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Aaron Taylor-Johnson parla di 28 anni dopo: un confronto con Nosferatu e il lavoro di Danny Boyle

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Il mondo del cinema è in fermento con l’uscita di “28 Anni Dopo“, il nuovo film di Danny Boyle, che ha già suscitato l’interesse del pubblico e degli esperti del settore. In un’intervista rilasciata a GamesRadar, l’attore Aaron Taylor-Johnson ha condiviso le sue impressioni sul film, paragonandolo a un’altra opera horror recente, “Nosferatu” di Robert Eggers. Le sue dichiarazioni offrono uno spaccato interessante sulla creatività e sull’approccio di Boyle rispetto a quello di Eggers, rivelando dettagli sul processo di produzione e sull’atmosfera del set.

L’approccio creativo di Danny Boyle

Aaron Taylor-Johnson ha descritto il lavoro con Danny Boyle come un’esperienza unica e liberatoria. Secondo l’attore, Boyle si distingue per la sua capacità di permettere agli attori di esplorare liberamente le proprie idee e di sperimentare sul set. “È questa la gioia di ciò che facciamo come attori. Lavoriamo con registi diversi e questa è l’emozione, perché sono diversi, capisci?” ha dichiarato Taylor-Johnson. Questa libertà creativa ha reso il set di “28 Anni Dopo” un ambiente stimolante e innovativo, dove ogni giorno portava nuove sfide e opportunità.

Il regista ha adottato un approccio audace, utilizzando tecnologie moderne come gli iPhone per le riprese. “Giravamo con gli iPhone e avevano creato diverse postazioni con tipo 20 iPhone. Quindi ogni giorno era tutto nuovo”, ha spiegato l’attore. Questo metodo ha conferito al film un’atmosfera sperimentale, permettendo a tutti i membri del cast e della troupe di contribuire attivamente al processo creativo. La possibilità di esplorare diverse angolazioni e stili di ripresa ha reso il progetto particolarmente avvincente.

Il confronto con Nosferatu di Robert Eggers

Nel suo intervento, Taylor-Johnson ha anche messo in evidenza le differenze tra il lavoro di Boyle e quello di Robert Eggers, noto per il suo approccio più tecnico e rigoroso. “Quando si parla di tecnicismi, Danny è molto più libero nel suo modo di lavorare rispetto a Robert Eggers“, ha affermato l’attore. Questa distinzione sottolinea come ogni regista abbia un proprio stile unico, influenzando non solo il prodotto finale, ma anche l’esperienza degli attori sul set.

L’attore ha elogiato l’audacia di Boyle, affermando che solo un regista della sua caratura avrebbe potuto realizzare un film così audace e innovativo. “Penso che solo qualcuno come Danny Boyle potesse fare un film così, compiere queste scelte così audaci”, ha dichiarato. Questa audacia è vista come un elemento fondamentale della saga di “28“, contribuendo a creare un’atmosfera di suspense e tensione che caratterizza il film.

L’uscita di 28 anni dopo

28 Anni Dopo” è finalmente disponibile nelle sale italiane, portando con sé l’attesa e l’entusiasmo dei fan del genere horror. La pellicola rappresenta un’importante aggiunta alla saga, promettendo di catturare l’attenzione del pubblico con la sua narrazione audace e il suo approccio innovativo. Con le parole di Aaron Taylor-Johnson che risuonano nella mente degli spettatori, il film si preannuncia come un’esperienza cinematografica unica, capace di sorprendere e coinvolgere.

Per chi desidera approfondire, è interessante notare come il trailer di “28 Anni Dopo” abbia apportato modifiche significative al film, aggiungendo ulteriore curiosità e aspettativa attorno a questa nuova produzione.

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Lori Menea

Lori Menea

Sono Lori Menea, attrice amatoriale e laureata presso l'Accademia di Belle Arti. Amo la musica classica e il mondo dello spettacolo, esplorando gossip, serie TV, film e programmi televisivi con passione e creatività.

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