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“Marcello, come here”, l’iconica scena de “La dolce vita”

La dolce vita è un film del 1960 diretto e co-sceneggiato da Federico Fellini, considerato uno dei capolavori di Fellini e tra i più celebri film della storia del cinema. Rappresenta un viaggio all’interno della dolce vita romana alla fine degli anni cinquanta che vede come protagonista Marcello Mastroianni. La pellicola ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar. Alla fine della stagione cinematografica 1959-60 risultò il maggior incasso dell’annata in Italia con 2.271.000.000 di lire dell’epoca d’introito.

La dolce vita, la trama

La dolce vita, film drammatico diretto da Federico Fellini, racconta le vicende di Marcello Rubini (Marcello Mastroianni), un giornalista di scoop scandalistici che vorrebbe in realtà scrivere romanzi. La pellicola, ambientata nella Roma mondana degli anni ’60, svela, attraverso diversi episodi, luci e ombre della società capitolina dell’epoca. Come l’arrivo su un elicottero di una statua del Cristo diretta al Vaticano, che suscita stupore e curiosità nei passanti, o l’incontro di Marcello con Maddalena (Anouk Aimée), affascinante donna con cui passa una notte di forte passione. Ma il reporter non è solo: ha una fidanzata, Emma (Yvonne Furneaux) che, scoperto il tradimento, tenta di togliersi la vita ingerendo delle pasticche, senza però riuscirci. Dopo la scampata tragedia, Marcello si butta a capofitto nel lavoro, accettando di seguire per il suo giornale Sylvia (Anita Ekberg), famosa stella del cinema hollywoodiano.

La famosa scena del film

Marcello, come here. Hurry up!”. Parole intramontabili, pronunciate in una notte di inverno da Anita Ekberg ad un Marcello Mastroianni completamente ubriaco. La donna è bellissima e fa il bagno nella Fontana di Trevi, la scena destinata a vivere in eterno. Riproposta, citata, omaggiata centinaia di volte. La guardano in un televisore di una camera d’albergo di Tokyo i protagonisti di Lost in Translation; si trova nel mezzo di quel set Nino Manfredi in C’eravamo tanto amati. Persino Fellini la ripropone in Intervista e quando pensi a Roma questa scena torna sempre alla memoria. Qui di seguito la famosa scena del film.

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