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Milano si prepara a una nuova era del cinema: il corso triennale dello IED apre le porte alla creatività

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Il mondo del cinema si arricchisce di nuove opportunità formative grazie all’apertura della sesta scuola dello IED, che a partire da ottobre offrirà un Corso triennale in Cinema, insieme a un Master biennale di Scrittura, Regia e Produzione e al Master Creare Cinema. L’iniziativa, che punta a coniugare passione e professionalità, si avvale della collaborazione di esperti del settore, tra cui nomi noti come Sara Casani, Carlotta Cristiani e Silvio Soldini.

La visione di Cristina Marchetti per il futuro del cinema

Cristina Marchetti, direttrice di OffiCine e IED Cinema, sottolinea l’importanza di una formazione continua nel campo del cinema. “Abbiamo una storia di 15 anni nella formazione cinematografica presso IED. Oggi abbiamo deciso di creare una scuola vera e propria, accogliendo tanti giovani talenti”, afferma. Secondo Marchetti, gli studenti che si avvicinano a questo mondo hanno già una certa esperienza, ma spesso provengono da percorsi formativi limitati. “È fondamentale offrire un percorso continuativo che vada oltre la semplice aspirazione a diventare regista. La formazione deve fornire basi solide, ma è altrettanto importante che ci sia passione e talento.”

Marchetti evidenzia che il cinema non è solo una questione di regia, ma comprende una varietà di ruoli e competenze. “Così come nel mondo della moda, dove un aspirante stilista deve conoscere anche altri aspetti del settore, anche nel cinema è essenziale comprendere le diverse professioni che lo compongono.”

L’importanza dello studio secondo Carlotta Cristiani

Carlotta Cristiani, montatrice e docente, condivide la sua esperienza nel settore e l’importanza dello studio. “Oggi i software di montaggio sono accessibili e facili da usare, ma la differenza tra un semplice utilizzatore e un vero montatore sta nella capacità di raccontare storie”, spiega. Cristiani sottolinea che il montaggio è un’arte che richiede una profonda conoscenza del linguaggio cinematografico. “È fondamentale sapere da dove si parte e avere una visione narrativa chiara. Lo studio non è solo un requisito, ma un elemento distintivo che permette di emergere in un campo affollato di talenti.”

Inoltre, Cristiani fa notare che la formazione non si limita all’uso dei software, ma deve includere anche la comprensione della storia del cinema. “Sapere come funziona la macchina cinema è cruciale. Il montaggio implica scelte continue e ogni scelta deve avere una motivazione profonda.”

Milano come centro di formazione cinematografica

Sebbene Roma sia tradizionalmente considerata la capitale del cinema italiano, Milano sta emergendo come un polo vitale per la formazione cinematografica. “Non capisco perché non si possa studiare cinema a Milano“, afferma Cristiani. “Negli ultimi anni, Milano ha visto svilupparsi un cinema che non è legato solo alla tradizione romana, ma ha una sua identità, con produzioni napoletane, milanesi e torinesi.”

Cristina Marchetti concorda, affermando che Milano sta diventando un luogo dinamico per il cinema. “L’idea è di continuare un percorso formativo che unisca teoria e pratica, con un focus su laboratori e attività pratiche.”

Un percorso formativo orientato al lavoro

Il Corso triennale in Cinema dello IED non è solo un’opportunità per apprendere, ma anche un trampolino di lancio per una carriera nel settore. Al termine del triennio, gli studenti avranno accesso a diversi sbocchi professionali, con la possibilità di proseguire con master biennali e annuali. Durante i primi due anni, gli studenti seguono un programma comune, mentre nel terzo anno possono scegliere indirizzi specifici.

Tra i docenti del Master figurano nomi di spicco come Laura Bispuri, Antonio Calone e Carolina Crescentini. “Il nostro obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere la forza di una storia e le potenzialità della messa in scena”, afferma Marchetti. “Educare all’immagine è fondamentale, e il lavoro di gruppo è essenziale nel cinema. Un regista non può fare tutto da solo.”

La necessità di un approccio critico alle immagini

Carlotta Cristiani conclude sottolineando l’importanza di sviluppare uno sguardo critico nei confronti delle immagini. “Viviamo in un’epoca in cui le immagini sono ovunque, e imparare a decifrarle è fondamentale. La formazione deve andare oltre l’aspetto tecnico e includere una riflessione profonda su cosa significa raccontare storie attraverso il cinema.”

Con il supporto di figure di spicco come Pierfrancesco Favino, il comitato scientifico dello IED si impegna a promuovere il cinema come materia scolastica, riconoscendo il suo valore educativo e culturale.

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Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

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