Valeria Solarino, attrice siciliana di spicco, si esprime con passione e determinazione riguardo al futuro del cinema italiano e al suo ruolo nella società. Durante il Taormina Film Festival, dove ricopre il ruolo di madrina, Solarino non si limita a celebrare l’arte cinematografica, ma sottolinea l’importanza di affrontare tematiche cruciali per il settore e per la comunità. La sua visione va oltre il semplice intrattenimento, richiamando l’attenzione su questioni di responsabilità e impegno civico.
Un’attrice con una visione chiara
Valeria Solarino, originaria della Sicilia e cresciuta a Torino, ha costruito una carriera senza cercare scorciatoie. La sua esperienza si snoda tra Roma, teatri e set cinematografici, dove ha interpretato ruoli che sfidano le convenzioni. La sua capacità di mettere in discussione i confini tra generi e valori è evidente, e in questa intervista, Solarino si presenta senza filtri, parlando di politica, cinema e amore. La sua autenticità emerge chiaramente mentre discute le sue aspirazioni per un cinema che non si limiti a intrattenere, ma che possa anche educare e sensibilizzare.
L’importanza dei festival cinematografici
Riflettendo sulla sua esperienza come madrina di festival, Solarino evidenzia la responsabilità che questo ruolo comporta. Ha già partecipato a eventi come il Festival di Torino e la Festa del Cinema di Roma, e ora sente che il cinema deve essere visto come un impegno sociale. Secondo lei, ogni discorso pronunciato su un palco deve essere una presa di posizione. Non basta esprimere felicità per la bellezza del luogo; è fondamentale utilizzare questa visibilità per affrontare questioni rilevanti sia per il settore cinematografico che per la società in generale. Solarino auspica che i festival diventino occasioni per approfondire temi significativi, piuttosto che limitarsi a essere vetrine per le nuove uscite.
Le sfide del cinema italiano
Durante il suo intervento, Solarino ha messo in luce le difficoltà che il cinema italiano sta affrontando. Tra le questioni più urgenti, la necessità di riformare il sistema di finanziamento pubblico, in particolare il tax credit, è emersa come una priorità. Sebbene ci siano state delle problematiche, la sua abolizione senza un’alternativa ha creato gravi difficoltà, specialmente per le piccole produzioni. Mentre le grandi case di produzione riescono a trovare soluzioni, i film più piccoli necessitano di un sostegno concreto. Solarino cita l’esempio di Maura Delpero, regista di “Vermiglio”, che ha affermato chiaramente che il suo film non sarebbe stato possibile senza un supporto esterno. Inoltre, l’attrice sottolinea l’importanza di un dialogo costruttivo tra tutte le categorie del settore, per superare le critiche sterili e lavorare insieme verso soluzioni efficaci.
La voce di Elio Germano e il sostegno collettivo
Solarino condivide le preoccupazioni espresse da Elio Germano in occasione dei David di Donatello, dove ha affrontato le stesse problematiche del settore. La sua comunicazione diretta ha avuto un impatto significativo, generando un dibattito pubblico. L’attrice sostiene che le sue parole non siano isolate, ma rappresentino un sentimento condiviso da molti nel settore, inclusi i membri del comitato Artisti 7607, di cui fa parte. Germano, riconosciuto a livello internazionale, ha dato voce a una necessità collettiva: il cinema italiano deve farsi sentire e unire le forze per affrontare le sfide attuali.
Solarino, con la sua visione chiara e il suo impegno, rappresenta una figura fondamentale nel panorama cinematografico italiano, spingendo per un cambiamento che possa garantire un futuro migliore per l’arte e la cultura nel Paese.
CONDIVIDI COI TUOI AMICI!