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L’eternauta: il capolavoro argentino si rinnova su Netflix con un adattamento moderno

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L’Eternauta, una delle opere più significative della storia del fumetto, ha fatto il suo debutto su Netflix, portando con sé l’eredità di una narrazione che ha segnato profondamente la cultura argentina. Creato da Héctor Oesterheld e Francisco Solano Lopez, questo fumetto non è solo un capolavoro della graphic novel, ma anche un’analisi profonda delle dittature militari che hanno segnato l’Argentina nel XX secolo. La serie, lanciata il 30 aprile 2025, reinterpreta la storia originale, mantenendo intatta l’atmosfera di angoscia e oppressione, mentre si adatta ai tempi moderni.

Un adattamento che unisce passato e presente

L’adattamento di L’Eternauta per Netflix si distacca dall’ambientazione originale degli anni Cinquanta, portando la narrazione in un contesto contemporaneo. Nonostante questo cambiamento, la struttura portante della storia rimane inalterata. La nevicata letale che segna l’inizio della trama è preceduta da un blackout che paralizza i dispositivi elettronici, creando un’atmosfera di isolamento e vulnerabilità. La produzione, interamente argentina, ha introdotto nuovi personaggi che riflettono la società attuale, come Inga, una rider che si unisce al gruppo di protagonisti, e Omar, un personaggio completamente nuovo.

Al contempo, figure iconiche come Elena, la moglie di Juan Salvo, e la figlia Martita subiscono trasformazioni significative: Martita diventa Clara, un’adolescente che rimane ai margini della storia, mentre Elena è ora l’ex-moglie di Juan, con cui condivide un legame complesso. Tuttavia, i personaggi principali, Juan Salvo e Favalli, mantengono la loro essenza originale, richiamando l’estetica e la caratterizzazione del fumetto. Questa fusione di elementi classici e moderni arricchisce la narrazione, pur presentando delle sfide.

La trama e i nuovi equilibri narrativi

La prima stagione di L’Eternauta non copre l’intero fumetto originale, ma si concentra su circa un terzo della storia, lasciando spazio per ulteriori sviluppi in future stagioni. L’introduzione di nuovi personaggi modifica gli equilibri narrativi, diluendo a tratti la tensione che caratterizza l’opera originale. Sebbene la serie riesca a mantenere l’atmosfera cupa e opprimente, il ritmo narrativo ne risente, con alcune sequenze che risultano ripetitive, specialmente tra gli episodi 2 e 4.

Nonostante queste criticità, l’adattamento riesce a catturare l’essenza del fumetto, mantenendo un approccio filologico nei momenti chiave. La serie non si limita a una trasposizione letterale, ma rielabora e modernizza gli eventi, offrendo una nuova interpretazione che, pur mantenendo alcuni punti fermi, si discosta da una riproduzione pedissequa. Gli spettatori che conoscono il fumetto possono anticipare gli sviluppi della trama, ma rimangono curiosi di scoprire come questi momenti verranno rappresentati sullo schermo.

Un’interpretazione della fantascienza

Per chi si avvicina per la prima volta a L’Eternauta, la serie si presenta come un’opera di fantascienza fresca e originale, radicata in un contesto che non è mai stato veramente replicato nella narrativa contemporanea. Tuttavia, la prima stagione offre pochi elementi sci-fi, concentrandosi principalmente sulla nevicata letale come minaccia principale. Questa catastrofe trasforma gli esseri umani in predatori, creando un’atmosfera di tensione e paura costante.

La sopravvivenza dei protagonisti dipende da un sottile strato di protezione contro la neve mortale, e la loro interazione con l’ambiente esterno è carica di incertezze. Le allusioni a una minaccia aliena si intensificano man mano che la trama si sviluppa, ma la vera presenza degli alieni si fa sentire solo negli episodi finali, con l’introduzione dei cascarudo, giganteschi insetti mangia-umani che rappresentano il culmine della tensione narrativa.

Aspetti visivi e fedeltà al fumetto originale

La resa visiva della serie si mantiene fedele al fumetto, con scene e inquadrature che richiamano le tavole originali. Il montaggio enfatizza la continuità degli ambienti, creando un’atmosfera coerente con la narrazione. Tuttavia, l’uso della CGI per rappresentare le creature aliene introduce un elemento di realismo che potrebbe differire dall’immaginario stilizzato del fumetto. Sarà interessante vedere come la serie gestirà l’introduzione di razze aliene più complesse in futuro.

In sintesi, la prima stagione di L’Eternauta si conferma un adattamento valido e rispettoso dell’opera originale, pur presentando sfide e opportunità di crescita. Con la domanda su una possibile seconda stagione in sospeso, gli appassionati del fumetto e i nuovi spettatori attendono con trepidazione gli sviluppi futuri di questa affascinante narrazione.

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Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

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