La presentazione della stagione 2025/2026 del Teatro alla Scala di Milano ha attirato una folla entusiasta, segnalando un momento di transizione importante per la storica istituzione. Con l’arrivo di Fortunato Ortombina come nuovo sovrintendente, si chiude un capitolo sotto la direzione di Dominique Meyer, mentre Riccardo Chailly si prepara a lasciare il suo ruolo di direttore musicale nel 2027. La conferenza stampa ha messo in luce le ambizioni di Ortombina e i progetti futuri, con particolare attenzione al coinvolgimento di un pubblico giovane e alla valorizzazione della tradizione operistica italiana.
Un nuovo inizio con Fortunato Ortombina
Fortunato Ortombina, proveniente dal Teatro La Fenice di Venezia, ha espresso il suo desiderio di rendere il Teatro alla Scala un luogo accessibile a tutti i milanesi. La sua ambizione è che nessuno possa dire di non aver mai assistito a uno spettacolo nella storica sala. Ortombina ha sottolineato l’importanza della musica di Giuseppe Verdi, definendola la vera rappresentazione della letteratura italiana. La presenza in prima fila di Liliana Segre, una delle abbonate più fedeli, ha aggiunto un tocco di emozione all’evento. Ortombina ha ereditato una situazione positiva da Meyer, con una sala che registra un’affluenza del 90% e un terzo degli spettatori sotto i 35 anni, un dato che testimonia l’interesse delle nuove generazioni per l’opera.
Inaugurazione con “Una lady Macbeth del distretto di Mcensk”
La stagione si aprirà il 7 dicembre, in occasione di Sant’Ambrogio, con “Una lady Macbeth del distretto di Mcensk”, un’opera di Šostakovič che Ortombina ha deciso di mantenere nel programma. Riccardo Chailly ha descritto l’opera come una sfida, affrontando temi complessi e controversi. La versione proposta sarà quella originale del 1934, evitando le modifiche apportate dopo la morte di Stalin. La trama, ispirata a un racconto di Nikolaj Leskov, racconta la storia di una giovane donna nel periodo zarista che, spinta dall’amore, compie atti estremi, culminando in un tragico epilogo. La regia è affidata a Vasily Barkhatov, noto anche per il suo legame con il soprano Asmik Grigorian.
Celebrazione del centenario di “Turandot”
Un altro evento di rilievo sarà la celebrazione del centenario di “Turandot”, che debuttò alla Scala il 25 aprile 1926. L’opera incompiuta di Giacomo Puccini, scomparso nel 1924, sarà presentata con la regia di David Livermore e con Anna Pirozzi nel ruolo principale. La direzione musicale sarà affidata a Nicola Luisotti, che guiderà l’orchestra in un’opera che ha segnato la storia del teatro lirico.
Riprese e nuove produzioni: un programma ricco di opere
La stagione 2025/2026 prevede anche riprese di opere classiche come “La traviata”, con la regia di Liliana Cavani e Nadina Sierra nel ruolo di Violetta. Si concluderà, inoltre, la quadrilogia del “Ring des Nibelungen”, diretta da Alexander Soddy e Simone Young. Ortombina ha notato un cambiamento nel pubblico, che ora è più aperto e curioso nei confronti delle opere di Wagner, che in passato venivano programmate con maggiore cautela.
Un’operazione filologica interessante riguarda “Nabucco”, che sarà presentato in una versione mai eseguita prima, con l’inclusione di ballabili composti per la ripresa del 1848. La regia sarà affidata a Alessandro Talevi, un esordiente alla Scala ma già noto nel panorama teatrale internazionale.
Novità nel balletto: un cartellone variegato
La stagione del balletto si preannuncia altrettanto ricca, con cinque nuove produzioni e riprese di classici come “La Bella addormentata” e “Don Chisciotte”. Tra le novità, spicca “Le Avventure di Alice nel paese delle meraviglie”, che ha consacrato Christopher Wheeldon come uno dei coreografi più interessanti del panorama contemporaneo. Inoltre, il pubblico potrà assistere alla “Sagra della primavera” di Pina Bausch, un’opera che promette di emozionare. Roberto Bolle sarà presente in alcune recite di “Apollo” di Balanchine, garantendo un’ulteriore attrazione per gli appassionati di danza.
Con un programma così variegato e stimolante, il Teatro alla Scala si prepara a vivere una stagione memorabile, ricca di eventi che celebrano la tradizione operistica e il balletto, ma anche l’innovazione e il coinvolgimento delle nuove generazioni.
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