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Recensione “The Witcher 3”: una prima parte più fedele ai romanzi

A due anni di distanza dall’uscita della seconda serie, The Witcher torna su Netflix con la prima parte della Terza stagione. Come già previsto, le peripezie che interessano Geralt, Ciri e Yennefer stanno raggiungendo un punto centrale nella narrazione. Ma questa volta dovremmo aspettare luglio – precisamente il 27 – per l’arrivo della seconda parte. Un’opzione che sembrano aver adottato molte altre serie nella piattaforma, come Stranger Things.

Per esprimerci complessivamente sugli episodi dovremo quindi aspettare la fine di luglio, dove vedremo per l’ultima volta Henry Cavill nel ruolo di Geralt, prima che lasci il suo testimone a Liam Hemsworth.

Recensione “The Witcher 3”: una prima parte più fedele ai romanzi

Indice

The Witcher 3 – prima parte: tutte le informazioni

Netflix

Trama

Nonostante le varie problematiche presenti tra di loro, Geralt e Yennefer hanno deciso – e promesso – di riunirsi con l’obbiettivo di proteggere Ciri e addestrarla: dopo la scoperta del suo legame ancestrale, la giovane principessa di Cintra è ricercata da tutti per il suo grande potere. Nel Continente, tutto sembra essere in tumulto: l’impero di Nilfgaard, con a capo Emhyr Var Emreis, vuole a tutti i costi trovare la principessa e lo stesso vogliono fare gli Elfi.

In particolare, una minaccia arriva dall’oscuro mago Rience, che cerca da tempo di riunire un gruppo con l’obbiettivo di rapirla. Così, Yennefer pensa che l’unico luogo in cui poterla tenere al sicura è dai maghi di Aretuza: ma le cose non vanno proprio come previsto e i tre si trovano in un luogo di guerra. Tra intrighi, macchinazioni, oscuri giochi di potere e tradimenti, The Witcher porta alla luce nuovi personaggi e fa emergerne di nuovi, in un punto che sembra centrale e decisivo per la narrazione.

Crediti

  • Data di uscita seconda parte: 27 Luglio 2023
  • Creatori: Lauren Schmidt, Andrezj Sapkowski
  • Genere: Fantastico, Azione, Drammatico
  • Episodi: 24
  • Stagioni: 3
  • Stato: in corso
  • Durata: 60 minuti
  • Soggetto: Andrzej Sapkowski
  • Piattaforma: Netflix

Recensione

Dopo aver scoperto – alla fine della seconda stagione – delle origini ancestrali di Ciri, quest’ultima è diventa il cuore pulsante della narrazione e il punto di congiunzione tra Yennefer e Geralt. I due – infatti – decidono di addestrarla sia alla magia che alla via degli Witcher, per renderla più forte e scaltra. Nonostante la reazione tra i tre sembra il punto centrale di questa prima parte della terza stagione, quasi più centrale è la caccia al padrone di Rience, che si lega direttamente alla storia di Ciri e da cui si snoda un filo narrativo dalle note thriller di stampo fantasy mai ancora visto – almeno in questo modo – in the Witcher.

The Witcher

Una nuova stagione più fedele ai libri di origine

Ciò che salta immediatamente all’attenzione – evidenziando una differenza con quelle precedenti – è l’approccio molto più concreto che il regista ha voluto adottare in questi nuovi episodi, rimanendo – in parte – più fedele ai libri di origine. L’azione diviene parte centrale della narrazione, offrendoci combattimenti avvincenti – che vedono presenti tutti e tre i protagonisti – e ben coreografati. Il focus si sposta rapidamente tra scene completamente differenti, variando registro e livelli di narrazioni differenti. Il generale, il ritmo di questa prima parte ricalca – in modo quasi fedele – l’andamento narrativo del secondo romanzo della saga, Il Tempo della Guerra, che è il perno centrale su cui questa nuova stagione si muove. Con un notevole miglioramento nello stile, nelle scenografie e nell’approccio alle scene action, la serie sembra riprendersi dalla stagione precedente che aveva lasciato interdetti molti spettatori.

Geralt

Tutti gli episodi sono densi di contenuto e procedono ad un ritmo equilibrato, che tiene lo spettatore incollato allo schermo. Il regista – e gli sceneggiatori – sono riusciti a gestire tutte le gerarchie e i personaggi secondari che sono entrati in ballo in questa prima parte dello show e riuscendo. Le varie storyline che si intrecciano riescono a mantenere un ritmo costante e danno finalmente al personaggio di Ciri l’importanza che meritava. Nelle due precedenti stagioni – nonostante quest’ultima sia un personaggio da sempre centrale – era evidente la poca caratterizzazione che le era stata data, risultando così un personaggio privo di peso e spessore. Rifacendosi in modo più fedele ai libri di origine, questa nuova parte sembra darle finalmente la caratterizzazione che meritava.

The Witcher 3 mostra un perfetto equilibro tra dinamiche politiche, combattimenti e relazioni

Oltre alla caratterizzazione dei personaggi, ad essere sviluppato è anche il rapporto quasi madre-padre-figlia che si crea tra Geralt, Yennefer e Ciri, creando un punto centrale nella narrazione. Nonostante questo, ci sono personaggi che sembrano continuare a non trovare un proprio posto nella narrazione. Parliamo, per esempio, di Ranuncolo. Quest’ultimo risulta spesso inserito forzatamente nella narrazione, nonostante rimanga una figura simpatica e gradevole.

The Witcher

Ultima nota, in parte positiva, è la CGI notevolmente migliorata dalla prima stagione. I mostri – che spesso risultavano eccessivamente macchinosi – in questo caso risultano più naturali e ben integrati nel plot centrale. Non si può dire lo stesso di tutte le scene con il green screen che alle volte risultano evidentemente editate in modo superficiale ed eccessivamente poco credibili. Per fortuna, Henry Cavill si conferma essere un perfetto witcher e risollevare tutto con i suoi combattimenti avvincenti – a cui questa terza stagione sembra dare più spazio.

Giudizio e Conclusioni

Non avendo – ancora – tutta la terza stagione al completo, il nostro giudizio su The Witcher non può essere definitivo e generale. Fino a questo momento, la narrazione sembra aver raggiunto un livello superiore – così come lo show in generale – grazie anche al maggiore contenuto in ogni episodio e al livello di recitazione degli attori. Dopo aver visto questi primi episodi, possiamo sicuramente affermare che riponiamo buone speranze nella seconda parte e non vediamo l’ora di vederla!

Trailer

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