Maurizio Crozza ha fatto il suo debutto nei panni di Leone XIV durante la puntata di venerdì 9 maggio, trasmessa in prima serata sul Nove e in streaming su Discovery+. Con il suo stile inconfondibile, il comico ha utilizzato le parole di apertura del nuovo pontefice per lanciare una serie di frecciate a politici e leader mondiali, da Matteo Salvini a Donald Trump, affrontando temi di grande attualità come la pace e il riarmo in Europa.
La satira di Crozza: un Papa che invita a costruire ponti
Nel suo intervento, Crozza-Leone XIV ha richiamato l’invito del vero Papa a costruire ponti, ma con una nota di ironia. “Ponti sì, ma d’amore”, ha esclamato, rivolgendosi direttamente a Matteo Salvini. Il comico ha messo in discussione il progetto del ponte tra Messina e Reggio Calabria, utilizzando un linguaggio matematico per evidenziare le difficoltà strutturali che un’opera del genere comporterebbe. “Se chiami X la distanza tra Messina e Reggio Calabria e la moltiplichi per Y, è evidente che quel ponte viene giù!”, ha affermato, sottolineando l’assurdità di certe proposte politiche. Con un mix di umorismo e critica, Crozza ha invitato il leader della Lega a riflettere sulle sue idee, concludendo che, come Papa, lo considera un “miracolato”.
La pace secondo Crozza: un messaggio disarmato
Il tema della pace, centrale nel messaggio del Papa, è stato ripreso da Crozza con una sua interpretazione. “Che la pace sia con voi”, ha esordito, per poi chiarire che non si tratta di una semplice frase di circostanza. “Non sono mica Miss Italia che dice voglio la pace nel mondo”, ha commentato, specificando che la sua visione è quella di una “pace disarmata”. Crozza ha criticato l’Europa per i suoi investimenti in armamenti, citando la Georgia che spende il 2% del PIL in spese militari. “È disarmante”, ha affermato, esprimendo la sua frustrazione per la situazione attuale. La sua battuta su Sant’Agostino ha aggiunto un ulteriore strato di ironia, suggerendo che anche i pensieri del filosofo potrebbero essere stati influenzati da figure contemporanee come Marco Travaglio.
Un attacco finale a Donald Trump
Il momento culminante della serata è arrivato con una stoccata diretta al presidente degli Stati Uniti. Crozza ha sottolineato il fatto di aver parlato in italiano, spagnolo e latino, ma non in inglese, per evidenziare la sua distanza da Trump. “Pensavi di essere l’americano più famoso del mondo, eh? Ciccio belloooo…beccati…sta benedizione!!”, ha concluso, lasciando il pubblico in una risata. Questa battuta ha messo in evidenza non solo il talento comico di Crozza, ma anche la sua capacità di affrontare temi politici con leggerezza e incisività.
La performance di Maurizio Crozza nei panni di Leone XIV ha dimostrato ancora una volta come la satira possa essere uno strumento potente per riflettere su questioni di rilevanza sociale e politica, mescolando umorismo e critica in un mix irresistibile.
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