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Recensione “Di4ri”: la nuova stagione della serie rivolta ai giovani

Dopo più di un anno dalla prima stagione, la serie italiana Di4ri torna su Netflix con nuovi personaggi, nuovi argomenti e cambiamenti importanti. Avevamo lasciato i ragazzi del 2D con l’occupazione della loro scuola a Marina Piccola, ma cosa sarà successo dopo? Saranno riusciti a raggiungere il loro obbiettivo? Saranno ancora tutti in classe insieme? Come andrà il loro terzo anno? Di4ri ci porta nella vita di questi – giovanissimi – studenti, tra i dubbi e le incertezze che caratterizzano quell’età, piena di sogni, incertezze e sorprese.

Indice

Di4ri – tutte le informazioni

Di4ri

Trama

Dopo averli conosciuti nel loro secondo anno di medie, la seconda serie di Di4ri ci fa tornare a seguire le vicende di Pietro, Livia, Isabel, Daniel, Mirko, Giulio, Monica e Arianna. Ormai il terzo anno delle medie è arrivato e tutti – anche se di tempo non è ne passato poi molto – sono un po’ più consapevoli dei loro sogni e desideri, di ciò che vogliono diventare e di quale strada intraprendere. Ma i dubbi sono molti: che liceo scegliere? Come poter andare avanti senza perdere i loro amici? Come possono superare le crisi tipiche dei momenti di crescita? Tutti questi dubbi – insieme ai problemi amorosi e piccoli litigi interni – saranno protagonisti di questa nuova stagione che vedrà – inoltre – nuovi personaggi come Bianca, cugina di Giulio arrivata da poco sull’isola.

Crediti

  • Primo episodio: 14 Settembre 2023
  • Regia: Alessandro Celli
  • Genere: Drama adolescenziale
  • Attori: Andrea Arru, Flavia Leone, Biagio Venditti, Sofia Nicolini, Liam Nicolosi, Pietro Sparvoli
  • Episodi: 7 – prima parte
  • Stagioni: 2
  • Stato: in corso
  • Durata: 22- 50 minuti
  • Sceneggiatura: Mariano di Nardo, Simona Ercolani, Angelo Pastore, Ivan Russo
  • Piattaforma: Netflix

Recensione

Di opere di formazione come Di4ari, con drama e tutto ciò che il genere comporta, ne abbiamo visti moltissimi su Netflix. Tutti però, hanno qualcosa di diverso da questa serie italiana: Di4ri decide di partire da protagonisti ancora più giovani, non delle superiori ma, ancor prima, delle medie. Pietro, Giulio, Isabel, Livia e i loro amici, sono tutte personalità diverse che, pian piano, stanno iniziando a formare la loro personalità e i propri sogni.

Di4ri

Se crescere è già di per sé difficile, doversi abituare ad una scuola nuova – o ad un posto nuovo come Bianca – può essere ancora più complicato. Nuovi compagni, nuovi vicini di classe, nuovi professori e nuove problematiche. A questo si aggiunge il dover far fronte a un divorzio dei propri genitori, i primi amori sperimentati e il cercare costantemente di fare la cosa giusta, nel caso di Pietro.

Quest’ultimo – infatti – è quello che seguiremo più di tutti gli altri, interfacciandoci spesso con i suoi dubbi interiori e le sue frustrazioni. Per farlo, la serie rompe la quarta parete e mette direttamente il personaggio a contatto con lo spettatore, facendolo rivolgere direttamente al pubblico. E questo non vale solo per Pietro, ma anche per gli altri: davanti allo spettatore – come se fosse in un diario – ogni personaggio si mette a nudo, rivelando paure, dubbi e sentimenti che non ha il coraggio di rivelare.

Crescere si, ma non da soli.

Ciò che fin da subito salta agli occhi, in Di4ri, è come ogni membro del gruppo abbia una propria personalità e storia. C’è Bianca, per esempio, trasferitasi da poco sull’isola con le sue due mamme e con il suo sogno di fare la protagonista in un musical. C’è Livia, con la sua voglia di cambiare e le amicizie sbagliate. Mirko e il suo sogno di diventare un cantante, Isabel con i suoi dubbi amorosi e Arianna, portata da alcune bulle ad odiare il suo fisico.

Di4ri

Primi amori, insicurezze su sé stessi e sul proprio futuro, sogni e l’idea di sentirsi adulti quando – in realtà – si sta appena crescendo: tutto questo è raccolto in Di4ri, che si presenta come una delle tante serie per ragazzi presenti su Netflix. Guardandolo con un occhio adulto è evidente come la sceneggiatura di Di4ri sia spesso ripetitiva, lenta e priva un ritmo interessante: le dinamiche sembrano ripetersi e molti eventi si risolvono in modo banale e prevedibile.

Una storia di formazione, con qualche pecca.

Se la sceneggiatura non è poi delle migliori, non possiamo non fare anche un piccolo appunto alla recitazione. Certo, siamo perfettamente consapevoli che per molti di questi attori si tratta della loro prima volta da attori, ma questo non giustifica la mancanza di espressività in molte situazioni. Anche quando la situazione dovrebbe essere carica di emozioni, il tutto si spegne davanti ad un’espressione neutra dei protagonisti.

Netflix

Giudizio finale

Nonostante questa seconda stagione di Di4ri, come anche quella precedente, pecchi sotto punti di vista importanti, rimane una serie che presenta tematiche importanti per il pubblico a cui è rivolto. Ma non solo: si tratta di un prodotto quasi unico tra le produzioni italiane, che mostra liberamente una coppia di mamme che crescono una figlia o che mette in risalto passioni – come quella per i videogiochi di Giulio – che sono sempre state stigmatizzate. Di4ri si avvicina ai ragazzi che stanno crescendo e gli dice che tutto andrà bene, che avere paura è normale e che tutto ciò che prova, in realtà, è normalissimo – anche se si sente solo.

Trailer

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