Eco Del Cinema

Recensione One Piece (Netflix) – Il limite del realismo nelle trasposizioni Live Action

Sin dal primo annuncio di una nuova serie live action di “One Piece” in arrivo su Netflix sono nate emozioni contrastanti tra i fan del vendutissimo manga di Eiichiro Oda. Molti si sono dimostrati entusiasti ed impazienti di poter vedere i loro pirati preferiti interpretati da attori in carne ed ossa, mentre altri, basandosi su altre opere simili – come Cowboy Bebob – hanno espresso un forte scetticismo.

Finalmente però dal 31 Agosto la serie è disponibile su Netflix. Dopo tanta attesa e trailer non sempre convincenti, ci siamo potuti godere il mondo vasto e ricco di One Piece nel formato live action.

Possiamo dirvi che già dal primo episodio, serie Netflix di “One Piece” si impegna con zelo a catturare l’atmosfera e l’avventura epica del manga originale. Fin dalle prime scene, siamo trasportati nell’affascinante mondo di pirati, con uno stratagemma narrativo differente da quello del manga, partendo in medias res. Ciò che subito salta all’occhio sono le scenografie e i set, realizzati con attenzione ai dettagli, cercando di ricreare l’aspetto visivo distintivo delle varie isole visitate dalla ciurma di Cappello di Paglia. Anche il cast è stato scelto con cura, e in molti casi riescono a ricreare, almeno per i protagonisti, i personaggi in maniera convincente.

Indice

One Piece – Tutte le informazioni

one piece

Trama

La trama segue ovviamente quella del popolarissimo manga ideato da Eiichiro Oda, utilizzando qualche piccolo cambiamento e approfondimento in alcune sequenze, per rendere il tutto il più televisivo possibile. Per chi non lo conoscesse, One Piece racconta la storia dell’aspirante pirata Monkey D. Luffy, che sin da bambino ha sognato di conquistare il titolo di Re dei pirati. Il nostro protagonista però è tutt’altro che un ragazzo comune, da piccolissimo ha infatti ingerito un potente frutto, chiamato frutto del diavolo, il quale gli ha conferito fantastici poteri “elastici”.

One Piece

Seguiremo dunque Luffy, puntata dopo puntata, nel tentativo di creare una ciurma che possa accompagnarlo nel suo lungo e pericoloso viaggio. Le difficoltà non sono però poche, lui non è ne l’unico pirata a voler conquistare questo titolo, ne l’unica persona a possedere dei poteri sovrannaturali.

Crediti

  • Uscita: 31 Settembre 2023
  • Creatori: Matt Owens, Steven Maeda
  • Genere: Avventura, Azione, Commedia
  • Episodi: 8
  • Stagioni: 1
  • Stato: in corso
  • Durata: 60 minuti
  • Soggetto: dal manga di Eiichirō Oda
  • Piattaforma: Netflix

Recensione

Come abbiamo detto, sembra che dietro la realizzazione di questo live action, al contrario di quanto avvenuto in passato sulla piattaforma, ci sia stato un grande impegno e tanta passione. In particolare la scenografia è stata adattata in maniera estremamente azzeccata. Tutte le isole visitate nelle 8 puntate sono state curate nel minimo particolare.

I protagonisti, ovvero i membri della ciurma di cappello di paglia, sono anch’essi abbastanza convincenti. Zoro e Usopp ricalcano essenzialmente i personaggi originali, senza particolari stravolgimenti. Nami è spesso più scontrosa ma comunque azzeccata. Sanji invece ci è sembrato leggermente stroncato, mantenendo l’atteggiamento da Don Giovanni ma in maniera più soft.

one piece

Per ultimo bisogna parlare di Luffy, il protagonista indiscusso. L’attore scelto per vestire i suoi panni, Iñaki Godoy, riesce ad interpretarlo molto bene, ma non è affatto semplice riportare tutte le sfumature di un personaggio che è solo apparentemente semplice. Spesso infatti, forse anche per un problema di sceneggiatura, appare troppo caricaturale.

Il web, nel tentare di recensire il prodotto Netflix, sembra essersi spaccato in due, tra chi trova il tutto perfettamente riuscito e chi non è affatto appagato da risultato finale. Noi ci sentiamo un po’ nel mezzo. Non possiamo mettere in dubbio che la sceneggiatura funzioni abbastanza bene, rendendo il tutto molto scorrevole, tramite un ritmo serrato e coinvolgente. Sono presenti però problematiche impossibili da digerire, sia per un fan che per un neofita del prodotto.

In primo luogo è necessario far presente che alcune trasposizioni da un medium all’altro, sono pressoché impossibili da realizzare alla perfezione. One Piece è un manga noto non solo per la sua trama coinvolgente, ma anche per uno stile artistico esagerato, caricaturale e situazioni al limite del credibile, un mix unico che porta la firma riconoscibile di Oda. Se si tenta di trasporre tutto questo nel mondo del live action ci scontriamo automaticamente con quelli che sono i limiti del realismo.

one piece

Tutti gli antagonisti che Oda va ad ideare sono brutali, caricature di pirati mostruosi, che si trasformano nella serie in goffe e pallide imitazioni. Tutto ciò non si verifica a causa di uno scarso impegno da parte della produzione, ma purtroppo alcuni elementi sono quasi impossibili da ricreare.

Un altro aspetto molto difficile da gestire in ambito live action sono i combattimenti. Nel manga o nell’anime vediamo spesso Luffy cimentarsi in battaglie epiche e mozzafiato. Nel pratico invece, ricreare tutte le strane mosse del pirata allungabile è arduo e completamente innaturale.

Giudizio Finale

Nel complesso, è evidente che nella realizzazione della serie “One Piece” ci sia stato un grande lavoro dietro le quinte. Il tutto risulta complessivamente godibile e scorrevole. Nonostante ciò è impossibile non storcere il naso dinanzi a problematiche evidenti, che difficilmente potranno essere risolte in un eventuale seconda stagione.

Trailer

Heartstopper 2: la recensione

Articoli correlati

Condividi