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Antonella Clerici: quarant’anni di carriera in Rai e il segreto del suo successo

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Antonella Clerici, volto noto della televisione italiana, ha dedicato la sua vita professionale alla Rai, dove ha costruito una carriera di successo che la vede protagonista in numerosi programmi. In un’intervista esclusiva pubblicata nel numero 26-27 di Vanity Fair, disponibile fino al 1 luglio 2025, la conduttrice racconta la sua esperienza, le sfide affrontate e il suo approccio alla carriera.

Un inizio umile e una carriera in ascesa

Antonella Clerici ha iniziato la sua avventura nel mondo della televisione nel 1985, quando ha esordito come giornalista sportiva per Telereporter. All’epoca, era una giovane ragazza che cercava di guadagnarsi da vivere per pagarsi gli studi universitari in Giurisprudenza. Non aveva ambizioni di fama, ma il suo talento e la sua determinazione l’hanno portata a diventare una delle conduttrici più amate del panorama televisivo italiano. La sua esperienza nel mondo dello sport le ha insegnato l’importanza della sintesi e della chiarezza, competenze che ha saputo applicare anche nei programmi di intrattenimento.

Clerici ha sempre dimostrato un forte attaccamento alla diretta, un aspetto che considera fondamentale per il suo lavoro. Ha affermato di essere una “secchiona”, abituata a scrivere i propri copioni e a prepararsi con cura per ogni trasmissione. Questo approccio le ha permesso di mantenere un legame autentico con il pubblico, che percepisce la sua genuinità e il suo impegno.

La forza della popolarità e il rifiuto dell’élite

Nel corso della sua carriera, Antonella Clerici ha scelto di rimanere fedele alla sua natura popolare, evitando di entrare nel circolo elitario della televisione. Ha sottolineato come la sua forza risieda nella capacità di essere se stessa, senza cercare di conformarsi a standard imposti. La conduttrice ha scherzato sul fatto che, a differenza di altri programmi considerati “di culto”, i suoi show raggiungono ascolti ben più elevati, dimostrando che la tv generalista ha ancora un grande seguito.

Clerici ha anche parlato della sua esperienza con i salotti televisivi, esprimendo il suo disinteresse per quel tipo di approccio. Ha messo in evidenza come, per lei, sia più gratificante andare in onda ogni giorno e interagire con il pubblico, piuttosto che partecipare a programmi che si rivolgono a un’élite ristretta. Questo legame diretto con gli spettatori è ciò che la motiva e la spinge a migliorarsi continuamente.

Le sfide di una carriera lunga e variegata

La carriera di Antonella Clerici non è stata priva di ostacoli. Ha affrontato alti e bassi, ma ha sempre trovato la forza di rialzarsi, paragonandosi a un’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri. Ha vissuto momenti di grande successo, ma anche periodi di difficoltà, in cui ha dovuto confrontarsi con le scelte dei direttori e le dinamiche interne della Rai. Tuttavia, non si è mai sentita né una regina né una cretina, mantenendo sempre un atteggiamento umile e consapevole del proprio valore.

Clerici ha sottolineato l’importanza della gavetta, che le ha permesso di costruire una carriera solida e duratura. Ha impiegato vent’anni per arrivare al prime time, un percorso che ha richiesto pazienza e dedizione. La sua esperienza le ha insegnato che la carriera si preserva nel tempo, evitando di avere fretta e puntando sulla qualità del lavoro.

L’importanza della cultura e della preparazione

Un aspetto fondamentale per Antonella Clerici è la cultura. Ha affermato che parlare un buon italiano è essenziale per un conduttore, e per questo si è sempre impegnata a migliorare le proprie competenze linguistiche. Ha anche tatuato sul braccio la frase “La cultura è libertà”, un messaggio che considera cruciale e che ha voluto trasmettere anche a sua figlia Maelle. La conduttrice ha evidenziato come, per una donna, sia fondamentale avere gli strumenti necessari per affermarsi in un ambiente competitivo come quello televisivo.

Clerici ha ricordato come, in passato, la televisione estiva fosse dominata da giovani conduttori, tra cui lei stessa, Carlo Conti e Paolo Bonolis. Questo ricordo la porta a riflettere sul cambiamento del panorama televisivo e sull’importanza di continuare a formarsi e a crescere, per affrontare le sfide del futuro.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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