Nicole Croisille, figura di spicco nel panorama musicale e cinematografico francese, è venuta a mancare nella notte tra martedì e mercoledì, all’età di 88 anni. La sua morte segna un momento significativo per la musica d’autore in Francia, poiché Croisille non era solo un’icona della canzone francese, ma anche una voce che ha accompagnato una generazione intera. La sua carriera, costellata di successi e collaborazioni memorabili, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore degli appassionati di musica e cinema.
Un’artista libera e indipendente
Nicole Croisille ha sempre incarnato un ideale di libertà e indipendenza, scegliendo di non sposarsi e di non avere figli. La sua vita è stata interamente dedicata all’arte, un campo in cui ha saputo esprimere la sua personalità e il suo talento. Negli anni Sessanta, si è distinta come una voce alternativa rispetto alla corrente yéyé, che dominava il panorama musicale dell’epoca. Con il suo stile elegante e la sua interpretazione intensa, ha anticipato il successo di artiste come Patricia Kaas e Lara Fabian. Nel 1975, la sua straordinaria capacità di emozionare il pubblico attraverso il canto le valse il riconoscimento come “la più bella voce” dell’anno, un titolo che rifletteva il suo impatto sulla scena musicale.
Il successo con Claude Lelouch
Il momento cruciale della carriera di Nicole Croisille si è concretizzato nel 1966, quando ha incontrato il regista Claude Lelouch e il compositore Francis Lai. Questa collaborazione ha dato vita al tema principale della colonna sonora del film “Un uomo e una donna”, interpretato insieme a Pierre Barouh. Il brano, caratterizzato da un’onomatopea ipnotica, è diventato un fenomeno di culto, trasformandosi nel celebre “dabada-bada”. Questo successo ha aperto le porte a una lunga e fruttuosa collaborazione con Lelouch, che l’ha voluta per le musiche di diversi suoi film, tra cui “Vivere per vivere”, “Gli uni e gli altri”, “Itinerario di un bambino viziato” e “Ci sono giorni… e ci sono lune”. Il regista ha reso omaggio a Croisille, descrivendo la sua voce come il “respiro” dei suoi film e la “musica delle sue emozioni”, sottolineando l’importanza della loro collaborazione.
Una carriera costellata di successi
Gli anni Settanta rappresentano un periodo d’oro per Nicole Croisille, che ha conquistato il pubblico con brani come “Parlez-moi de lui” , “Une femme avec toi” e “Téléphone-moi” . La sua discografia, composta da circa venti album in studio, testimonia la sua produttività artistica e la qualità delle sue opere. Anche il mondo della politica ha voluto onorarla: la ministra della Cultura Rachida Dati ha evidenziato il talento poliedrico di Croisille, sottolineando come abbia lasciato una melodia indimenticabile, legata al tema di “Un uomo e una donna”, impressa nella memoria collettiva.
Dalle origini al jazz
Nicole Croisille è nata il 9 ottobre 1936 a Neuilly-sur-Seine. La sua carriera artistica è iniziata come ballerina, entrando a soli 17 anni nel corpo di ballo della Comédie-Française. A vent’anni, ha ottenuto il ruolo principale nella commedia musicale “L’Apprenti fakir”, segnando il suo debutto nel mondo dello spettacolo. La sua formazione è stata variegata e completa: ha studiato recitazione alla Comédie-Française con Jean Hervé, mimo con Marcel Marceau, canto all’Opéra e danza, grazie all’influenza della madre, che suonava il pianoforte. Il jazz è stata la sua prima grande passione musicale, e durante le tournée negli Stati Uniti con Marcel Marceau, ha approfondito questo genere. Nel 1958, è entrata nella compagnia di Joséphine Baker, un’icona del jazz a Parigi.
Gli ultimi anni e il ritorno al teatro
Il suo ultimo grande successo popolare è arrivato nel 1985 con “Blues du businessman”, un adattamento del celebre brano di “Starmania” per “Itinerario di un bambino viziato”. Successivamente, Nicole Croisille è tornata alle sue radici musicali con album dedicati al jazz e alla bossa nova, come “Jazzille” , “Black et Blanche” e “Bossa d’hiver” . Negli ultimi anni della sua carriera, ha ripreso a recitare nei teatri parigini. Nel 1992, ha realizzato il suo sogno interpretando il ruolo principale in “Hello, Dolly!”, una celebre commedia musicale americana. La sua ultima apparizione teatrale risale al 2019, quando ha recitato nel ruolo di un’ex amante di un ricco antiquario nella commedia di Sacha Guitry “N’écoutez pas, Mesdames!”, al fianco di Michel Sardou. Con la sua scomparsa, la Francia perde una delle sue voci più distintive, un’artista che ha saputo attraversare decenni di cambiamenti culturali, mantenendo sempre la sua eleganza e classe innate.
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