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La nuova era degli infetti: 28 anni dopo il catastrofico virus della rabbia

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Un nuovo capitolo della saga 28 Giorni Dopo si apre con 28 Anni Dopo, un film diretto da Danny Boyle e scritto da Alex Garland. Questa pellicola ci riporta in un mondo devastato da un virus mortale che ha trasformato la vita nel Regno Unito, ora ridotto a un territorio di quarantena. La narrazione si concentra su un gruppo di sopravvissuti che affrontano una realtà spietata, caratterizzata da nuove e terribili varianti di infetti.

Un virus devastante e la quarantena del Regno Unito

Il virus della rabbia, un’infezione virulenta che provoca una rabbia incontrollabile e un rapido deterioramento fisico, ha causato una devastazione senza precedenti nel Regno Unito. La storia di 28 Anni Dopo si svolge 28 anni dopo l’uscita del virus da un laboratorio, portando alla quasi totale estinzione della popolazione. Le autorità hanno imposto una quarantena rigorosa, isolando le poche aree rimaste sicure, tra cui una piccola isola collegata alla terraferma tramite una strada sorvegliata.

In questo contesto, il film segue la vita di Spike, un giovane interpretato da Alfie Williams, e della sua famiglia. Spike vive con i genitori, Jamie e Isla , quest’ultima affetta da una malattia misteriosa che la costringe a letto. La loro esistenza è segnata dalla paura e dalla lotta per la sopravvivenza, mentre il mondo esterno è dominato da nuove forme di infetti, mutate e più pericolose rispetto a quelle già conosciute.

L’avventura di Spike e il confronto con l’ignoto

Quando Spike decide di avventurarsi sulla terraferma insieme al padre per un rito di passaggio, si trova a dover affrontare una realtà ben più complessa e terrificante di quanto avesse immaginato. Le strade sono infestate da nuove varianti di infetti, che rappresentano un’evoluzione del virus e delle sue conseguenze. Queste creature, sconosciute ai fan dei film precedenti, sono state concepite con l’intento di amplificare l’orrore e la tensione, grazie al lavoro del supervisore degli effetti speciali di trucco John Nolan e della supervisore del trucco Flora Moody.

Danny Boyle ha dichiarato che l’intento era di mostrare l’evoluzione del virus e dei suoi portatori, sottolineando come la natura continui a trovare modi per adattarsi e mutare. La compressione temporale di 28 anni dall’infezione iniziale consente di esplorare un processo evolutivo accelerato, in cui emergono nuove caratteristiche e comportamenti tra gli infetti. Tra queste, la formazione di gruppi familiari tra le varie varianti, un aspetto che aggiunge ulteriore complessità alla narrazione.

Le varianti degli infetti: un’analisi dettagliata

Il film introduce diverse categorie di infetti, ognuna con caratteristiche uniche. Gli infetti di prima generazione, definiti “OG”, sono coloro che sono stati colpiti durante le prime ondate del virus. Questi individui, spesso privi di vestiti, presentano un aspetto inquietante, con vene che sporgono in nodi visibili.

Un’altra categoria è quella dei “Bassi e Lenti”, che si muovono strisciando a terra. Questi infetti, più grandi e carnosi rispetto ai loro predecessori, contrastano con la loro lentezza, creando un’immagine inquietante di decomposizione. La loro umidità conferisce loro un aspetto viscido, simile a quello delle lumache, mentre si nutrono dei resti di altri infetti.

Infine, ci sono gli “Alfa”, considerati i più temibili e brutali. Rappresentati da Chi Lewis-Parry nel ruolo di Samson, questi infetti sono caratterizzati da una forza sovrumana e da un comportamento aggressivo. La loro presenza è minacciosa, e la loro capacità di infliggere danni è paragonabile a quella di un predatore. L’immagine di un Alfa che utilizza la colonna vertebrale di una vittima come arma è emblematica della brutalità di queste creature.

In 28 Anni Dopo, Danny Boyle e Alex Garland offrono una visione inquietante e affascinante di un mondo in cui l’umanità deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni, mentre nuove forme di vita si adattano e si evolvono in un contesto di caos e paura.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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