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La storia vera dietro il film “The Wolf of Wall Street”

The Wolf of Wall Street è un film del 2013 diretto e prodotto da Martin Scorsese. Una pellicola che ormai hanno visto tutti, piena di scene memorabili. Non tutti sanno, però, che il film è tratto da una storia vera, ovvero a quella tratta nell’autobiografia Il lupo di Wall Street. Accolto positivamente dalla critica, il film ha ricevuto cinque candidature agli Oscar nelle categorie miglior film, miglior regista, miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista e migliore sceneggiatura non originale.

La trama del film

Ascesa e caduta di Jordan Belfort, il broker di New York che conquistò una fortuna incredibile truffando milioni di investitori. Una folle cavalcata, quella di Belfort, un giovane “nuovo arrivato” a Wall Street che si trasforma via via in un corrotto manipolatore dei mercati e in un cowboy della Borsa. Avendo conquistato rapidamente una ricchezza enorme, Jordan la utilizza per comprarsi un’infinita gamma di afrodisiaci: donne, cocaina, automobili, la moglie supermodella e una vita leggendaria fatta di aspirazioni e acquisti senza limiti. Ma mentre la società di Belfort, la Stratton Oakmont, è sulla cresta dell’onda e sguazza nella gratificazione edonistica più estrema, la SEC e l’FBI tengono d’occhio il suo impero contrassegnato dagli eccessi.

The Wolf of Wall Street, la storia vera

Secondo la redazione del Time, che ha confrontato la storia del film con quella del libro, Belfort e il suo partner possedevano azioni rischiose e chiesero ai loro broker di Stratton Oakmont di venderle in modo aggressivo per gonfiarne il prezzo. Hanno quindi venduto le azioni stesse ricavandone un ingente profitto. Si tratta di un fatto autentico. Belfort e il suo socio avrebbero utilizzato questo stratagemma per gonfiare il valore di un’azione a bassa capitalizzazione per poi rivenderla traendone grande guadagno. Oltre a questo anche le cose più assurde dell’autobiografia sembrano reali, come la scena dove si è schiantato con un elicottero nel suo cortile mentre non era perfettamente lucido, oppure la figura dell’imprenditore Danny Porush, partner in affari di Belfort, che era sposato con sua cugina.

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