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Emilia Clarke e l’intero monologo improvvisato nella quinta stagione di “Game of Thrones”

Emilia Clarke, interprete di Daenerys Targaryen nella celebre serie tv “Game of Thrones”, ha improvvisato un intero monologo in una puntata della quinta stagione.

Tripla improvvisazione

Emilia Clarke

Emilia Clarke e l’intero monologo improvvisato nella quinta stagione di “Game of Thrones”

Già improvvisare in generale è un’ardua impresa sul set, ma molti attori si cimentano con l’ispirazione del momento. Se si tratta di dialoghi o monologhi la difficoltà aumenta, e se la lingua in questione è inventata, risulta un compito ancora più complesso. Ma non per Emilia Clarke. Il risultato di questo monologo improvvisato nella lingua chiamata Valyrian, è stato impressionante, tanto da sfuggire anche agli occhi dei fan più fedeli.

Secondo Entertainment Weekly, come racconta Jeremy Podeswa nel libro “Fire Cannot Kill a Dragon” di James Hibberd, si tratta della scena nella quale Daenerys ordina l’esecuzione di uno dei tre nobili di Mereen che potrebbe essere colpevole, come innocente, di aver cospirato contro di lei. Originariamente il dialogo era in inglese e la scena è stata girata anche come era stata scritta.

Cambi sul momento

Una scena con Daenerys e un suo drago, che sarà più grande in Game of Thrones 7 - Emilia Clarke

Mentre gli showrunner David Benioff e Dan Weiss stavano guardando la scena, ricordo che hanno detto che sarebbe stato fantastico se la scena fosse stata in Valyrian“, ha dichiarato Podeswa. Trovandosi d’accordo, il regista era incerto perché la maggior parte della volte che gli attori dovevano imparare dialoghi in Valyrian o nella lingua dei Dothraki, i linguisti dello show se ne occupavano mesi prima, anche perché gli interpreti dovevano avere tutto il tempo per memorizzare parole e intere frasi scritte in una lingue inventata.

“Di solito c’è molta preparazione prima di monologhi del genere, soprattutto in una scena dove la protagonista deve ordinare un esecuzione come quella, dando fuoco a un ragazzo che poteva anche non aver fatto ciò del quale veniva accusato”, ha continuato Podeswa. “Però ho pensato che valeva la pena tentare e quindi ho chiesto a Emilia, e lei ha risposto con tranquillità che non c’era alcun problema. Ero incredulo. Poi si è assentata per qualche minuto, ha messo insieme alcune parole che Daenerys aveva detto in passato in modo da dare un senso al discorso aveva già creato e imparato l’intero monologo”.

Il talento naturale di Emilia Clarke

Emilia Clarke img

Quello che Emilia Clarke dice nei panni della Madre dei draghi appare molto più minaccioso di come sarebbe stato in inglese. Dall’atmosfera, alla luce a ciò che accade, il Valyrian dà un tocco diverso, rende più evidente la trasformazione di un personaggio che diventerà spietato e imprevedibile. Emilia Clarke recita, scandendo bene ogni parola, con grande naturalezza,  come se avesse studiato le frasi per settimane.

“Emilia non solo ha accettato la sfida, ma ha reso il tutto verosimile”, ha aggiunto Podeswa. “Ogni singola ripresa, ogni intonazione e espressione. Anche i sottotitoli sembravano autentici e in linea con la lingua. Non stava seguendo perfettamente quello che avrebbe detto in un Valyrian corretto, considerando comunque che si tratta di una lingua inventata, ma nessun fan l’ha mai notato. Ha fatto davvero un ottimo lavoro”.

Giorgia Terranova

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