Il collettivo Sous Les Écrans La Dèche: Collectif des Précaires des Festivals de Cinéma ha lanciato una forte protesta contro i festival di cinema, incluso il prestigioso Festival di Cannes. Attraverso un comunicato stampa, il gruppo ha evidenziato le difficoltà incontrate dai lavoratori nel tentativo di ottenere diritti contrattuali fondamentali, come l’accesso a indennità di disoccupazione e pensione. La situazione attuale ha suscitato preoccupazione e indignazione tra i membri del collettivo, che si sentono trascurati e privi di supporto.
La protesta dei lavoratori del Festival di Cannes
A distanza di un anno dalle precedenti manifestazioni, i quattro principali sindacati francesi, insieme alla FICAM, hanno raggiunto un accordo per includere i lavoratori dei festival nel sistema di protezione sociale. Tuttavia, non è stato possibile trovare un’intesa con l’UNEDIC, l’ente statale responsabile dell’assicurazione contro la disoccupazione. Il comunicato del collettivo esprime chiaramente il senso di frustrazione: “Dopo un anno di sforzi intensi, siamo sconcertati e indignati. Molti di noi hanno tirato avanti a stento per tutto l’anno, allungando stipendi già magri, sperando che la situazione si stesse finalmente risolvendo”.
La condizione dei lavoratori è critica, con centinaia di persone in attesa della conclusione di processi amministrativi che potrebbero garantire loro un contratto di lavoro adeguato. La mancanza di progressi ha portato il collettivo a lanciare un appello all’azione: “Se chi lavora ai festival non può ricavarne un reddito dignitoso, come potranno andare avanti i festival?”. Questa affermazione sottolinea l’importanza di garantire condizioni di lavoro dignitose per il personale coinvolto nell’organizzazione degli eventi cinematografici.
Che cos’è il collettivo Sous Les Écrans La Dèche
Il collettivo Sous Les Écrans La Dèche rappresenta circa 300 lavoratori di festival provenienti da tutta la Francia. Tra i membri ci sono anche quelli dello staff della Selezione Ufficiale di Cannes, del Marché du Film e delle sezioni parallele come la Quinzaine des Réalisateurs e la Semaine de la Critique. La creazione di questo collettivo è stata una risposta alle difficoltà economiche e lavorative che molti di questi professionisti affrontano, specialmente in un settore così competitivo e volatile come quello del cinema.
Il movimento ha trovato sostegno anche da figure di spicco del mondo cinematografico, come la regista Justine Triet. Durante la presentazione del suo film “Anatomia di una caduta“, vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 2023, Triet ha indossato il distintivo rosso del collettivo, dimostrando solidarietà verso i lavoratori in lotta per i loro diritti. Questo gesto ha contribuito a portare maggiore visibilità alla causa e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle problematiche che affliggono i professionisti del settore.
La situazione attuale e le prospettive future
La protesta del collettivo Sous Les Écrans La Dèche si inserisce in un contesto più ampio di rivendicazioni nel mondo del lavoro, dove molti professionisti chiedono diritti e tutele adeguate. La questione dei diritti dei lavoratori nei festival di cinema è diventata un tema centrale, con la necessità di trovare soluzioni che possano garantire un futuro sostenibile per tutti coloro che contribuiscono alla realizzazione di eventi di grande rilevanza culturale.
La risposta delle istituzioni e dei festival sarà cruciale per determinare se le richieste dei lavoratori verranno ascoltate e soddisfatte. La mobilitazione del collettivo e il supporto di figure influenti nel panorama cinematografico potrebbero rappresentare un passo importante verso il riconoscimento dei diritti dei lavoratori e la creazione di un ambiente di lavoro più equo e giusto nel settore del cinema.
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