Eco Del Cinema

Il finale di “28 anni dopo”: un’interpretazione controversa tra cultura pop e orrore

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

Il nuovo capitolo della trilogia di Alex Garland, “28 anni dopo”, ha suscitato reazioni contrastanti tra il pubblico britannico e quello americano. La conclusione del film ha lasciato molti spettatori perplessi, colpiti da un cambiamento di tono inaspettato. Questo articolo esplora le diverse interpretazioni del finale e il suo significato all’interno della cultura pop.

Un finale sorprendente e divisivo

Il finale di “28 anni dopo” si distingue per la sua bizzarria, in particolare nella scena finale in cui il giovane sopravvissuto Spike, interpretato da Alfie Williams, si imbatte in una setta di sopravvissuti. Questi individui, vestiti con tute colorate e tutti chiamati Jimmy, mostrano abilità marziali contro gli infetti e sono guidati da Sir Jimmy Crystal, interpretato da Jack O’Connell. Questo cambio di tono ha diviso il pubblico, con gli spettatori americani che tendono a vedere un riferimento ai Power Rangers, mentre quelli britannici percepiscono un significato più oscuro e inquietante.

Le reazioni sui social media riflettono questa disparità. Molti utenti americani hanno commentato il finale con ironia, suggerendo che la scena ricordi un omaggio ai Power Rangers, in particolare perché Spike possiede un giocattolo di questa serie. Tuttavia, il pubblico britannico ha colto un messaggio più profondo, legato a figure della cultura pop del Regno Unito, come Jimmy Savile, noto per le sue azioni discutibili.

Le reazioni del pubblico: un confronto tra culture

Le opinioni espresse sui social media mostrano chiaramente come il finale di “28 anni dopo” abbia colpito in modo diverso le due culture. Tony Johns ha condiviso una gif del personaggio Patriota di “The Boys”, commentando l’assurdità della scena finale. Altri utenti hanno sottolineato il contrasto tra l’innocente riferimento ai Power Rangers e la realtà più oscura che emerge dal personaggio di Sir Jimmy Crystal.

Un utente ha descritto il finale come uno dei cambi di tono più stridenti mai visti, evidenziando l’incredulità di fronte a una transizione così netta. In contrapposizione, Mauricio La Plante ha messo in evidenza il legame con Jimmy Savile, utilizzando immagini di Mr. Incredible per illustrare la differenza di percezione tra chi conosce la cultura britannica e chi no.

Riferimenti alla cultura pop britannica

Il finale di “28 anni dopo” non è solo un semplice colpo di scena, ma un richiamo a questioni più profonde. Sir Jimmy Crystal, il leader della setta, è visto da molti come un chiaro riferimento a Jimmy Savile, figura controversa della televisione britannica. Sebbene Danny Boyle e Alex Garland non abbiano confermato ufficialmente questo legame, Boyle ha descritto il personaggio come una “torsione di ricordi parziali”, suggerendo che il suo comportamento ricorda le azioni di Savile.

Questa interpretazione si intreccia con elementi della cultura pop, come i Teletubbies e i film di guerra, creando un mix di riferimenti che arricchisce la narrazione. Wajahat Ali ha suggerito che per comprendere appieno il finale, gli spettatori dovrebbero prestare attenzione alla sequenza iniziale, in cui i bambini guardano i Teletubbies mentre gli infetti attaccano la loro casa.

Un futuro incerto per la trilogia

Con “28 anni dopo” che funge da ponte verso il prossimo capitolo, “28 Years Later: The Bone Temple”, il finale ha sollevato interrogativi su come si svilupperà la trama. I personaggi introdotti, in particolare Sir Jimmy Crystal, potrebbero avere un ruolo cruciale nel proseguimento della storia. La reazione del pubblico e le diverse interpretazioni suggeriscono che il film non solo intrattiene, ma invita anche a una riflessione più profonda sulla società e sulla cultura contemporanea.

Il finale di “28 anni dopo” ha aperto un dibattito significativo, evidenziando le differenze culturali tra il pubblico britannico e americano e ponendo interrogativi sul significato di certi riferimenti all’interno della trama. Con il prossimo capitolo all’orizzonte, le aspettative sono alte e il dialogo sul film continuerà a evolversi.

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

Articoli correlati

Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

Condividi