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Johnny Depp: i retroscena del licenziamento da parte della Warner Bros.

Il 5 novembre, la troupe londinese del terzo film della saga “Animali fantastici” della Warner Bros., ha ricevuto una notizia inaspettata: Johnny Depp è stato licenziato.

La Warner Bros. appoggia la sentenza del tribunale

Animali Fantastici I Crimini Di Grindelwald Johnny Depp

Toby Emmerich, il capo degli studi, aveva preso questa decisione già il giorno prima che venisse comunicata a Johnny Depp. La scelta è stata sollecitata da un giudice che ha respinto le accuse di diffamazione fatte da Depp in un processo seguito molto da vicino, che ha messo l’attore contro l’editore del giornale “The Sun“, dopo che il tabloid britannico ha definito Depp un “picchiatore di mogli”. La sentenza del giudice rende molto più facile per le testate giornalistiche usare queste espressioni quando si fa riferimento al burrascoso matrimonio tra Johnny Depp e Amber Heard, creando molti problemi agli studi.

Delle fonti rivelano a The Hollywood Reporter che la Warner Bros. voleva che la decisione sul destino della star di Hollywood venisse presa solo dopo che il processo si fosse concluso. Di conseguenza, una volta che il giudice Andrew Nicol ha deciso di accettare la testimonianza della Heard, molto dettagliata e che dipinge Johnny Depp come un violento, Emmerich ha preso la decisione di licenziare l’attore.

Tuttavia, la Warner Bros. dovrà pagare l’intero stipendio di Johnny Depp, nonostante abbia girato una sola scena il 20 settembre a Londra, dall’inizio della produzione. Come molti attori, Depp ha firmato un contratto pay-or-play, che permette di essere comunque pagato indipendentemente dal fatto che il film sia stato realizzato o meno, o come in questo caso, si scelga qualcun altro per recitare in quel ruolo. Tecnicamente, Johnny Depp non è stato licenziato dalla Warner Bros., ma ha chiesto di dimettersi. Non è chiaro come sarebbero andate le cose se l’attore avesse rifiutato le dimissioni.

Le parole di Johnny Depp dopo la sentenza

Johnny Depp

Johnny Depp ha anche fatto causa per diffamazione alla sua ex moglie in Virginia. Un caso che avrebbe interrotto le riprese del terzo film di “Animali fantastici” , già rivoluzionato a causa della pandemia di Coronavirus. Un giudice ha recentemente stabilito che Depp dovrebbe comparire in tribunale per tre giorni a novembre, per un’imminente deposizione.

Il 6 novembre l’attore scrive queste parole sotto un post di Instagram:

“Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato. Sono davvero commosso per la quantità di messaggi di affetto che ho ricevuto, in particolare negli ultimi giorni.”

Una fonte rivela che la scrittrice di “Animali fantastici”, J.K. Rowling, non ha respinto la scelta della Warner di escludere l’attore dal franchise. La Rowling, che gode di una grande influenza negli studi grazie a Harry Potter, ha scritto in una dichiarazione del 2017:

“Sulla base della nostra comprensione delle circostanze, io e i registi non solo siamo a nostro agio con il casting originale, siamo anche sinceramente felici di avere Johnny Depp nel ruolo di un personaggio principale del film.”

Mentre i primi due film del franchise di “Animali fantastici” hanno incassato complessivamente più di 1,4 miliardi di dollari a livello globale, il secondo capitolo, “Animali fantastici – I crimini di Grindelwald“, è diminuito rispetto al primo film e ha incassato 654 milioni di dollari. Il terzo film uscirà il 15 luglio 2022.

Cosa ne sarà del futuro di Johnny Depp e di Animali Fanstastici?

Johnny Depp Copertina

Il prossimo capitolo di “Animali fantastici” è descritto come una tripletta, con Johnny Depp, Jude Law e Eddie Redmayne che condividono lo stesso tempo sullo schermo. Ma con uno stipendio a otto cifre, Depp è quello che guadagna di più dei tre grazie al suo record al botteghino, sostenuto dai film dei “Pirati dei Caraibi”. La Disney ha evitato di affrontare la questione Depp con il prossimo film de “I Pirati dei Caraibi” con una sceneggiatura della scrittrice di “Birds of Prey“, Christina Hodson e Margot Robbie come protagonista.

Depp ha concluso il suo post su Instagram con la promessa che “la mia vita e la mia carriera non saranno definite da questo momento nel tempo”. Ma per ora, ha perso forse la sua migliore opportunità di continuare a lavorare in film realizzati dai principali studi, che sono sempre i più avversi al rischio quando si tratta di #MeToo e accuse di violenza domestica.

Francesca Trovarelli

10/11/2020

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