Stefano Sollima ha rilasciato un’intervista a Variety in occasione dell’uscita su Amazon Prime Video, il prossimo 30 aprile, di “Senza rimorso”, film da lui diretto di cui è stato rilasciato il trailer.
Senza rimorso: Stefano Sollima al timone di una produzione di respiro internazionale
“Senza rimorso”, diretto da Stefano Sollima, ha per protagonista Michael B. Jordan nel ruolo di John Kelly, agente della CIA che, nel corso della sua carriera, ha affrontato, vincendoli, un gran numero di nemici. L’uomo torna in azione per portare a compimento una vendetta privata, legata alla morte della moglie incinta. La famiglia di Kelly, infatti, era stata giustiziata da soldati russi a causa del ruolo dell’agente in un’operazione segreta contro di loro in Siria. La sua missione privata lo porta a scoprire involontariamente un complotto che rischia di portare la Russia e gli Stati Uniti in uno scontro frontale. Kelly dovrà affrontare i propri nemici e rivelare i potenti che si nascondono dietro la cospirazione.
La pellicola, tratta dall’omonimo romanzo di Tom Clancy e sceneggiata da Taylor Sheridan e Will Staples, si avvale anche dell’interpretazione di Jodie Turner-Smith (“Queen & Slim”, “Nightflyers”) nei panni della collega SEAL Karen Greer, di Jamie Bell (famoso per l’indimenticabile “Billy Elliot”) nel ruolo dell’agente della CIA Robert Ritter, e Guy Pearce in quello del segretario della difesa Thomas Clay.
“Senza rimorso” racconta le origini di John Clark, uno dei personaggi più popolari nel franchise di Jack Ryan di Clancy che, in questa pellicola si chiama John Kelly e successivamente cambia la sua identità in John Clark.
Dopo l’esperienza di “Sicario” del 2018 con Benicio Del Toro, con “Senza rimorso” Sollima è tornato a lavorare in una produzione di respiro internazionale.
Intervistato da Variety, il regista ha dichiarato che le storie da lui dirette parlano per lo più di uomini reali e non di supereroi. Lo ha ben dimostrato “Gomorra”, acclamata serie tv ispirata al romanzo di Roberto Saviano, apprezzata anche all’estero, e “ZeroZeroZero”, produzione italo-franco-statunitense anch’essa tratta da un romanzo di Saviano, e creata dallo stesso Sollima, con Leonardo Fasoli e Mauricio Katz.
Le sfide di “Senza rimorso”
Contattato dalla produttrice di Jordan, Alan Mayo, per la regia di “Senza rimorso”, il regista ha subito cercato di scoprire se Michael B. fosse disposto a girare tutte le scene d’azione, poichè il regista considera difficile lavorare con gli stuntmen. Jordan, che figura nella pellicola anche in veste di produttore esecutivo, ha accolto la richiesta come una sfida interessante.
Un’altra importante sfida è legata alla sceneggiatura, scritta dieci anni fa da Shawn Ryan (“The Shield”) e modernizzata da Will Staples e Taylor Sheridan, che già con Sollima aveva collaborato in “Soldado”. Del romanzo è stata inoltre cambiata l’ambientazione, spostata dagli anni Settanta a oggi.
“Quello che mi piace del romanzo di Clancy è che parla di guerra, ma la guerra è [solo] lo sfondo”, ha confessato Sollima “Non è tanto la guerra che è importante quanto le ragioni della guerra”. Il regista con il suo lavoro intende trasmettere i meccanismi interni della geopolitica e le descrizioni di procedure militari presenti nel romanzo.
Lo spirito del libro è dunque rimasto pur apportando cambiamenti notevoli.
Prima delle 14 settimane di riprese, che si sono svolte per lo più al Babelsberg Film Studio di Berlino e a Washington DC, gli attori sono stati addestrati da un team di veterani militari.
Un dettaglio deliberatamente irrealistico in “Senza rimorso” è legato al ruolo della Turner-Smith, ossia il comandante Greer della Navy SEAL che nella realtà non potrebbe essere donna. Sollima ha affermato di aver semplicemente preceduto i tempi poichè questa sarà una cosa che sicuramente accadrà. Inoltre il regista ha lodato le prestazioni dell’attrice nei panni di un leader che normalmente è maschio.
“Narrativamente, la cosa più importante è che il rapporto di Greer con Kelly è puramente platonico”, ha spiegato il regista. Il team si è assicurato di evitare qualsiasi motivo per cui lei e John potessero connettersi in un modo che la loro relazione andasse oltre la “condivisione di un lavoro e [la] mentalità militare che c’è dietro il lavoro”.
“È un cameratismo militare”, ha concluso Sollima “[Volevamo] costruire una relazione che eliminasse dalla mente di chiunque la definizione di genere”.
Stefano Mazzola
07/04/2021