Ornella Vanoni, icona della musica italiana, ha dimostrato ancora una volta la sua schiettezza e autenticità durante la sua partecipazione al Salone del Libro di Torino. A 89 anni, l’artista ha presentato il suo nuovo libro, “Vincente o perdente”, scritto in collaborazione con il cantautore Pacifico e pubblicato da La Nave di Teseo. In questo incontro, Vanoni ha condiviso con il pubblico non solo aneddoti della sua carriera, ma anche profonde riflessioni sulla vita, la morte e la salute mentale.
La morte e il suo significato
Durante l’evento, Ornella Vanoni ha affrontato il delicato tema della morte, sottolineando come essa non debba essere considerata un tabù. “La morte fa parte della vita”, ha affermato, invitando il pubblico a riflettere su questo aspetto inevitabile dell’esistenza, specialmente per chi, come lei, ha raggiunto una certa età. La sua visione diretta e senza filtri ha colpito gli ascoltatori, che hanno potuto percepire la sua saggezza e la sua accettazione della vita e della sua fine naturale.
La salute mentale: un tema da affrontare
Un altro argomento di grande rilevanza trattato da Vanoni è stato quello della salute mentale. L’artista ha rivelato che il suo libro rappresenta un viaggio di auto-scoperta, affermando: “Prima non mi conoscevo”. Ha parlato apertamente delle sue esperienze, descrivendo il palcoscenico come un luogo di vulnerabilità. “Salire sul palco è come mettersi in mutande davanti al pubblico”, ha detto, evidenziando il coraggio necessario per esporsi in modo così autentico.
Vanoni ha anche lanciato un messaggio forte e chiaro riguardo all’importanza di prendersi cura della propria salute mentale. Ha esortato il pubblico a non seguire il suo esempio di non amarsi e a non trascurare l’uso di psicofarmaci se questi possono migliorare la qualità della vita. “Se iniziate una cura, portatela fino in fondo. Sennò non guarite”, ha avvertito, sottolineando l’importanza di affrontare le difficoltà interiori con serietà.
Riflessioni sulla vita e l’amore
Nel corso dell’incontro, Vanoni ha anche condiviso le sue riflessioni sulla vita e sull’amore. Con un tono sincero e diretto, ha affermato: “Non so se arrivo a Natale”, rivelando la sua consapevolezza della fragilità della vita. Ha parlato della sua esperienza personale, dicendo di non amare fare bilanci, poiché la vita è stata un insieme di momenti felici e tristi, di fortuna e sfortuna.
Quando le è stato chiesto di dare consigli sull’amore, ha risposto con una semplicità disarmante: “Buttatevi. E come va, va”. Questo invito a vivere l’amore senza riserve ha risuonato tra il pubblico, lasciando un messaggio di speranza e apertura verso le relazioni.
L’incontro con Ornella Vanoni al Salone del Libro di Torino ha offerto un’opportunità unica per ascoltare una delle voci più autentiche della musica italiana, che continua a ispirare e a far riflettere anche a quasi novant’anni.
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