L’uscita di “28 anni dopo”, prevista per il 18 giugno, ha riacceso l’interesse del pubblico per la saga horror di Danny Boyle e Alex Garland. Questo film rappresenta non solo un ritorno a un franchise iconico, ma anche l’inizio di una nuova trilogia che promette di esplorare ulteriormente il mondo degli zombie britannici. Con l’attenzione rivolta al finale del film, molti si chiedono se ci siano elementi che possano anticipare il futuro della serie.
L’assenza di scene post-credits
Una delle domande più frequenti tra i fan riguarda la presenza di scene post-credits nel nuovo film. È importante chiarire che “28 anni dopo” non include alcuna scena aggiuntiva dopo i titoli di coda. Questa scelta non sorprende, considerando che né “28 giorni dopo” né “28 settimane dopo” avevano adottato una simile strategia. Danny Boyle e Alex Garland hanno deciso di mantenere il finale del film come l’ultima immagine che il pubblico porterà con sé dalla sala cinematografica.
La mancanza di scene post-credits non implica, però, che il film non contenga elementi che possano suggerire sviluppi futuri. Infatti, il finale di “28 anni dopo” è progettato per stimolare discussioni e speculazioni su come influenzerà il sequel, “28 Years Later: The Bone Temple”, previsto per il 2026.
I dettagli sui sequel in arrivo
Il futuro della saga si preannuncia interessante, con “28 Years Later: The Bone Temple” che segnerà il secondo capitolo di questa nuova trilogia. Nia DaCosta dirigerà il film, mentre Danny Boyle, pur non essendo alla regia, continuerà a ricoprire un ruolo di produzione. Il regista ha espresso il desiderio che il finale di “28 anni dopo” stimoli il pubblico a riflettere su ciò che verrà dopo, senza lasciare la sensazione di una storia incompleta.
Boyle ha rivelato che il Dr. Ian Kelson, interpretato da Ralph Fiennes, avrà un ruolo significativo nel sequel, così come il personaggio di Jack O’Connell, Sir Jimmy Crystal. Inoltre, Cillian Murphy tornerà a vestire i panni di Jim, un personaggio centrale che avrà un “ruolo significativo” anche nel terzo film della trilogia. Questi dettagli alimentano l’attesa e la curiosità dei fan, che sono ansiosi di scoprire come si evolverà la trama.
Aspettative e reazioni del pubblico
Con l’uscita di “28 anni dopo”, ci si aspetta che il film generi un ampio dibattito tra gli spettatori. Il finale, pur essendo conclusivo, lascia spazio a interpretazioni e speculazioni, come ha sottolineato Boyle. La possibilità di un cliffhanger o di un elemento che possa sorprendere il pubblico è un aspetto che potrebbe influenzare le reazioni e le discussioni sui social media e nelle comunità di fan.
In questo contesto, la scelta di non includere scene post-credits potrebbe essere vista come un modo per mantenere alta l’attenzione sul film stesso, piuttosto che su eventuali sequel. La strategia di Boyle e Garland sembra mirare a creare un’esperienza cinematografica completa, in grado di lasciare un’impronta duratura nella mente degli spettatori.
Con “28 anni dopo”, il franchise si prepara a intraprendere un nuovo percorso, e le aspettative sono alte. I fan possono già iniziare a speculare su come gli eventi del film influenzeranno le trame future, rendendo questa attesa ancora più avvincente.
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