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Trono di spade 8: Recensione e Spoiler Episodio 3

Dopo due puntate ben riuscite e funzionali, siamo arrivati finalmente allo scontro definitivo. La posta in gioco è altissima e la tensione è alle stelle. I nostri eroi, tutti insieme contro un nemico comune, stringono le fila. Noi spettatori, ognuno sul nostro divano, stringiamo i denti. Riusciranno a tenere testa all’esercito del Re della notte? Il loro piano andrà a buon fine? Ma soprattutto, chi morirà?

Il trono di spade: Endgame

La serie ha sempre potuto vantare una produzione di altissimo livello, ma questa puntata è sicuramente, ad ora, il suo punto più alto mai raggiunto. Per mesi gli autori avevano caricato le aspettative di noi spettatori su questo terzo episodio, dalla durata cinematografica. Ottantadue minuti di pura battaglia, durante la quale le poche parole che si scambiano i personaggi sono perlopiù ordini. La tensione iniziale è palpabile e ben scandita da una colonna sonora forse mai così incisiva. Un incombente ticchettio che ricorda molto il tema principale di “Dunkirk” di Christopher Nolan.

Gli eserciti sono schierati e nessuno sa cosa aspettarsi. Il ritorno di Melisandre riaccende momentaneamente (e letteralmente) il fuoco della speranza, infiammando le spade dei Dothraki grazie alla sua magia. Speranza che però ben presto si infrange contro il muro di non morti, capitanati dal temibile Re della notte. Il piano messo a punto da Jon e Daenerys nella puntata precedente inizia a intopparsi proprio quando La Madre dei Draghi vede il suo esercito venire decimato dall’orda nemica. A cavallo dei draghi, i due riescono momentaneamente a fermare l’avvicinamento dei nemici. Che però sono troppi, un numero incalcolabile. E allora è guerra aperta.

Quelli che seguono sono 60 minuti di sangue e fuoco. Nessuno è al sicuro, neanche le persone rinchiuse nelle cripte.
In un combattimento caotico e frenetico vediamo alcuni dei personaggi che abbiamo imparato ad amare spalla a spalla per difendersi la vita. La scarsa luminosità della battaglia aiuta lo spettatore ad immedesimarsi nei combattenti. La visibilità è ridotta al minimo, e anche comunicare diventa difficoltoso a causa delle numerose urla e dello stridio dell’acciaio. Lo scontro è totale, e si combatte sia su terra che in aria. Melisandre, ancora una volta, si rivela fondamentale, appiccando il fuoco alla trincea intorno al castello.

Ormai assediati nel castello, i nostri eroi iniziano a perdere le speranze. Vediamo un Mastino, terrorizzato dal fuoco, immobile nel mezzo di una battaglia che gli sembra più grande di lui. Sarà solo la visione di Arya, con la quale è legato da un rapporto di amore ed odio, a destarlo dal suo torpore.

Trono di Spade: le piccolezze che fanno la differenza

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Menzione d’onore per Lyanna Mormont. La piccola ma temibile bambina infatti è protagonista, insieme ad Arya, di una delle scene più riuscite di tutta la puntata. Quando un gigante non morto riesce a fare breccia a Grande Inverno, spazzando le difese amiche, è solo il suo intervento a fermarlo. Riesce infatti, poco prima di morire, a bloccare la sua avanzata conficcandogli un pugnale in un occhio. Indimenticabile.
La giovane Stark invece mette in mostra tutte le sue abilità in tre scene emozionanti e ben girate. La prima è quando si trova, in netta inferiorità numerica, a combattere il nemico grazie all’arma forgiata per lei da Gendry. La seconda è quando, nascosta nella biblioteca del castello, riesce a fuggire nascondendosi ed evitando il confronto diretto. Sarà però solo grazie all’arrivo del Mastino e di Beric Dondarrion che riuscirà a salvarsi, con l’ultimo che morirà proprio nell’atto di difenderla. Molto interessante è anche il confronto che la ragazza ha, in uno dei rari momenti di pausa della puntata, proprio con Melisandre, che le ricorda quello che le aveva detto in una puntata della terza stagione.

