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Ralph Fiennes commenta il legame tra il film “Conclave” e Papa Leone XIV

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L’attore Ralph Fiennes, noto per i suoi ruoli in film iconici come “Harry Potter” e “Schindler’s List“, ha recentemente condiviso le sue impressioni riguardo a un aneddoto che coinvolge Papa Leone XIV e il lungometraggio “Conclave“, diretto da Edward Berger. Questo film, che esplora le dinamiche interne al conclave per l’elezione di un nuovo pontefice, ha suscitato interesse non solo tra il pubblico, ma anche tra figure di spicco della Chiesa.

Il film “Conclave” e la visione del Papa

In un’intervista con Entertainment Weekly, Fiennes ha rivelato che il nuovo pontefice, prima di entrare in conclave all’inizio di maggio, ha guardato “Conclave“. Secondo quanto riportato, il cardinale Robert Prevost ha voluto informarsi su come comportarsi in un evento di tale portata, utilizzando il film come una sorta di guida. Questo gesto ha colpito Fiennes, che ha espresso curiosità riguardo alle impressioni del Papa sul film.

Fiennes ha posto domande provocatorie: “Gli è piaciuto? Ha trovato il film ridicolo? O ha tratto qualche insegnamento utile?” Queste riflessioni mostrano l’interesse dell’attore non solo per il suo lavoro, ma anche per l’impatto che può avere su figure così influenti. La sua domanda centrale rimane: “Cosa ne ha pensato realmente?” L’attore ha anche notato che molti membri della Chiesa potrebbero avere opinioni contrastanti sul film, suggerendo che la rappresentazione cinematografica potrebbe non riflettere la realtà.

Le riflessioni di Fiennes sui rituali e sulla politica

Ralph Fiennes ha continuato a discutere l’importanza dei rituali nel film, affermando che, a suo avviso, “sui rituali abbiamo fatto centro”. Ha riconosciuto che la dimensione politica del potere è stata probabilmente accentuata per motivi narrativi, ma ha anche sperato che il Papa possa aver trovato elementi significativi nel racconto. Fiennes ha espresso il desiderio che il prossimo pontefice possa apprezzare “Conclave“, anche se ha accettato la possibilità che non possa essere di gradimento per tutti.

Il suo approccio riflessivo e aperto ha messo in luce il delicato equilibrio tra intrattenimento e rappresentazione della realtà, specialmente in un contesto così carico di significato come quello ecclesiastico. La sua affermazione finale, “Se non gli è piaciuto, che ci posso fare? L’ho già fatto!”, evidenzia la sua accettazione del fatto che l’arte può suscitare reazioni diverse.

Il racconto del fratello di Papa Leone XIV

Un ulteriore elemento che arricchisce la narrazione è il racconto del fratello di Robert Prevost, che ha condiviso un aneddoto interessante. Prima dell’elezione, gli ha chiesto se fosse pronto e se avesse visto “Conclave” per sapere come comportarsi. Questo scambio ha aggiunto un tocco di umorismo e leggerezza a una situazione di grande responsabilità. Il fratello ha voluto distrarre Prevost, facendolo ridere in un momento cruciale, sottolineando la pressione che il cardinale stava per affrontare.

“Conclave”, con un cast di attori di alto profilo come Isabella Rossellini, Stanley Tucci e John Lithgow, non è solo un film, ma un’opera che invita a riflettere sulle complessità della Chiesa cattolica e sulle sfide che i suoi leader devono affrontare. La combinazione di elementi drammatici e politici rende il film un’opera di grande attualità, capace di stimolare discussioni anche al di fuori del contesto cinematografico.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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