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Questa scena de “Inside Out” è di un emozione unica

Inside Out è un film d’animazione del 2015, diretto da Pete Docter e Ronnie del Carmen e prodotto dalla Pixar. Nello stesso anno è stato prodotto anche un cortometraggio, spin-off del film, intitolato Il primo appuntamento di Riley, diretto da Josh Cooley. Acclamato dalla critica e dal pubblico, la pellicola ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Oscar al Miglior film d’animazione (su due candidature), il Golden Globe e il BAFTA nella stessa categoria.

Inside Out, la trama

Riley ha undici anni e una vita felice. Divisa tra l’amica e due genitori adorabili cresce assieme alle sue emozioni che la consigliano, la incoraggiano, la contengono, la spazientiscono, la intristiscono, la infastidiscono. Dentro la sua testa e dietro ai pulsanti della console emozionale governa Joy, sempre positiva e intraprendente, si spazientisce Anger, sempre pronto alla rissa, si turba Fear, sempre impaurito e impedito, si immalinconisce Sadness, sempre triste e sfiduciata, arriccia il naso Disgust, sempre disgustata e svogliata. Trasferiti dal Minnesota a San Francisco, Riley e genitori provano ad adattarsi alla nuova vita. Il debutto a scuola e il camion del trasloco perduto nel Texas, mettono però a dura prova le loro emozioni. A peggiorare le cose ci pensano Sadness e Joy, la prima ostinata a partecipare ai cambiamenti emotivi di Riley, la seconda risoluta a garantirle un’imperturbabile felicità. Ma la vita non è mai così semplice.

La famosa scena del film

Nel bel mezzo del loro insolito viaggio, Gioia e Tristezza incontrano Bing Bong, strano personaggio dal nome onomatopeico che si rivela essere l’amico immaginario della bambina. Un po’ elefante, un po’ delfino, un po’ zucchero filato, Bing Bong è una guida strampalata che però, quando deve, capisce per primo che la crescita richiede un addio. Lui è quell’addio, impersona il lato fanciullesco a cui Riley deve rinunciare per sempre. Il suo salto dal carretto magico permette a Gioia di andare avanti, alla piccola di crescere e al pubblico di prendere in mano i fazzolettini. Qui di seguito la famosa scena del film.

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