Dakota Johnson, attrice di fama internazionale, ha recentemente condiviso dettagli interessanti sulla sua carriera e sull’importanza dei coordinatori dell’intimità nel cinema. Durante un’intervista al podcast condotto da Amy Poehler, ha rivelato di aver lavorato per la prima volta con un coordinatore dell’intimità in una produzione recente, un’esperienza che ha cambiato il suo approccio alle scene di sesso.
L’importanza dei coordinatori dell’intimità
Nel corso della sua carriera, Dakota Johnson ha recitato in numerosi film, ma è diventata particolarmente nota per il suo ruolo nella trilogia di “Cinquanta sfumature di grigio”. Nonostante le molteplici scene di nudo e di sesso presenti in questi film, l’attrice ha rivelato che, all’epoca, non erano presenti coordinatori dell’intimità sul set. Questo ha portato a situazioni in cui le scene non sempre risultavano autentiche o confortevoli per gli attori coinvolti.
Johnson ha descritto la sua prima esperienza con una coordinatrice dell’intimità come “fantastica”. Ha sottolineato come questo nuovo approccio abbia reso le scene di sesso più professionali e meno imbarazzanti. “È stato molto bello perché sono così abituata a che le scene di sesso non siano così sexy. Non è una bella sensazione recitarle”, ha dichiarato. Questa affermazione mette in luce la necessità di un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso, dove gli attori possano sentirsi a proprio agio nel rappresentare momenti intimi.
L’approccio di Dakota Johnson alle scene di sesso
Durante l’intervista, Dakota Johnson ha approfondito il suo approccio alle scene di sesso, evidenziando come il contesto e il carattere del personaggio influenzino il modo in cui affronta tali situazioni. “Credo che dipenda da chi è il personaggio e da chi deve essere il personaggio per il pubblico”, ha spiegato. Che si tratti di una donna sexy, di una casalinga o di un personaggio vulnerabile, ogni interpretazione richiede una preparazione specifica.
Johnson ha anche parlato dell’importanza di sentirsi bene nel proprio corpo. “Mia madre mi ha educata a essere molto, molto orgogliosa del mio corpo e ad amare il mio corpo”, ha affermato. Questo insegnamento l’ha aiutata a sentirsi grata e sicura nel suo lavoro, permettendole di affrontare le scene intime con una mentalità positiva e realistica.
Le sfide nella realizzazione di “Cinquanta sfumature di grigio”
Nel 2022, Dakota Johnson ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair, in cui ha descritto l’esperienza di girare i film della saga “Cinquanta sfumature” come “psicotica”. Ha rivelato che la produzione era caratterizzata da molte sfide, in particolare a causa del controllo creativo esercitato dall’autrice E.L. James. “C’erano parti dei libri che non avrebbero funzionato in un film, come il monologo interiore, che a volte era incredibilmente smielato”, ha spiegato.
Johnson ha anche condiviso i suoi pensieri sul provino per il film, dove ha letto un monologo da “Persona”. “Ho pensato: ‘Oh, questo sarà davvero speciale'”, ha commentato, evidenziando le aspettative che aveva per il progetto. Tuttavia, la realtà si è rivelata diversa, con continui confronti e battaglie creative durante le riprese.
Prossimi progetti e aspettative
Dakota Johnson tornerà al cinema a settembre con “Material Love”, un film diretto da Celine Song, in cui reciterà insieme a Pedro Pascal e Chris Evans. Questo nuovo progetto rappresenta un’opportunità per l’attrice di esplorare ruoli diversi e di continuare a crescere professionalmente. La sua esperienza con i coordinatori dell’intimità e il suo approccio alle scene di sesso potrebbero influenzare positivamente il modo in cui affronta le nuove sfide artistiche.
Con una carriera che si estende per oltre quindici anni, Dakota Johnson continua a dimostrare la sua versatilità e il suo impegno nel settore cinematografico, affrontando tematiche importanti e contribuendo a un cambiamento positivo nell’industria.
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