Eco Del Cinema

L’Arena di Verona apre il 102esimo Opera Festival con un Nabucco innovativo e coinvolgente

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

L’Arena di Verona si prepara a dare il via al suo 102esimo Opera Festival, un evento atteso che si svolgerà a partire da domani, venerdì 13 giugno 2025. Quest’anno, il festival si inaugura con un allestimento straordinario di Nabucco, l’opera di Giuseppe Verdi, reinterpretato dal regista Stefano Poda. Questa produzione promette di trasformare l’esperienza teatrale in un viaggio emozionante e immersivo, dove la musica si fonde con simbolismi visivi e concettuali.

Un allestimento che sfida le convenzioni

Il nuovo Nabucco, già soprannominato “Nabucco atomico“, non si limita a una semplice rivisitazione della partitura di Verdi. Al contrario, Poda ha creato un’opera che esplode in un universo di simboli e tecnologie, in cui si intrecciano spiritualità e scienza, memoria e futuro. La narrazione si sviluppa attorno ai temi universali del conflitto umano, esplorando le tensioni tra ragione e fede, dominio e redenzione, distruzione e rinascita.

La scenografia è caratterizzata da due semisfere rotanti, che rappresentano la mente e lo spirito, in un dialogo continuo su uno sfondo dominato da una clessidra monumentale. Questo elemento diventa un simbolo del tempo e della vanitas, mentre l’apice visivo dell’opera culmina in una rappresentazione di una vera esplosione atomica. Questo momento, a ottant’anni dalla tragedia di Hiroshima, invita a riflettere sul potere dell’uomo e sulla sua capacità di autodistruzione, ma anche sulla possibilità di un nuovo inizio, un Big Bang di un umanesimo rinnovato.

Un cast di stelle e una direzione musicale di alto livello

La produzione di Nabucco rappresenta una sfida sia tecnica che artistica, con oltre 3.000 costumi e effetti scenici che si trasformano continuamente. Sul palco si esibiranno circa 400 artisti, tra cui mimi, figuranti e danzatori, che daranno vita a coreografie di massa e duelli di scherma. Il Coro della Fondazione Arena, composto da oltre 160 voci e diretto da Roberto Gabbiani, sarà il cuore pulsante dell’opera, portando un messaggio che risuona attraverso le generazioni.

A dirigere l’orchestra, il maestro Pinchas Steinberg torna a calcare il podio dopo 25 anni dal suo debutto all’Arena. Con lui, i 120 professori d’orchestra della Fondazione Arena daranno vita a una performance di grande intensità. Il cast include nomi di spicco come Amartuvshin Enkhbat, baritono di riferimento, e Anna Pirozzi, che affronterà la complessa parte di Abigaille. Altri interpreti di eccellenza come Francesco Meli, Vasilisa Berzhanskaya e Roberto Tagliavini arricchiranno ulteriormente il cast. La replica del 14 giugno presenterà un secondo cast di alto livello, con artisti come Maria José Siri e Galeano Salas.

Un messaggio di riconciliazione attraverso il conflitto

La messinscena di Stefano Poda si concentra sul conflitto come forza generativa. Il regista spiega che le due polarità si attraggono e si respingono fino a raggiungere un punto di rottura, per poi arrivare a una possibile riconciliazione. Questo concetto è paragonato al comportamento delle particelle atomiche: se unite, generano materia, ma la loro separazione può portare a distruzione. La tecnologia, pur avendo un potenziale illimitato, senza spiritualità può condurre a esiti catastrofici.

Il Nabucco che apre l’Arena nel 2025 non è solo un’opera lirica, ma una dichiarazione d’intenti. Essa dimostra che l’opera non è un’eredità del passato, ma un linguaggio vivo, capace di affrontare le sfide contemporanee e di riflettere sui dilemmi attuali. Non si limita a intrattenere, ma rappresenta un pensiero incarnato, un teatro che scuote, commuove e invita alla riflessione.

Un ricco programma di eventi all’Arena

Rai Cultura trasmetterà Nabucco il 21 giugno alle 21.20 su Rai 3, in occasione della Giornata Mondiale della Musica, in collaborazione con il Ministero della Cultura. La serata, con la regia televisiva di Fabrizio Guttuso Alaimo, vedrà la partecipazione di Cristiana Capotondi e Alessandro Preziosi.

Il festival all’Arena prevede un programma ricco e variegato, con 51 serate dedicate a cinque titoli d’opera, tra cui Aida, La Traviata, Rigoletto e Carmen, in occasione del suo anniversario. Gli spettacoli inizieranno alle 21.30 a giugno, alle 21.15 a luglio e alle 21.00 ad agosto e settembre. I biglietti sono disponibili su arena.it, Ticketone e sui canali social ufficiali, con agevolazioni per gli under 30 e gli over 65.

A sostenere questa ambiziosa produzione è una squadra tecnica d’eccellenza, che include sartoria e laboratori scenografici, tutti coinvolti in un imponente sforzo produttivo. Accanto alla Fondazione Arena, storici sponsor come UniCredit, Calzedonia, Rana, Volkswagen Italia, Rtl 102.5 e i membri della Membership “67 Colonne per l’Arena” supportano questo progetto, voluto da Gianluca Rana e Sandro Veronesi.

CONDIVIDI COI TUOI AMICI!

Articoli correlati

Luigi Gigli

Luigi Gigli

Sono Luigi Gigli, critico d'arte, scenografo e amante del mondo dello spettacolo. Mi appassiona tutto ciò che ruota intorno a gossip, serie TV, film e programmi televisivi. Con il mio background in video editing e scenografia, analizzo e racconto con uno sguardo unico le tendenze e i dietro le quinte di questo affascinante universo.

Condividi