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Avenged Sevenfold infiammano il Carroponte di Milano con un concerto indimenticabile

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Gli Avenged Sevenfold, band californiana di metal, hanno fatto tappa al Carroponte di Milano, portando con sé un mix di successi storici e nuove sonorità. Con quasi 25 anni di carriera alle spalle, il gruppo continua a conquistare il pubblico di tutto il mondo, dimostrando la propria forza e versatilità. Il concerto, parte del tour europeo, ha offerto ai fan un’esperienza unica, ricca di emozioni e ricordi legati all’ex batterista The Rev.

La potenza musicale degli Avenged Sevenfold

Gli Avenged Sevenfold non sono solo un gruppo musicale, ma un vero e proprio fenomeno culturale nel panorama del metal. Il loro nome, ispirato a riferimenti biblici e tematiche oscure, riflette la profondità dei testi e la complessità delle sonorità. Con riff potenti e assoli virtuosi, la band ha saputo creare un’identità sonora inconfondibile. La voce di M. Shadows, caratterizzata da una potenza espressiva unica, riesce a catturare l’attenzione del pubblico fin dai primi istanti.

Il concerto al Carroponte, ex area industriale di Milano, ha visto i cinque musicisti di Huntington Beach salire sul palco con un’energia contagiosa. Il tour europeo è stato l’occasione per presentare i brani dell’ultimo album, “Life Is But a Dream…“, un lavoro audace e sperimentale che mescola generi diversi, dal metal progressive al funk. La scaletta del concerto ha offerto un viaggio attraverso la storia della band, alternando successi iconici a nuove proposte, creando un’atmosfera di festa e condivisione tra artisti e pubblico.

Un viaggio tra successi e nuove sonorità

Il concerto ha preso il via con “Game Over“, un singolo che ha subito catturato l’attenzione dei presenti. M. Shadows, vestito di nero e con un passamontagna calato sul volto, ha dato il via a una serata indimenticabile. Synyster Gates, alla chitarra, ha dimostrato la sua abilità con assoli impeccabili, mentre Zacky Vengeance ha fornito un supporto fondamentale, creando una sinergia perfetta sul palco.

La scaletta ha incluso brani storici come “Afterlife“, che ha fatto cantare a squarciagola il pubblico, e “Unholy Confessions“, insieme a “Bat Country“, che hanno rappresentato dei veri e propri classici del repertorio. “Hail to The King“, uno dei brani più celebri della band, ha suscitato un boato di entusiasmo tra i fan. M. Shadows ha interagito con il pubblico, sottolineando l’energia degli italiani, e ha condiviso un aneddoto personale riguardo sua moglie, Valary DiBenedetto, di origini italiane.

Un momento di emozione e ricordo

Uno dei momenti più toccanti della serata è stato l’omaggio a The Rev, il batterista fondatore della band scomparso nel 2009. Durante l’esecuzione di “So Far Away“, una power ballad dedicata alla sua memoria, M. Shadows ha ricordato il suo amico con parole cariche di emozione. “Era una persona che aveva mille amici”, ha dichiarato, ricevendo un lungo applauso dal pubblico. Questo tributo ha reso il concerto ancora più significativo, sottolineando il legame profondo tra la band e i suoi fan.

La scenografia del concerto ha contribuito a creare un’atmosfera coinvolgente, con luci laser e maxi schermi che proiettavano visual in perfetta sintonia con l’artwork della band. Brooks Wackerman, batterista dal 2015, ha dimostrato la sua abilità, mantenendo un ritmo incalzante che ha accompagnato ogni brano.

Un finale esplosivo e senza bis

Il concerto degli Avenged Sevenfold si è concluso con “A Little Piece of Heaven“, un brano che ha lasciato il pubblico in estasi. La band ha dimostrato di essere più viva e audace che mai, unendo generazioni diverse con il proprio stile classico, ma aperto a contaminazioni e nuove sonorità. Se qualcuno sostiene che il metal sia morto, il Carroponte ha dimostrato il contrario, offrendo una serata di pura energia e passione, con chitarre al massimo volume e migliaia di mani alzate verso il cielo.

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Fede Petrini

Fede Petrini

Sono Fede Petrini, laureato in lingue e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassionano gossip, programmi TV, cinema e serie TV, che esploro con entusiasmo e curiosità.

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