«Chiuderai occhi marroni, occhi verdi, e occhi blu»

Per la terza scena, ne parleremo poco più avanti.

Trono di Spade: l’ultimo dominatore dell’aria

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Se attorno a Grande Inverno la situazione è confusa e sanguinaria, con Jamie e Brienne che, tra gli altri, tentano insieme e inutilmente di fermare l’orda nemica, tra le nuvole la situazione non è certo migliore. L’arrivo del Re della Notte, annunciato da una grande bufera che circonda tutto il castello, costringe Jon e Daenerys a inoltrarsi tra le nuvole per cercarlo. Durante uno scontro epico, riusciranno a sfigurare e a ferire irrimediabilmente il suo drago, disarcionandolo e lasciandolo cadere sul campo di battaglia. Arrivato a terra, Daenerys prova ad ucciderlo, inutilmente, scatenandogli contro la gittata di fuoco del suo drago, non fermando però la sua avanzata verso il luogo dove è “nascosto”, come esca, Bran.

E’ proprio davanti all’ingresso del castello che, circondato dai cadaveri, Jon tenta l’attacco frontale al capo nemico, il quale però, invece che attaccarlo o pensare a difendersi, inizia ad alzare le mani, resuscitando tutti i morti dei quali sono circondati. La situazione sembra peggiorare di minuto in minuto. Anche dalle cripte nelle quali sono rinchiuse le donne, i bambini, e Sansa e Tyrion, i morti iniziano a risvegliarsi. Molto dolce è la scena nella quale i due, ormai nascosti dietro una tomba e circondati, tirano fuori i loro coltelli, contemplando un doppio suicidio insieme.

Sono molti i momenti toccanti che riempiono la puntata, che nonostante l’impronta prettamente action riesce a regalare piccole situazioni molto ben scritte e sentite.

Il trono di spade: il confronto definitivo

Ricapitolando, il nemico è ormai entrato a Grande Inverno e dal cielo cadono i corpi dei non morti che hanno attaccato, a seguito del suo attacco non andato a buon fine, il drago di Daenerys. Un altro drago, quello del Re della Notte, crolla sul castello sparando fuoco all’impazzata dalla sua bocca ormai rotta e deforme. Tutti i morti sono stati resuscitati e si lanciano addosso ai vivi. Theon, che nella scorsa puntata aveva promesso di difendere Bran, aspetta coi suoi uomini sotto l’Albero degli dei l’arrivo del nemico. Jorah, come sempre, difende la sua amata Regina e Madre dei Draghi, combattendo per lei fino al suo ultimo respiro. Anche Il giovane Grevjoy, terminando il suo percorso di redenzione, si lancia senza paure contro un nemico di molto più forte di lui, consapevole che sarà la sua fine.

Ormai nulla separa il Re della notte dal suo obbiettivo finale, il suo esercito è in maggiorità numerica, i suoi nemici sono decimati e ormai allo stremo delle forze.

Portandosi il braccio sopra la spalla, il temibile nemico si allunga per recuperare la sua spada. E’ solo allora che da dietro le spalle spunta proprio Arya Stark che, dotata di pugnale, infilza l’essere e lo uccide. La sua terza memorabile scena.

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Il trono di spade: un futuro incerto

A lungo si era dibattuto su chi e come avrebbe ucciso il Night King. La scelta di utilizzare Arya per dare il colpo fatale creerà sicuramente dibattiti e polemiche, ma è congrua e sensata con lo sviluppo del personaggio. In una puntata piena di immagini epiche, girata con maestria e con una resa quasi perfetta, lo show chiude con destrezza e intelligenza una delle story-line più importanti di tutta la serie. Il ritmo è ben scandito e la colonna sonora punteggia egregiamente ogni immagine. Ci si emoziona a pensare al tempo trascorso con tutti questi personaggi. La fine è vicina, godiamoci tutto finché possiamo. Non è stato il bagno di sangue che molti temevano e che probabilmente arriverà durante l’ultimo scontro contro Cersei. Chissà, a questo punto, cosa ci riserveranno queste ultime puntate.

Federico Renis

 

 

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