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Il far east film festival 2025: trionfa il film cinese her story e si celebra la gender equality

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Il Far East Film Festival di Udine ha chiuso i battenti per l’edizione 2025 con un successo straordinario, premiando il film cinese “Her Story“, diretto da Yihui Shao, con il prestigioso Gelso d’Oro. Questo lungometraggio, che ha conquistato il pubblico cinese, ha saputo attrarre anche gli spettatori udinesi, contribuendo a un’affluenza record di 65.000 visitatori. Con un totale di 3.000 ospiti e 1993 accreditati, l’evento ha dimostrato la sua crescente importanza nel panorama cinematografico internazionale, promettendo un’edizione 2026 ricca di novità e star.

La trama di her story: un viaggio di crescita personale

Her Story” racconta la vita di una donna in carriera e madre single, la quale, dopo un divorzio difficile, decide di intraprendere un nuovo percorso di vita. La protagonista si trasferisce in un palazzo di Shanghai, dove trova un lavoro part-time e inizia a esplorare nuove opportunità. La sua vita cambia ulteriormente quando incontra la giovane vicina di casa, una musicista con cui instaura un legame profondo. Questo incontro diventa il catalizzatore per un percorso di crescita personale, in cui entrambe le donne affrontano le sfide della vita moderna e si supportano a vicenda. La commedia di Yihui Shao non solo intrattiene, ma affronta anche tematiche importanti legate alla condizione femminile, rendendo la vittoria al festival un chiaro messaggio di sostegno alla gender equality.

I premi del festival: riconoscimenti e giurie

Oltre al Gelso d’Oro per “Her Story“, il festival ha visto anche la premiazione di altri film significativi. Il Gelso d’Argento è andato al film hongkonghese “The Last Dance – Extended Version” di Anselm Chan, mentre il Gelso di Cristallo è stato assegnato a “Like a Rolling Stone” di Yin Lichuan. Entrambi i film, provenienti dalla Cina continentale e diretti da donne, continuano a esplorare il tema della parità di genere, contribuendo a una narrazione cinematografica sempre più inclusiva.

La giuria dedicata alle opere prime ha premiato “Diamonds in the Sand” della regista filippina Janus Victoria, mentre il Gelso per la Miglior Sceneggiatura è andato al thriller psicologico giapponese “Welcome to the Village” di Jojo Hideo. Questo film ha ricevuto il riconoscimento da parte di Massimo Gaudioso, Silvia D’Amico e Francesco Munzi, che hanno anche conferito una menzione speciale alla storia d’amore animata sudcoreana “The Square” di Kim Bo-sol.

Il messaggio di sylvia chang e l’affetto del pubblico

Il festival ha visto anche la presenza di Sylvia Chang, che ha ritirato il Gelso d’Oro alla Carriera. Durante il suo discorso, ha sottolineato l’importanza del cinema in un’epoca di caos e incertezze. “Il tempo in cui viviamo è davvero folle, ma per nostra fortuna esistono ancora i film e possiamo ancora decidere di andare a chiuderci dentro un cinema. Ridendo, piangendo, sognando. Per due ore, almeno per due ore, nessuno deve impedirci di pensare che il mondo sia ancora un posto bellissimo!” ha dichiarato Chang, toccando il cuore di tutti i presenti.

I fondatori del festival, Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, hanno espresso la loro soddisfazione per l’affluenza record: “Quest’anno l’abbraccio del pubblico udinese si è fatto sentire più che mai. Il calcolo ufficiale parla di 65.000 spettatori, ma se consideriamo anche chi è stato semplicemente contagiato dal ‘mood asiatico’, la cifra diventa incalcolabile!” Questo entusiasmo dimostra come il Far East Film Festival continui a essere un punto di riferimento per la cultura cinematografica asiatica in Europa.

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Giulia Barone

Giulia Barone

Sono Giulia Barone, un'appassionata di cinema che ama esplorare il mondo del grande schermo. Condivido recensioni, curiosità e riflessioni sui film che mi hanno emozionata, dai classici intramontabili alle ultime novità. Seguo con grande interesse i programmi tv e il gossip.

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