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Rufus Sewell al Riviera International Film Festival: il coraggio di osare nel cinema e nella vita

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Il Riviera International Film Festival ha visto la partecipazione di Rufus Sewell, attore di fama internazionale, nel ruolo di presidente di giuria. Durante l’evento, Sewell ha discusso dell’importanza di osare nel mondo del cinema, sottolineando come la pressione esterna possa influenzare la creatività degli artisti. La manifestazione ha premiato il film “Moon”, diretto dalla regista curda Kurdwin Ayub, che racconta la storia di tre sorelle giordane in un contesto di isolamento e sorveglianza.

Il premio per il miglior film: “Moon”

Il film “Moon”, vincitore del premio come miglior film al Riviera International Film Festival 2025, narra le vicende di tre sorelle appartenenti a una famiglia benestante in Giordania. Le protagoniste vivono in un ambiente oppressivo, sotto il controllo di un regime che limita la loro libertà. La figura di Sarah, una combattente di arti marziali assunta per allenarle, aggiunge un elemento di tensione e dinamismo alla trama. Rufus Sewell ha espresso il suo entusiasmo per la selezione di opere che non seguono le logiche di mercato, evidenziando la freschezza e l’autenticità di film come “Moon”.

Sewell ha affermato che la possibilità per i giovani registi di presentare opere senza l’influenza di grandi studi cinematografici è fondamentale per il panorama artistico attuale. Ha notato come molte produzioni etichettate come indipendenti in realtà provengano da grandi case di produzione, il che può risultare frustrante per chi cerca storie genuine e innovative. La sua esperienza al festival ha confermato l’importanza di dare spazio a narrazioni che sfidano le convenzioni e le aspettative del mercato.

L’importanza di osare nel cinema e nella vita

Il motto del Riviera International Film Festival, “Never Stop Daring“, risuona profondamente con Sewell, che ha riflettuto sull’importanza di osare, soprattutto in tempi difficili. Secondo l’attore, ci sono momenti in cui le restrizioni sociali possono stimolare una maggiore creatività artistica. Sewell ha condiviso la sua convinzione che il coraggio di affrontare nuove sfide, anche a costo di fallire, sia essenziale per la crescita personale e professionale.

Raccontando le sue esperienze, Sewell ha messo in evidenza come i fallimenti siano spesso stati i momenti più formativi della sua carriera. Ha citato il famoso scrittore William Goldman, il quale affermava che “nessuno sa niente”, suggerendo che le opinioni altrui non dovrebbero influenzare le scelte artistiche. L’attore ha espresso il desiderio di esplorare ruoli più piccoli e eccentrici, lontano dai progetti commerciali che spesso caratterizzano il suo lavoro.

Le sfide di interpretare personaggi controversi

Nel 2024, Rufus Sewell ha interpretato il principe Andrea nel film “Scoop”, diretto da Philip Martin. La pellicola si basa su un’intervista controversa realizzata dalla BBC, incentrata sulla relazione del principe con Jeffrey Epstein. Sewell ha affrontato la pressione di rappresentare un personaggio così discusso, consapevole delle reazioni che la sua interpretazione avrebbe potuto suscitare.

L’attore ha spiegato che, nel trattare temi delicati, è fondamentale cercare di presentare i personaggi come esseri umani, evitando giudizi affrettati. Ha riconosciuto di aver sentito la pressione da entrambe le parti del dibattito pubblico, ma ha sottolineato l’importanza di mantenere la propria visione artistica. La sua esperienza con “Scoop” ha messo in luce le complessità del mondo della fama e della reputazione, e come queste possano influenzare il lavoro di un attore.

“The Diplomat”: una serie che riflette la realtà politica

Rufus Sewell è attualmente coinvolto nella serie “The Diplomat”, che segue le vicende della neo ambasciatrice degli Stati Uniti, Kate Wyler, interpretata da Keri Russell. La trama si sviluppa tra crisi internazionali e dinamiche personali, offrendo uno sguardo intrigante sul mondo della diplomazia. Sewell ha espresso entusiasmo per la qualità della scrittura e per il talento degli attori coinvolti, evidenziando l’importanza di una narrazione ben costruita.

L’attore ha commentato come sia strano rappresentare il mondo della politica in un periodo in cui la realtà sembra superare la finzione. Ha osservato che, per rendere credibile la serie, è necessario creare un universo narrativo che possa distaccarsi dalla verità, poiché a volte la realtà è troppo incredibile per essere rappresentata. La sua riflessione mette in luce le sfide che gli artisti affrontano nel tentativo di riflettere la complessità del mondo contemporaneo attraverso la loro arte.

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Cesare Onda

Cesare Onda

Sono Cesare Onda, redattore appassionato di gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Amo raccontare curiosità, analisi e dietro le quinte del mondo dello spettacolo, tenendoti sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità

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