Sesto Quatrini, un direttore d’orchestra romano di quaranta anni, si appresta a vivere un momento significativo nella sua carriera. Il 5 giugno, avrà l’opportunità di dirigere per la prima volta al Teatro Costanzi, un luogo che ha un significato speciale per lui. L’evento segna un’importante tappa per Quatrini, che ha già lavorato in teatri prestigiosi in tutto il mondo. La sua direzione riguarderà la Sinfonia de “L’Italiana in Algeri”, un’opera di Gioachino Rossini, che ha debuttato nel 1813.
Il debutto di Sesto Quatrini al Teatro Costanzi
Il 5 giugno rappresenta una data memorabile per Sesto Quatrini, che si prepara a dirigere la Sinfonia de “L’Italiana in Algeri” al Teatro Costanzi. Questo teatro ha una storia ricca e un’importanza particolare per il maestro, che ricorda con affetto i momenti trascorsi con sua nonna, abbonata per quarant’anni. Quatrini ha dichiarato: “Sono felicissimo di questo debutto, perché finalmente dirigo nel teatro d’opera della mia città”. La sua carriera lo ha portato a dirigere in teatri di fama mondiale come il Bolshoi e il Covent Garden, ma il legame con Roma e il suo teatro d’origine rimane unico.
L’opera di Rossini, un dramma giocoso in due atti, è stata scritta su libretto di Angelo Anelli e ha visto la luce per la prima volta al Teatro San Benedetto di Venezia. Quatrini ha sottolineato l’importanza di questo debutto, avvenuto a quarant’anni, un’età in cui sente di avere acquisito una consapevolezza e un’esperienza significative. La sua preparazione è stata arricchita dalla collaborazione con musicisti e amici che lavorano al Teatro dell’Opera di Roma, rendendo questo evento ancora più speciale.
Omaggio a Emanuele Luzzati e la regia di Maurizio Scaparro
Il Teatro dell’Opera di Roma celebra anche la memoria di Emanuele Luzzati, uno dei più grandi artisti italiani del Novecento, scomparso nel 2007. La produzione de “L’Italiana in Algeri” si avvale della scenografia e dei costumi creati da Luzzati nel 2000 per il Teatro Massimo di Palermo. Questa versione scenica, caratterizzata da un forte impatto visivo e da una narrazione favolistica, continua a incantare il pubblico grazie alla sua vivacità e alla sua immaginazione. La regia originale di Maurizio Scaparro, recentemente scomparso, è ripresa da Orlando Forioso, che si impegna a mantenere intatto lo spirito dell’opera.
Le scene di Luzzati, insieme ai costumi di Santuzza Calì, creano un’atmosfera che trasforma l’Algeri rossiniana in un luogo magico, dove la musica e l’arte visiva si fondono in un’esperienza unica. Questo allestimento non è solo un omaggio all’immaginario di Luzzati, ma anche un’opportunità per il pubblico di immergersi in un mondo di colori e storie che continuano a risuonare.
La preparazione musicale e il cast dell’opera
Sesto Quatrini ha rivelato che il suo approccio alla direzione di uno spettacolo già esistente è stato guidato da una profonda passione per Rossini e da un metodo rigoroso. Per questa produzione, Quatrini ha scelto di eseguire l’edizione integrale dell’opera, recuperando anche un particolare strumento a percussione, il sistro, che Rossini aveva previsto per la Sinfonia. Questo strumento, dal suono esotico, sarà suonato per la prima volta all’Opera di Roma, aggiungendo un elemento di novità alla performance.
Il cast vocale prevede due gruppi di cantanti che si alterneranno nei ruoli principali. Chiara Amarù e Laura Verrecchia interpreteranno il ruolo di Isabella, mentre Paolo Bordogna e Adolfo Corrado si alterneranno come Mustafà. Altri ruoli saranno interpretati da Dave Monaco e Giorgio Misseri come Lindoro, e Misha Kiria e Vincenzo Taormina come Taddeo. A completare il cast ci saranno i talenti del programma ‘Fabbrica’, lo Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, con Jessica Ricci, Maria Elena Pepi e Alejo Alvarez Castillo. Il Coro della Fondazione capitolina, diretto da Ciro Visco, e le luci curate da Vinicio Cheli contribuiranno a creare un’atmosfera magica per il debutto.
Prossimi impegni di Sesto Quatrini
Dopo il debutto al Teatro Costanzi, Sesto Quatrini si prepara a tornare sul podio a Martina Franca per il Festival della Valle d’Itria, dove dirigerà “Tancredi” di Rossini. Quatrini ha espresso la sua gioia per questo ritorno, sottolineando l’importanza di questo luogo nella sua carriera, dove ha iniziato il suo percorso e ha incontrato sua moglie, Maddalena. Successivamente, tra settembre e ottobre, il maestro sarà impegnato a Zurigo per dirigere “Manon” di Massenet, con Lisette Oropesa e Benjamin Barheim.
La sua agenda si arricchisce di concerti sinfonici a Belgrado, Bucarest e in Lituania, mentre nella primavera del 2026 dirigerà “Manon Lescaut” di Puccini a Lione, con la regia di Emma Dante. Questi impegni testimoniano la crescita e la versatilità di un direttore d’orchestra che continua a lasciare il segno nel panorama musicale internazionale.
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