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Questa scena di “Toy Story III” vi farà piangere come la prima volta

Toy Story III – La grande fuga è un film d’animazione del 2010 diretto da Lee Unkrich. Prodotto da Pixar Animation Studios, in co-produzione con Walt Disney Pictures, è distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures. È stato il primo film d’animazione a incassare oltre 1 miliardo di dollari in tutto il mondo e la pellicola animata più redditizia di sempre oltre ad aver avuto cinque candidature ai premi Oscar 2011, vincendo il riconoscimento per miglior film d’animazione e migliore canzone. Toy Story 3 ha ricevuto il plauso della critica al momento dell’uscita, con i critici che hanno elogiato le prestazioni vocali, la sceneggiatura, la profondità emotiva, l’animazione e la colonna sonora di Randy Newman.

Toy Story III, la trama

Mentre Andy si prepara alla partenza per il college, i suoi fedeli amici giocattoli si ritrovano in un asilo, dove giocare con dei bambini indomabili, con piccole dita appicicose non è molto piacevole. Spinti dal motto “tutti per uno-uno per tutti“, insieme pianificano la grande fuga. All’avventura si uniranno molti nuovi personaggi, alcuni di plastica, altri di peluche, tra cui lo scapolo amico di Barbie, Ken, l’istrice con i caratteristici pantaloncini lederhosen di nome Prickles e Lotso Grandi Abbracci, l’orsacchiotto rosa che profuma di fragola.

La famosa scena del film

Il camion dei rifiuti porta i giocattoli alla discarica, dove essi vengono trasportati verso un enorme inceneritore. A un certo punto, Lotso, apparentemente passato dalla loro parte, scorge il pulsante che permette di bloccare il macchinario; aiutato da Woody e Buzz, l’orso riesce a raggiungere il pulsante, ma all’ultimo momento si rifiuta di premerlo e lascia cadere il gruppo dentro l’inceneritore dimostrando ancora una volta la sua ignobile crudeltà. All’interno della fornace, i giocattoli, non vedendo più via di scampo, si rassegnano al proprio destino e si prendono per mano per darsi forza nell’affrontare la propria fine. Ma fortunatamente il fato aveva ben altri disegni per i nostri giocattoli… Qui di seguito la famosa scena del film.

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