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“Squid Game” di Netflix aumenta la visione della serie “Alice in Borderland”

La serie “Squid Game” prende talmente tanti consensi da influenzare la scelta degli spettatori e rilancia un ‘vecchio’ cavallo di battaglia di Netflix giapponese “Alice Borderland”.

Il colosso streaming Netflix con sede in Asia  

Alice in Borderland/ Squid Gama

Alice in Borderland

La serie giapponese di giochi di morte, “Alice in Borderland”, era già stata un grande successo per Netflix . Ma, con il trionfo globale della serie sudcoreana “Squid Game”, il colosso dello streaming ha colto l’occasione di riportare di nuovo la serie di “Alice” al successo.

“Squid Game” di Netflix aumenta la visione della serie “Alice in Borderland”

I dirigenti della società di streaming oramai più conosciuta al mondo, in un seminario tenutosi martedì scorso al TIFFCOM , il mercato dei diritti collegato al Tokyo International Film Festival, hanno offerto agli spettatori la possibilità di dare uno sguardo d’insieme agli algoritmi e alle strategie del dietro le quinte.

Sakamoto Kaata, vicepresidente di Netflix e responsabile dei contenuti giapponesi, ha affermato che l’azienda cerca progetti con la caratteristica delle “3 C” ovvero “content, choice, conversation”(contenuto, scelta e conversazione). L’intento è quello che questi spettacoli possano essere goduti ovunque, generando un passaparola positivo attraverso “i social media che sono la principale fonte di interazione”.

Le strategie attuate

Michael Smith, manager di Netflix con sede a Tokyo e responsabile dell’innovazione del prodotto, ha affermato che l’azienda mira a personalizzare l’esperienza visiva per ogni utente. L’esempio è stato fatto proprio con la serie d’azione fantascientifica del 2020, ”Alice in Borderland”, ambientata in una Tokyo abbandonata, dove i giocatori arruolati partecipano a giochi di vita o di morte. La storia è basata su un fumetto best-seller ed è diretta dallo specialista d’azione Sato Shinsuke.

Lanciata il 10 dicembre 2020, raggiunse la top ten di Netflix in quasi 40 paesi e territori, in brevissimo tempo.

Secondo le dichiarazioni di Michael Smith:

“Abbiamo personalizzato le immagini e la grafica video [di ‘Alice’] che abbiamo usato per ogni membro, oltre a doppiare e sottoporre lo spettacolo in più di 30 lingue. Alcuni membri l’hanno visto in Programmi TV giapponesi, alcuni l’hanno scoperto in Programmi TV basati su manga e altri lo hanno visto presentato in Thriller TV pieni di suspense”.

Dopo il lancio di “Squid Game” nel settembre 2021, Netflix ha promosso in maniera incrociata anche “Alice in Borderland”.

“Siamo stati entusiasti di vedere che molti membri che hanno scoperto e guardato ‘Squid Game’ hanno anche iniziato a scoprire ‘Alice’ per la prima volta. Il nostro servizio ha raccolto questa connessione e ha iniziato a consigliare ‘Alice’ a più membri che non avevano ancora visto lo spettacolo.”

Il risultato è stato quello di un “considerevole aumento della visione globale” per “Alice”.

“È tornato nella classifica delle prime dieci serie in più di cinquanta paesi in tutto il mondo, più di nove mesi dopo il suo lancio iniziale”.

Ma a volte, gli spettacoli possono sfidare gli algoritmi e scoppiare inaspettatamente, senza una strategia dichiarata.

Michael Smith ha ammesso che il successo internazionale della serie drammatica romantica coreana “Crash Landing on You” è stato inaspettato. La trama dello spettacolo si basa su un dirigente d’affari donna, che è protetto da un uomo nordcoreano dopo aver attraversato il confine in un incidente di deltaplano. Questa serie è stata distribuita da Netflix dal dicembre 2019 e diventò un successo internazionale anche senza il marketing pre-lancio.

Afferma infatti Smith:

“Dimostra anche che, anche senza una campagna di marketing ufficiale o un pubblico integrato esistente, i film e le serie possono diventare grandi successi qui in Asia e in tutto il mondo”.

Eleonora De Sanctis 

03/11/2021

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