La letteratura continua a ispirare il mondo della televisione, dando vita a produzioni che esplorano storie e personaggi affascinanti. Tra queste, “Rise of the Raven” si distingue come una serie ambiziosa, in arrivo su Rai 2, che trae ispirazione dai romanzi “Hunyadi” di Mór Bán. Con Balázs Lengyel nel ruolo di showrunner, la serie promette di offrire un racconto avvincente e ricco di dettagli storici, come emerso durante l’Italian Global Series Festival.
Un dramma storico che affonda le radici nella realtà
“Rise of the Raven” si presenta come un period drama che narra le gesta di János Hunyadi, un personaggio storico di grande rilievo. La serie si propone di costruire un racconto ampio e articolato, con l’ambizione di diventare un grande colossal televisivo. Durante l’evento di Riccione, il cast ha condiviso dettagli sulla produzione, che include anche l’attore Thomas Trabacchi, e ha messo in luce l’importanza di rimanere fedeli alla storia pur concedendosi delle libertà creative.
Mór Bán, autore della saga letteraria, ha rivelato che il suo lavoro iniziale comprendeva circa 6000 pagine, ma che nel tempo il progetto si è ampliato fino a raggiungere le 8000 pagine. L’adattamento per la serie ha richiesto un attento studio del contesto storico in cui i personaggi si muovono. Bán ha sottolineato l’importanza di mantenere l’emozione e la verità storica, pur condensando la narrazione in dieci episodi da un’ora.
La produzione e i suoi valori
La produzione di “Rise of the Raven” si distingue per i suoi elevati valori produttivi, come confermato dallo showrunner. I dettagli visivi e le ambientazioni sono stati curati con grande attenzione, con set costruiti e location suggestive in Ungheria e Serbia. La ricerca dei luoghi giusti e la costruzione dei set hanno richiesto un impegno notevole, con l’obiettivo di creare un’atmosfera autentica e coinvolgente per il pubblico.
La serie non si limita a raccontare una storia, ma si propone di offrire un’esperienza visiva straordinaria, con scene di battaglia e momenti di grande intensità emotiva. La produzione ha come obiettivo quello di posizionarsi come un progetto di riferimento per la televisione europea, portando sullo schermo una narrazione che unisce storia e intrattenimento.
János Hunyadi: un eroe dalle origini umili
Il protagonista della serie, János Hunyadi, è interpretato da Gellért L. Kádár, che ha descritto il suo personaggio come un uomo di origini modeste, diventato uno dei più grandi generali ungheresi. Hunyadi, attraverso il duro lavoro e la determinazione, riesce a conquistare il titolo di cavaliere e a diventare governatore del paese. La sua storia è segnata da eventi drammatici, tra cui la perdita della sua famiglia per mano dei Turchi, che lo spingono a cercare vendetta.
Kádár ha evidenziato come il personaggio evolva nel corso della serie, trovando un equilibrio interiore grazie al suo amore per Elzsebet Szilágyi. Questo legame lo aiuta a canalizzare la sua passione e a dedicarsi alla protezione della sua patria, guadagnandosi il rispetto dei suoi soldati. La figura di Hunyadi rappresenta un esempio di coraggio e onestà, con un forte senso del dovere verso la sua famiglia e il suo paese.
Personaggi storici e figure femminili forti
Attorno a János Hunyadi si muovono altri personaggi storici, ognuno con una propria storia e complessità. Robert Lantos, interpretato da un attore del cast, è una figura storica che offre spunti per la creazione di un personaggio sfaccettato, lontano dall’idea di un eroe perfetto. La narrazione si concentra su figure umane, con le loro debolezze e i loro errori, rendendo la storia più autentica e coinvolgente.
Franciska Töröcsik interpreta Moira Brankovic, un personaggio forte che, nonostante le avversità, riesce a esercitare un’influenza significativa sul Sultano. La sua caratterizzazione va oltre il ruolo di vittima, mostrando una donna determinata a salvare le persone a cui tiene. Allo stesso modo, Vivien Rujder dà vita a Elzsebet Szilágyi, una donna di grande rilevanza nella storia ungherese, che si distingue per la sua forza e il suo spirito politico.
Un tocco italiano nella produzione
La presenza di attori italiani arricchisce ulteriormente il cast di “Rise of the Raven“. Giancarlo Giannini, Francesco Acquaroli ed Elena Rusconi sono solo alcuni dei nomi che contribuiscono a dare un’anima italiana alla serie. Thomas Trabacchi interpreta Giovanni da Capestrano, un personaggio storico che ha avuto un ruolo cruciale nel contrastare l’invasione ottomana. Trabacchi ha descritto il suo personaggio come un uomo di fede, capace di radunare un esercito di disperati per combattere contro un nemico molto più potente.
La produzione si è protratta per oltre un anno e mezzo, con sequenze complesse da girare e una grande organizzazione. Trabacchi ha sottolineato l’importanza di raccontare una storia che, pur essendo ambientata in un contesto storico violento, offre spunti di riflessione e invita a prendere le distanze dalla violenza stessa. La narrazione di “Rise of the Raven” si propone di essere necessaria e significativa, affrontando temi di grande rilevanza anche per il pubblico contemporaneo.
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