Le serie Sky Original hanno conquistato il pubblico e la critica, affermandosi come protagoniste indiscusse della stagione televisiva 2025. Con otto premi su undici ai Nastri d’Argento Grandi Serie, queste produzioni hanno dimostrato di saper raccontare storie avvincenti e originali, sfidando le convenzioni del panorama seriale italiano. Scopriamo insieme i titoli premiati e perché vale la pena seguirli su Sky e NOW.
L’arte della gioia: un dramma audace e provocatorio
Premi ricevuti: Miglior serie drama, miglior attrice protagonista per Tecla Insolia, miglior attrice non protagonista per Valeria Bruni Tedeschi e Jasmine Trinca, miglior attore non protagonista per Guido Caprino, premio speciale Fondazione Nobis per Alma Noce.
Trama: Ispirata al romanzo di Goliarda Sapienza, L’arte della gioia racconta la vita di Modesta, interpretata da Tecla Insolia, una giovane donna che vive in Sicilia all’inizio del ‘900. Modesta è un personaggio che rompe le convenzioni sociali, affrontando un percorso di crescita personale e sessuale che la porta da una famiglia violenta a un convento e infine a una villa nobiliare. La serie, diretta da Valeria Golino, esplora temi di libertà e autodeterminazione attraverso gli occhi di una protagonista che sfida le norme del suo tempo.
Perché guardarla: La forza di Modesta risuona con il pubblico contemporaneo, rendendola un personaggio di grande attualità. La serie offre una narrazione avvincente e una rappresentazione audace di una donna che rivendica il diritto alla gioia e al piacere. Le interpretazioni di Valeria Bruni Tedeschi e Jasmine Trinca aggiungono profondità e complessità alla storia, rendendola un’esperienza visiva imperdibile.
Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883: un viaggio nostalgico
Premi ricevuti: Miglior serie commedia, premio speciale Le rivelazioni dell’anno per Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli.
Trama: Ambientata nella Pavia degli anni ’80, la serie segue le vite di Max Pezzali e Mauro Repetto, due ragazzi che, attraverso la musica, diventano icone della cultura pop italiana. La loro storia è un racconto di amicizia e sogni, che si intreccia con il successo e le sfide che ne derivano. La serie esplora le dinamiche di un’epoca in cui la musica rappresentava una forma di ribellione e di espressione personale.
Perché guardarla: Hanno ucciso l’Uomo Ragno è un omaggio alla musica degli anni ’90 e alla cultura giovanile di quel periodo. La chimica tra i protagonisti, Elia Nuzzolo e Matteo Oscar Giuggioli, rende la narrazione coinvolgente e nostalgica. La serie riesce a catturare l’essenza di un’epoca, facendo rivivere emozioni e ricordi a chi ha vissuto quegli anni.
Dostoevskij: un poliziesco inquietante e profondo
Premi ricevuti: Miglior attore protagonista per Filippo Timi, premio speciale a Damiano e Fabio D’Innocenzo per l’autorialità cinematografica.
Trama: La serie segue Enzo Vitello, un poliziotto tormentato interpretato da Filippo Timi, che indaga su un serial killer soprannominato Dostoevskij. Attraverso una scrittura intensa e una regia audace, i fratelli D’Innocenzo creano un’atmosfera cupa e inquietante, esplorando le profondità della psiche umana e il significato del crimine.
Perché guardarla: Dostoevskij si distingue per la sua narrazione originale e la sua capacità di affrontare temi complessi. La serie non è solo un poliziesco, ma un’indagine sulla solitudine e sull’oscurità che può abitare in ognuno di noi. La performance di Timi e la scrittura incisiva dei D’Innocenzo la rendono un’opera da non perdere.
M – Il figlio del secolo: un dramma storico avvincente
Premi ricevuti: Serie dell’anno, icona dell’anno per Luca Marinelli.
Trama: Basata sul romanzo di Antonio Scurati, la serie racconta l’ascesa al potere di Benito Mussolini e la nascita del fascismo in Italia. Con Luca Marinelli nel ruolo del Duce, M – Il figlio del secolo offre uno sguardo approfondito sulla storia italiana, esplorando le relazioni personali di Mussolini e il contesto politico dell’epoca.
Perché guardarla: La serie rappresenta un’analisi storica accurata e coinvolgente, con una sceneggiatura che riesce a mantenere viva l’energia e la tensione della narrazione. L’interpretazione di Marinelli è stata acclamata dalla critica, rendendo questa serie un’opera significativa per comprendere il passato e le sue implicazioni nel presente.
Piedone – Uno sbirro a Napoli: un omaggio alla tradizione poliziesca
Premi ricevuti: Premio speciale a Salvatore Esposito per 20 anni di Film Commission Regione Campania.
Trama: Salvatore Esposito interpreta Vincenzo Palmieri, un ispettore di polizia che torna a Napoli per affrontare una nuova sfida. Ispirato al leggendario commissario Rizzo, il personaggio di Palmieri deve conquistare la fiducia della sua squadra e affrontare casi complessi con metodi poco convenzionali.
Perché guardarla: Piedone – Uno sbirro a Napoli combina elementi di commedia e dramma, offrendo un intrattenimento leggero ma incisivo. La serie riesce a mescolare momenti di tensione con situazioni comiche, rendendo ogni episodio un’esperienza divertente e coinvolgente.
Con una varietà di storie e generi, le serie Sky Original rappresentano un’importante evoluzione nella narrativa televisiva italiana. Se non avete ancora avuto modo di seguirle, ora è il momento ideale per farlo, approfittando delle offerte disponibili su NOW.
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