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Raffa: la recensione della nuova serie su Raffaella Carrà

La docuserie Raffa disponibile su Disney+ offre uno sguardo intimo e approfondito sulla vita straordinaria della leggendaria icona italiana, Raffaella Carrà. Suddivisa in tre episodi, la serie segue il percorso di Raffaella dalla sua infanzia a Bellaria, Riviera Romagnola, fino ai trionfi internazionali che l’hanno consacrata come una delle figure più influenti nel mondo dello spettacolo.

Indice

Raffa: la trama

Attraverso interviste esclusive e preziosi materiali d’archivio, la serie traccia il percorso di Raffaella dallo studio di danza a Roma ai primi passi nel cinema, inclusa la collaborazione con Frank Sinatra in “Il colonnello Von Ryan”. Ogni fase della sua carriera è meticolosamente esplorata, con particolare attenzione agli ostacoli incontrati e alle trasformazioni che l’hanno portata a diventare una delle figure più amate della televisione italiana.

Raffa: la recensione della nuova serie su Raffaella Carrà
Raffa

La trama si sviluppa attraverso gli anni ’70, periodo di svolta per Raffaella Carrà, in cui il programma “Canzonissima” segna l’inizio di una nuova era di trasgressione e innovazione nella televisione italiana. La serie mette in luce la difficoltà di affermarsi in un mondo televisivo dominato da figure maschili, ma sottolinea la determinazione, la trasgressività e il talento di Raffaella nel superare stereotipi di genere. La serie esplora le relazioni personali che hanno influenzato la vita di Raffaella, inclusi gli amori con Gianni Boncompagni e Sergio Japino. La sua impresa nell’industria televisiva si trasforma in una rivoluzione, con programmi come “Pronto Raffaella” che la consacrano come “la confidente degli italiani”.

Raffa: la recensione

Questa nuova serie sull’iconica figura della televisione italiana, Raffaella Carrà, inizia proprio dalla sua infanzia a Bellaria, Riviera Romagnola, introducendo gli spettatori alla sua realtà familiare, segnata da una madre rigida e scettica sulle sue aspirazioni. Daniele Lucchetti, regista della serie, affronta con delicatezza e sensibilità temi importanti della vita della cantante, attrice e presentatrice, partendo proprio dal difficile rapporto con la madre. Questo approccio critico materno emerge come un filo conduttore fondamentale, contribuendo a comprendere la sete di approvazione e successo che ha caratterizzato la carriera di Raffaella.

Raffa

La madre viene spesso rappresentata come una figura rigida e critica, che ha avuto un atteggiamento scettico nei confronti delle aspirazioni artistiche della figlia. Nel documentario, infatti, la vediamo spesso focalizzarsi su standard di femminilità e apparenza che Raffaella sentiva come opprimenti, spingendola a stringere le labbra per renderle più sottili e ad adeguarsi a ideali di bellezza che non rispecchiavano la sua natura. Vediamo così come questa difficile dinamica madre-figlia ha contribuito a plasmare la sete di approvazione e successo di Raffaella. Il desiderio di ottenere riconoscimento e l’approvazione che non aveva ricevuto a casa si è riflessa nella sua instancabile carriera e nella sua continua ricerca di realizzazione personale e professionale.

Questo rapporto difficile diventa così un elemento chiave nella comprensione della personalità di Raffaella, tanto da influenzare tutta la sua vita. Ma su una cosa Lucchetti è chiaro: il modo in cui ha affrontato le sfide, superando le aspettative imposte dalla madre e cercando di forgiare la sua strada nell’industria dello spettacolo, ha contribuito a definirla come una donna forte e indipendente.

Una donna che ha portato il cambiamento nella televisione italiana, per sempre

Ma se da un lato Daniele Lucchetti ci tiene a evidenziare il passato alquanto difficile della Carrà, dall’altro non perdere l’occasione per sottolineare quanto questa donna abbia combattuto per i suoi sogni e, soprattutto, creduto in essi fino alla fine. Dopo numerosissimi rifiuti, continui commenti sul suo fisico, la sua bellezza e femminilità, il successo per raffaella arriva negli anni 70, con il suo primo programma televisivo: Canzonissima. Come possiamo apprendere dalla stessa voce della Carrà, fu lei a chiedere qualche minuto per lei durante la trasmissione, per ballare liberamente. Da lì, la rivoluzione: a Raffaella viene dato sempre più spazio, finchè il pubblico non inizia a guardare il programma solo per lei.

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Ballando libera e con l’ombelico scoperto, Raffaella sconvolge totalmente l’universo della televisione italiana. Così, la vediamo prendersi il suo posto, portare avanti nuovi ideali, soprattutto femministi, che si contrapposero a tutto il sessismo e maschilismo di quegli ambienti.

Giudizio e Conclusioni

Alla fine di questa recensione, possiamo dire che la docuserie Raffa su Disney+ si rivela un’immersione straordinaria nella vita di un’icona senza tempo della televisione italiana. Attraverso tre episodi ricchi di emozioni, lo spettatore viene trascinato attraverso gli alti e bassi della vita di Raffaella Carrà, un viaggio che non solo celebra la sua brillante carriera, ma getta anche una luce penetrante su aspetti più intimi e personali.

Trailer

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