinematografici di tutti i tempi” e il suo Willy Wonka al 38esimo.

Le commedie di Wilder con Brooks erano caratterizzate dallo spiccato black humor. Dell’amico Mel Brooks disse: «non c’è molto zucchero nelle vene di Mel. Non chiederebbe mai alla sua audience di avere compassione».
Il regista ha reso omaggio a Wilder con un post su Twitter: «Gene Wilder uno dei veri grandi talenti della nostra epoca. Ha onorato ognuno dei film che abbiamo realizzato con la sua magia e mi ha onorato della sua amicizia»

Fra i suoi più grandi successi, oltre ai film realizzati accanto al geniale Brooks, possiamo ricordare: “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato” di Mel Stuart – che fu un flop al botteghino ma che poi divenne un vero e proprio cult – “La signora in rosso” – di cui ha firmato anche regia e sceneggiatura – “Non guardarmi: non ti sento” di Arthur Hiller (1989), ma anche “Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)” di Woody Allen, in cui interpreta un dottore innamorato di una pecora nell’esilarante episodio ‘Che cos’è la sodomia?’.

Di seguito una scena tratta da “Frankenstein Junior” in cui, dopo aver disseppellito un cadavere, il dottor Frederick Frankenstein inveisce a Igor: «Che lavoro schifoso!» Igor: «Potrebbe esser peggio.» Frederick: «E come?!» Igor: «Potrebbe piovere!» In seguito incomincia a piovere a dirotto. Ebbene, peggio della morte di Wilder oggi ci sarebbe solo la pioggia.

Ecco la biografia dell’eccezionale Wilder.

Di seguito il tweet di Mel Brooks:

mel brooks tweet

Marta Maiorano

29/08/2016

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