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Recensione terza stagione di “Mare Fuori”: qualcosa di straziante e inaspettato

L’attesa terza stagione di “Mare fuori” sorprenderà i fan con un nuovo capitolo senza precedenti, più cupo rispetto ai primi due, ma con il tema dell’amore capace tanto di vincere quanto di distruggere ogni cosa. Divisa in 12 episodi uno degli show più visti degli ultimi anni torna a emozionare il pubblico, a partire dal 15 febbraio 2023 su Rai 2 e in anteprima esclusiva su RaiPlay.

Indice

Tutte le informazioni su “Mare fuori”

Trama

Mare fuori 3

La terza stagione di “Mare fuori” riprende da dove si era interrotta la seconda, con l’arrivo di Rosa Ricci (Maria Esposito), sorella di Ciro, all’IPM, decisa a vendicare la morte dei due fratelli e a uccidere quindi Carmine, figlio dei Di Salvo. Carmine però, sempre fedele al suo essere diverso dalla propria famiglia, è quasi provocatorio nei confronti di quella rabbia e quel dolore che spingerebbe Rosa a regolare i conti tra le due famiglie eternamente rivali. Mentre Edoardo continua a controllare ciò che accade dentro e fuori il carcere per conto dei Ricci, le richieste costano care a chi forse da quel mondo vorrebbe allontanarsi, nella speranza che chiunque può ritrovare la propria strada, perché una scelta sbagliata non marchia a vita le persone. Tra le new entry un trio che si unirà a Milos e Edoardo, tutti e tre pronti a servire i Ricci, e un nuovo educatore che vede il pericolo in ogni minimo scontro prendendo iniziative spesso rischiose. Approfondendo il passato di personaggi come Carmela, Milos, Viola, Silvia e molti altri si entrerà maggiormente nelle storie delle varie figure che compongono l’universo di “Mare fuori”. Mentre vendetta e amore si incontrano e scontrano, cercando ognuno di sopraffare l’altro, in un’infinita lotta tra bene e male.

Crediti

  • Regia: Ivan Silvestrini
  • Cast: Carolina Crescentini, Carmine Recano, Nicolas Maupas, Massimiliano Caiazzo, Matteo Paolillo, Valentina Romani, Artem, Maria Esposito, Domenico Cuomo, Kyshan Wilson, Giacomo Giorgio, Serena de Ferrari, Nicolò Galasso, Lucrezia Guidone, Giuseppe Pirozzi, Francesco Panarella, Enrico Tijani, Clotilde Esposito, Anna Ammirati, Pia Lanciotti, Raiz, Antonio De Matteo, Vinceno Ferrera, Agostino Chiummariello, Serena Codato
  • Genere: crime, teen drama
  • Stagioni: 3
  • Puntate: 36
  • Durata: 60 min
  • Produzione: Italia, 2023
  • Distribuzione: Rai
  • Data d’uscita: 15 febbraio 2023

La recensione

Perché la terza stagione di “Mare fuori” alza le aspettative

Mare fuori 3

La terza stagione di “Mare fuori” è contraddistinta da una prima parte davvero impeccabile, ottimamente scritta e recitata e da una seconda che, talvolta, torna a quello stile leggermente didascalico e teatrale che si è potuto trovare nei primi due capitoli. Un tentativo forse di aggiungere drammaticità a momenti e a un intero capitolo, già estremamente crudi e tragici. La terza stagione di “Mare fuori” è a dir poco straziante, e anche se il tema centrale è l’amore, capace di vincere su tutto, ci sono regole e legami  troppo difficili da cambiare. Si approfondiscono personaggi, tematiche e background, dando così allo show Rai un tocco non solo innovativo, ma anche moderno e diverso da tutto ciò che si è abituati a vedere. “Mare fuori” diventa imprevedibile, commovente, a volte angosciante ed estremamente emozionante.

Tutto ciò che nelle prime due stagioni veniva suscitato da eventi drammatici e colpi di scena, in questo terzo capitolo raggiunge livelli altissimi e, puntata dopo puntata, è chiaro come non sia mai detta l’ultima parola, metafora di un mondo che non dimentica, non perdona e non può accettare di sbagliare. Con una quarta stagione già in fase di realizzazione, e piani per un quinto e sesto capitolo, quello che ci si aspetta da “Mare fuori” è un qualcosa che, nelle prime due stagioni, era forse eccessivo e inimmaginabile. Per quanto anche i primi due capitoli avevano accolto un gran numero di spettatori e si collocavano già a un gradino molto alto di televisione italiana, la terza stagione alza ancora l’asticella raggiungendo pathos e intensità e rendendoli tanto radicati in un territorio come Napoli e l’Italia, quanto dal sapore internazionale.

“Mare fuori” è una serie da non perdere

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“Mare fuori” è ufficialmente una delle migliori serie tv degli ultimi tempi, capace di creare empatia e tensione, che coinvolge nei momenti più avvincenti e in quelli più distesi, tra action e rapporti interpersonali. Un’evoluzione che investe ogni personaggio, tra attori e protagonisti cambiati, cresciuti, giovani e fragili, ma costretti a diventare adulti troppo in fretta, perdendo amici, compagni, genitori e fratelli. Tra addii ad alcuni personaggi principali, la terza stagione di “Mare fuori”, coinvolgente e appassionante, è una serie da guardare tutta d’un fiato, che lascia aperta una miriade di scenari dando vita a nuovi conflitti, per una quarta stagione che si aspetta con trepidazione. Scelte coraggiose e rischiose sono un altro elemento preponderante del terzo capitolo, come quello appunto di lasciar andare personaggi centrali, dando più spazio ad altri.

Ai temi di “Mare fuori” si aggiungono così contenuti delicati, argomenti ancora oggi dibattuti, regalando  alla serie la responsabilità di offrire spunti di riflessione ed esprimere valori nuovi da poter fare propri. Il maggior pregio di “Mare fuori” muta nel non avere paura di osare, di fare di un’audacia che troppo spesso manca, parte del metro del suo successo. “Mare fuori”, da questa terza stagione, si può definire imperdibile e assolutamente da recuperare, ricca di interpreti, prima emergenti, ora affermati, dei veri e propri astri nascenti di un nuovo cinema italiano. Le interpretazioni, da quella di Massimiliano Caiazzo a quella di Matteo Paolillo, da quella della new entry Maria Esposito fino a quella di Domenico Cuomo, si rivelano ancora una volta impeccabili, primo punto di forza dello show.

La forza distruttiva dell’amore

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Nuovi sentimenti e nuovi contesti si configurano come specchio di una recitazione abile nel rendere ogni ruolo tridimensionale, vero e sfaccettato come l’animo umano degli straordinari personaggi che compongono il cast. Una regia attenta a ogni dettaglio si muove tra gli affascianti quartieri di Napoli e le quattro mura dell’Ipm che affacciano sull’immensità sconfinata del mare. La sceneggiatura, che forse in alcuni momenti esagera nell’essere esplicativa, si arricchisce però di dialoghi e battute espressive di quei tormenti, quelle consapevolezze e quelle paure che verosimilmente scuotono l’interiorità dei personaggi. Lealtà, inganno, tradimenti, vendetta, rabbia, dolore e molto altro. Il tema dell’amore, sola emozione capace di vincere su ogni cosa, colpisce letteralmente i protagonisti della serie, scoprendoli impreparati tra passioni travolgenti, gelosie incontrollate ed emozioni imprevedibili. Oltre le guerre interminabili e le differenze incolmabili, l’amore in “Mare fuori” è quell’irruenza potenzialmente distruttiva del solo vero sentimento che può dare speranza.

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