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Jeremy Strong racconta l’esperienza alla giuria di Cannes 2025: un ‘conclave’ di artisti

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L’evento cinematografico di Cannes 2025 ha visto la partecipazione di Jeremy Strong, noto per il suo ruolo nella serie “Succession“, come membro della giuria. Durante una conferenza stampa post-premiazione, Strong ha condiviso le sue impressioni sull’esperienza, paragonandola a un ‘conclave’, un termine che evoca il processo di selezione di un nuovo Papa. La giuria ha assegnato la Palma d’oro al film “Un Simple Accident” di Jafar Panahi, un’opera che ha suscitato grande interesse e discussione tra i membri.

L’esperienza di Cannes: un viaggio ispiratore

Dopo undici giorni di intensa attività a Cannes, Jeremy Strong ha espresso il suo entusiasmo per ciò che ha vissuto. “Mi sento immensamente ispirato da ciò che ho visto qui. È stato così rinvigorente, e porterò con me questa sorta di sintesi del lavoro”, ha dichiarato l’attore. La sua esperienza non si è limitata alla visione dei film in concorso, ma ha incluso anche momenti di connessione profonda con gli altri membri della giuria, creando un’atmosfera di collaborazione e dialogo.

Strong ha descritto il processo di selezione dei premi come un’esperienza di grande valore umano e artistico. “Questa è stata un’esperienza davvero meravigliosa, un’esperienza di connessione con queste persone… Ed è come Conclave con lo champagne, è realmente grandioso”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza delle relazioni tra gli artisti e il potere del cinema di unire le persone.

La giuria di Cannes: un gruppo di talenti

La giuria di Cannes 2025 era presieduta da Juliette Binoche, una delle attrici più rispettate del panorama cinematografico. Oltre a Strong, il gruppo era composto da nomi illustri come Halle Berry, Payal Kapadia, Hong Sang-soo, Alba Rohrwacher, Leïla Slimani, Dieudo Hamadi e Carlos Reygadas. Ogni membro ha portato la propria prospettiva unica, contribuendo a un dibattito ricco e variegato sulla qualità e il significato dei film in concorso.

La diversità di esperienze e culture all’interno della giuria ha reso il processo di selezione ancora più interessante. Ogni giurato ha potuto esprimere le proprie opinioni e valutazioni, creando un ambiente di rispetto e apertura. Questo approccio ha permesso di considerare non solo gli aspetti tecnici dei film, ma anche le loro implicazioni sociali e culturali.

La scelta della Palma d’oro: un riconoscimento significativo

La Palma d’oro è stata assegnata a “Un Simple Accident” di Jafar Panahi, un film che ha colpito profondamente la giuria. Juliette Binoche ha spiegato che il film è “molto umano e al tempo stesso politico”, evidenziando la sua capacità di affrontare temi di resistenza e sopravvivenza. “Quando abbiamo visto il film si è distinto realmente. Il film nasce da una sensazione di resistenza, sopravvivenza, elemento che attualmente è assolutamente necessario”, ha affermato Binoche.

L’assegnazione del premio principale a questo film è stata vista come un gesto di riconoscimento verso l’arte e la creatività in un momento storico complesso. Binoche ha concluso il suo intervento con una nota di ottimismo: “L’arte vincerà sempre. Ciò che è umano vincerà sempre. L’impulso creativo può trasformare il mondo”.

Jeremy Strong ha voluto citare il drammaturgo Henrik Ibsen per spiegare il valore di “Un Simple Accident“. “Ibsen diceva: ‘C’è una poesia in una poesia. E quando la senti, quando la capisci, capirai la mia canzone’. E provo la sensazione che questo film e gli altri film abbiano una poesia dentro la poesia che ci permette di cogliere qualcosa di ineffabile che mi ha cambiato”, ha concluso l’attore, evidenziando l’impatto emotivo e intellettuale del cinema.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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