F. Murray Abraham, noto per il suo iconico ruolo di Salieri nel film “Amadeus“, torna sul grande schermo con il nuovo lungometraggio “Milarepa“, diretto da Louis Nero e in uscita il 19 giugno. Questo film, che vede la partecipazione di un cast di alto profilo tra cui Harvey Keitel, si colloca in un contesto post-apocalittico e affronta temi di vendetta e redenzione. Durante la presentazione del film a Roma, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Abraham, scoprendo il suo approccio al lavoro e le sue riflessioni sulla vita e sull’arte.
Un attore di grande esperienza
F. Murray Abraham è un attore che ha segnato la storia del cinema con le sue interpretazioni memorabili. Il suo legame con “Amadeus” è profondo e personale, risalente ai suoi tredici anni, quando vide il film insieme a suo padre, un appassionato di musica classica. Prima di diventare famoso, Abraham ha recitato in pellicole come “Serpico“, “Tutti gli uomini del Presidente” e “Scarface“, che sono diventate dei cult nel panorama cinematografico. Tuttavia, il suo legame con Mozart e Salieri rimane indissolubile, un simbolo della sua carriera.
Nel film “Milarepa“, Abraham interpreta il nonno della protagonista Mila, un ruolo che, sebbene di piccole dimensioni, riesce a lasciare un’impronta significativa. La storia si sviluppa in un mondo in cui la natura ha prevalso sulla tecnologia, portando l’umanità a tornare a una vita agricola. Mila, dopo aver subito gravi ingiustizie, cerca vendetta attraverso le arti magiche, intraprendendo un percorso di crescita e redenzione.
La vitalità di un grande artista
Incontrare F. Murray Abraham è un’esperienza sorprendente. Nonostante i suoi ottantacinque anni, l’attore mostra una vitalità e un’energia che sfidano il tempo. Durante l’intervista, rivela il suo segreto per mantenersi giovane: un costante lavoro su se stesso, sia fisicamente che mentalmente. Abraham pratica i sonetti di Shakespeare, memorizzandone circa cinquanta, e sottolinea l’importanza di mantenere viva la memoria e il corpo. Questo approccio, secondo lui, è fondamentale per ogni attore, che deve continuare a lavorare per rimanere in forma e pronto ad affrontare le sfide del palcoscenico.
Quando si parla del suo lavoro con Louis Nero, Abraham esprime entusiasmo per il modo in cui il regista affronta il genere fantascientifico. Per lui, un film diventa interessante quando è ben scritto e ben realizzato, indipendentemente dal genere. Ricorda la sua prima esperienza teatrale con Ray Bradbury, il quale preferiva il termine “fantasia” a “fantascienza“, evidenziando l’importanza della creatività nella vita quotidiana.
Riflessioni sulla dignità e il cambiamento
Durante l’intervista, Abraham affronta il tema della dignità nell’arte. Ammette di aver partecipato a progetti che non hanno avuto dignità, ma sottolinea che ogni lavoro deve essere fatto con passione e autenticità. La dignità, per lui, si traduce nel rispetto per il proprio lavoro e nella sincerità con cui si affrontano i progetti. Non importa se la qualità non è sempre alta; ciò che conta è dare il massimo e investire il cuore in ogni performance.
Quando si parla del futuro del pianeta, Abraham non nasconde le sue preoccupazioni. Crede fermamente che l’umanità stia distruggendo il pianeta e che sia fondamentale iniziare a riflettere su questo. La sua partecipazione a “Milarepa” è motivata dalla volontà di affrontare queste tematiche e di stimolare una riflessione profonda nel pubblico. Sottolinea che il cambiamento è possibile solo se ci si guarda dentro, un concetto che richiama le parole di Shakespeare sulla responsabilità individuale.
L’importanza di vivere le vite degli altri
F. Murray Abraham considera il suo lavoro un’opportunità per vivere molteplici vite e diventare una persona migliore. Recentemente ha recitato in “L’Ultimo Nastro di Krapp” di Samuel Beckett, un’esperienza che lo ha arricchito e che ha affrontato con grande dedizione. Nonostante le sfide e le difficoltà, l’attore continua a cercare l’amore e la bellezza nella vita, un messaggio di speranza che trasmette anche ai suoi fan.
In chiusura, Abraham rivela che tra due mesi sarà a Broadway per una nuova produzione, segno della sua continua passione per il teatro e il cinema. La sua carriera, costellata di successi e sfide, rappresenta un esempio di dedizione e amore per l’arte, un invito a tutti a non arrendersi mai e a cercare sempre nuove opportunità di crescita.
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