David Evelyn, traduttore ufficiale di “Kaiju No. 8” per Viz Media, condivide la sua esperienza nel gestire le sfide legate al fandom tossico che spesso colpisce chi lavora nel settore degli adattamenti di manga e anime. Attraverso un’intervista con Kanzenshuu, Evelyn mette in luce le sue strategie per affrontare le critiche e mantenere un profilo basso, evitando polemiche inutili e preservando la propria integrità professionale.
La sfida del traduttore nel panorama degli adattamenti
Nel mondo affollato degli adattamenti di anime e manga, David Evelyn si distingue per la sua capacità di mantenere un equilibrio tra professionalità e autenticità. Traduttore di opere di grande successo come “Kaiju No. 8“, Evelyn ha affrontato le crescenti difficoltà legate al lavoro sotto l’occhio critico di un fandom spesso esigente e, talvolta, aggressivo. Negli ultimi anni, i professionisti della localizzazione sono stati accusati di “tradimenti culturali“, un termine che implica la censura o la manipolazione delle opere giapponesi per adattarle a presunti standard occidentali. Queste accuse, spesso infondate, possono creare un ambiente di lavoro ostile e stressante.
Evelyn ha trovato un modo per navigare in questo contesto difficile, adottando una strategia che si basa su onestà e trasparenza. La sua scelta di non rispondere alle provocazioni e di mantenere un basso profilo sui social media gli ha permesso di evitare gran parte delle critiche. “Sto lontano da quella m..a. Non mi lascio coinvolgere in quel tipo di discorso negativo”, ha dichiarato, evidenziando la sua determinazione a rimanere al di fuori delle polemiche. La sua filosofia è chiara: spiegare le decisioni di traduzione in modo professionale, senza mai alzare i toni, ha contribuito a guadagnare rispetto e protezione.
L’approccio di David Evelyn alla trasparenza
Prima del 2020, David Evelyn era una figura relativamente discreta sui social media, condividendo principalmente post su cibo, gatti e meme, lontano dalle controversie ideologiche che caratterizzano spesso le discussioni nel mondo degli anime. Tuttavia, con l’arrivo della pandemia, ha iniziato a condividere curiosità tecniche sulle sue traduzioni, mantenendo sempre un tono professionale. “Lo facevo perché nessuno spiegava perché certe cose venissero fatte in un certo modo”, ha spiegato, sottolineando l’importanza della trasparenza nel suo lavoro.
Questa scelta di comunicazione ha avuto un impatto significativo, poiché ha permesso ai fan di comprendere meglio il processo di traduzione e le scelte artistiche dietro ogni adattamento. Tuttavia, Evelyn ha notato che, sebbene in passato i fan accogliessero con entusiasmo queste spiegazioni, oggi alcuni momenti vengono distorti da utenti che preferiscono il conflitto alla comprensione. Nonostante ciò, il traduttore continua a svolgere il suo lavoro con rigore, cercando di trasformare ogni adattamento in un ponte linguistico e culturale piuttosto che in un campo di battaglia.
La rivoluzione del silenzio nel fandom
In un’epoca in cui un semplice post sui social media può scatenare reazioni esplosive, l’approccio di David Evelyn rimane uno dei più rivoluzionari nel panorama degli adattamenti di manga e anime. La sua decisione di non rispondere alle provocazioni e di mantenere un atteggiamento professionale è una strategia che sfida le convenzioni del settore. In un contesto in cui il confronto e la polemica sembrano dominare, la sua scelta di rimanere in silenzio e di non alimentare il dibattito negativo rappresenta un esempio di resilienza e determinazione.
Evelyn dimostra che è possibile lavorare nel settore degli adattamenti senza farsi coinvolgere in dinamiche tossiche. La sua esperienza offre spunti di riflessione su come affrontare le critiche e mantenere la propria integrità professionale, sottolineando l’importanza della comunicazione chiara e della trasparenza nel lavoro di traduzione. In un mondo in continua evoluzione, la sua storia è un promemoria del valore di rimanere fedeli a se stessi e al proprio lavoro, anche di fronte a sfide significative.
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