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Sergio Castellitto al Filming Italy Sardegna Festival: tra progetti e riflessioni sul cinema

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Sergio Castellitto, noto attore e regista italiano, ha fatto il suo ingresso al Filming Italy Sardegna Festival dopo aver trascorso un periodo di lavoro intenso a Londra, dove è impegnato nelle riprese della seconda stagione di “The Gentlemen“, serie creata da Guy Ritchie. Castellitto interpreta un mafioso atipico, descritto come colto e dotato di una propria etica, esprimendo il suo entusiasmo per il progetto: “Mi sto divertendo molto”. Oltre a Londra, l’attore si sta dividendo tra i set sul Lago Maggiore e a Roma, dove sta lavorando anche a “Storia della mia famiglia 2“, una produzione per Netflix.

Un periodo di intensa attività professionale

Sergio Castellitto si trova attualmente in un periodo particolarmente frenetico della sua carriera. Oltre al suo ruolo in “The Gentlemen“, il quale gli consente di esplorare un personaggio complesso e affascinante, l’attore è coinvolto in altri progetti cinematografici. La sua partecipazione a “Storia della mia famiglia 2” rappresenta un ulteriore passo nella sua carriera, confermando la sua versatilità e capacità di adattarsi a diversi generi e stili narrativi. Castellitto ha recentemente espresso il suo apprezzamento per la prima stagione della serie, sottolineando come essa riesca a coniugare elementi di divertimento e malinconia, in un modo che ricorda il lavoro del regista Ettore Scola.

Riflettendo sul suo passato recente, Castellitto ha condiviso le sue esperienze al Centro Sperimentale di Cinematografia, definendolo un “anno infernale”. Con una nota di sarcasmo, ha commentato le difficoltà affrontate, rivelando di essere stato colpito da una campagna di discredito nei suoi confronti. La sua frustrazione è evidente quando afferma di aver sottovalutato l’impatto delle critiche e delle polemiche, che ha definito una “macchina del fango”.

Riflessioni su un caso di cronaca nera

Durante il festival, Castellitto ha anche affrontato un tema di attualità legato a un caso di cronaca nera che ha coinvolto Francis Kaufmann, un individuo che si è spacciato per produttore cinematografico, riuscendo a ottenere 800 mila euro di finanziamenti pubblici. L’attore ha commentato la situazione con una certa amarezza, affermando che sebbene la vicenda possa sembrare comica, in realtà rappresenta una tragedia. Ha messo in evidenza come questo tipo di frodi possa essere sintomatico di un problema più ampio all’interno del sistema burocratico italiano, suggerendo che simili episodi potrebbero essere accaduti in passato senza essere stati scoperti.

Castellitto ha espresso la sua preoccupazione per il futuro del cinema, affermando che l’industria sembra essere in una fase di autodistruzione, a causa di meccanismi che non funzionano come dovrebbero. La sua analisi critica mette in luce la necessità di una maggiore attenzione e responsabilità nel settore, affinché si possano evitare simili situazioni in futuro.

La polemica sui premi cinematografici

Un altro argomento di discussione è stata la polemica sollevata da Matilda De Angelis riguardo al Nastro d’Argento, vinto ex aequo con Elodie per il film “Fuori” di Mario Martone. Castellitto, che ha diretto Matilda nel suo film “Materiale emotivo“, ha riconosciuto il valore delle sue osservazioni. Secondo lui, mentre l’ex aequo può avere senso nei festival, nei premi istituzionali come i David di Donatello e i Nastri d’Argento, è fondamentale preservare l’unicità del riconoscimento. Ha suggerito l’idea di istituire un premio specifico per il casting, per valorizzare il lavoro di chi si occupa della selezione degli attori.

Riflessioni sul talento del figlio Pietro

Infine, Castellitto ha parlato del figlio Pietro, considerato uno dei giovani registi più promettenti del panorama cinematografico italiano. Ha condiviso il suo orgoglio per il percorso intrapreso dal giovane, sottolineando come, nonostante le difficoltà affrontate durante l’adolescenza, Pietro sia riuscito a trovare la propria strada. Castellitto ha descritto il talento del figlio come “caotico”, ma ha anche evidenziato come questo caos possa essere una risorsa preziosa nel mondo del cinema. La libertà espressiva di Pietro è stata un tema ricorrente nel discorso dell’attore, che ha espresso ammirazione per la capacità del figlio di liberarsi dalle aspettative familiari e di seguire la propria visione artistica.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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